Barriere sulla linea ferroviaria: l’inconsistenza amministrativa del sindaco di Senigallia


“Ciò che contestiamo è la posizione assunta dal sindaco di Senigallia, anzi la non posizione”

barriere-pannelli-antirumore-ferroviaAgM2017-10-04-x00-6 Senigallia 22/05/2019 – Il tema delle barriere anti-rumore lungo la linea ferroviaria torna al centro dell’attenzione. Avvenne già nel 2017, durante i lavori di installazione delle barriere lungo via Perugia con la posa in opera di muri in calcestruzzo, ferro e vetro alti circa tre metri, sopra la linea ferroviaria.

A detta di R.F.I. servono per ridurre l’inquinamento acustico dovuto ai passaggi dei treni ma, viste le lamentele di alcuni residenti, vien da chiedersi se fosse stato valutato ex ante l’impatto dell’opera sull’inquinamento ambientale sulle abitazioni adiacenti la linea ferroviaria. Eh sì, perché ora si lamenta il mancato ricambio dell’aria, l’aumento delle temperature all’interno delle unità abitative dovute all’effetto serra.

Ma prima ancora di tali aspetti tecnici e concreti, ciò che contestiamo è la posizione assunta dal sindaco di Senigallia, anzi la non posizione.

Perché prima, uno dei pochissimi sindaci dei comuni interessati, difende l’operato di R.F.I. poi, come intravede il malcontento dei cittadini, tenta una retromarcia neanche tanto ben strutturata e del tutto sbilenca. Ed arriviamo ai giorni d’oggi.

Di fronte alla notizia che R.F.I. ha dato avvio alle procedure per arrivare all’esproprio di alcune aree interessate dall’opera, dichiara di non aver visto alcun progetto sebbene lo stesso sia arrivato in Comune da qualche giorno (dichiarazione dell’11/05/2019) ed afferma che “i cittadini devono stare tranquilli”. E non capiamo del perché i cittadini debbano star tranquilli, visto che l’avvio dell’iter per l’esproprio è avvenuto e non saranno certo le rassicurazioni del sindaco a far sospendere il decorso dei termini.

Quindi cittadini, se siete interessati dal progetto, non fidatevi delle parole del sindaco e documentatevi su come stanno realmente le cose. E’ vostro diritto, oltre che vostro interesse.

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