• A chi le spese legali di alcuni indagati per l’alluvione di Senigallia?


    speselegaliTra il 29 ed il 30 agosto 2017 è stato notificato ad undici persone l’“Avviso all’indagato e al difensore della conclusione delle indagini preliminari (art. 415bis c.p.p.); Informazione di garanzia e informazione sul diritto di difesa (artt. 369 e 369bis c.p.p.)”, nell’ambito del procedimento penale n. 1365/17 R.G.N.R. relativo alle indagini sull’alluvione del 03/05/2014.

    Tra gli undici indagati, come noto, figurano l’attuale sindaco di Senigallia, l’ex sindaco Angeloni, il sig. Roccato ed il sig. Brunaccioni. Dopo aver letto le delibere di giunta, in particolare quella relativa ai primi tre soggetti, ci siamo posti alcune domande che poniamo anche alla città, facendo prima la premessa sugli eventi.

    Maurizio Mangialardi. Ricevuta in data 29/08/2017 la notifica, il sig. Mangialardi con nota del 29/08/2017 (quindi lo stesso giorno) protocollata al n. 62200 il giorno seguente, 30/08/2017, ha comunicato al Comune il nominativo del difensore di fiducia scelto; il 30/08/2017, giorno stesso del deposito della nota, la giunta alle 10:30 ha approvato la deliberazione n. 195.

    Luana Angeloni. Ricevuta in data 29/08/2017 la notifica, la sig.ra Angeloni con nota del 31/08/2017 protocollata al n. 62907 del 01/09/2017 ha comunicato al Comune il nominativo del difensore di fiducia; il 01/09/2017, giorno stesso del deposito della nota, la giunta alle 14:30 ha approvato la deliberazione n. 197.

    Gianni Roccato. Ricevuta in data 29/08/2017 la notifica, il sig. Roccato con nota del 01/09/2017 protocollata al n. 62951 del 01/09/2017 il sig. Roccato ha comunicato al Comune il nominativo del difensore di fiducia; il 01/09/2017, giorno stesso del deposito della nota, la giunta alle 14:30 ha approvato la deliberazione n. 196.

    Flavio Brunaccioni. Ricevuta in data 30/08/2017 la notifica, il sig. Brunaccioni con nota del 09/09/2017 protocollata al n. 65435 dell’11/09/2017, il sig. Brunaccioni ha comunicato al Comune il nominativo del difensore di fiducia; il 12/09/2017, la giunta alle 08:00 ha approvato la deliberazione n. 209.

    Con le quattro delibere approvate la giunta ha quindi:

    • preso atto delle avvenute nomine dei quattro difensori di fiducia, sulle cui nomine ha espresso il “gradimento dell’Amministrazione comunale di Senigallia”,
    • dato atto “che in caso di sentenza di assoluzione o emanazione di un provvedimento di archiviazione, le spese saranno rimborsate all’interessato con separato provvedimento, posto che sussistano tutte le condizioni di legge”,
    • dato atto che “l’eventuale rimborso da parte dell’ente delle spese legali sostenute dall’interessato, di cui al precedente punto 3, avverrà limitatamente alla parte non indennizzata a quest’ultimo in forza di polizze assicurative attivate dall’interessato e dall’ente”;
    • dato “che si provvederà ad accantonare in apposito fondo un importo pari al rischio stimato di rimborso all’interessato delle spese legali sostenute, il cui finanziamento avverrà attraverso una diminuzione degli stanziamenti previsti per le spese legali e, comunque, senza oneri aggiuntivi per il bilancio corrente e per quelli degli anni successivi”;
    Per poter approvare tali delibere però, la giunta ha dichiarato che tra le posizioni delle quattro persone indagate ed il Comune di Senigallia è stata accertata la sussistenza della “assenza di conflitto di interessi tra gli atti compiuti dal soggetto sottoposto a procedimento penale e l’ente di appartenenza”.
    Ho chiesto gli atti al Comune per capire come la giunta sia arrivata ad una simile conclusione, ad esempio per il sig. Mangialardi, avendo avuto a disposizione solo qualche ora tra il deposito della nota (protocollata al n. 62200 il 30/08/2017) e la delibera di giunta (ore 10:30 sempre del 30/08/2017).
    Considerato che attualmente il Comune sta mettendo da parte i soldi per l’eventuale rimborso delle spese legali sostenute dalle quattro persone, ci auguriamo che il Comune abbia richiesto agli interessati di depositare i preventivi avuti dai rispettivi difensori, essendo divenuta obbligatoria la loro consegna al cliente proprio dal 29/08/2017 (Legge 04/08/2017 n. 124).
    Giorgio Sartini – Consigliere Comunale Senigallia Bene Comune
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  • Inchiesta sull’alluvione: passerella mediatica inaccettabile

    alluvione2014Pubblicata la notizia che la Procura della Repubblica di Ancona stava per concludere l’inchiesta sull’alluvione del 03/05/2014 a Senigallia, movimenti e forze politiche hanno subito preso posizione, manifestando il loro aperto sostegno soprattutto al sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi.

    In seguito ai molti documenti pubblicati, alcuni dei quali particolarmente critici e, forse anche inopportuni, considerata la delicatezza della questione, i Carabinieri Forestali del gruppo di Ancona, hanno trasmesso un documento con il quale è stata fatta chiarezza.

    In particolare, hanno ufficializzato la chiusura dell’inchiesta e l’invio degli avvisi ad undici indagati, tra i quali il sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi, ed il suo predecessore Luana Angeloni; gli altri nove indagati sono invece tecnici e dirigenti del Comune di Senigallia, della Provincia di Ancona e della Regione.

    Dopo l’articolo dell’ANSA del 23/08/2017 relativamente alle proroga delle indagini per Mangialardi e la Angeloni, è iniziata la passerella mediatica da parte dell’opposizione e della maggioranza.

    Ci piace far notare come si è mossa la regia della maggioranza: dapprima sono intervenuti il sindaco Maurizio Mangialardi, Maurizio Perini e Fabrizio Volpini il 24/08/2017; giornalmente hanno poi continuato a tener desta nei cittadini “la santità operativa del sindaco”: il PD Senigalliese il 25/08, Art. 1 MDP, i non meglio identificati Movimenti di Sinistra e Città Futura il giorno 26/08, Vivi Senigallia il 27/08 e poi i Giovani democratici il 29/08.

    Dopo il chiarimento dei Carabinieri della Forestale del 30/08, il sindaco Mangialardi ha replicato il 31/08 e tutti i Sindaci della vallata Misa Nevola hanno espresso, il giorno seguente, il loro sostegno a Mangialardi.

    Pur essendo, S.B.C., l’unica forza politica che, in merito all’alluvione del 2014, ha continuamente prodotto accessi atti, mozioni, segnalazioni, proposte nella 2° commissione competente per rimuovere le problematiche del fiume, assemblee pubbliche e denunce all’autorità giudiziaria, abbiamo diffuso un solo comunicato, il giorno 29/08, perché non vogliamo cavalcare un inutile consenso mediatico momentaneo sull’onda emotiva nata nei cittadini.

    Quello che per noi è importante è che si faccia chiarezza sulle numerose responsabilità occorse per l’alluvione; poi accertare se gli undici indagati sono tutti o solo in parte responsabili, spetta alla Magistratura.

    A noi di Senigallia Bene Comune spetta invece il compito di tutelare gli interessi legittimi di tutti i cittadini e dell’intera città.

    Per questo motivo abbiamo trasmesso un accesso atti per conoscere se e quanti dei dirigenti comunali e dei componenti la Giunta hanno una copertura assicurativa e abbiamo sollecitato e solleciteremo ancora l’ufficio legale del Comune, e non solo, a preparare in tempo utile la costituzione di parte civile del Comune di Senigallia nel processo penale che si aprirà.

    Questa e non le dimissioni del sindaco, anche se è un passo che a nostro parere dovrebbe fare, è la cosa importante per i 45.000 cittadini della città, perché questa è l’unica possibilità per riavere gli oltre 4 milioni di euro di danni subiti dagli impianti e dalle attrezzature comunali a seguito dell’alluvione.

    Con questa cifra ragguardevole si possono fare tanti lavori per la città ma si possono soprattutto rifare quei lavori importantissimi, per cui la giunta ha dichiarato non avere la disponibilità economica: tutti i ponti cittadini.

    Parliamo di rifare a campata unica, e a via inferiore, ponte Portone, Garibaldi, 2 Giugno e Perilli, inoltre si possono fare gli interventi alla foce per liberarla dai sedimenti e gli interventi strutturali per attenuare gli insabbiamenti che derivano dagli errori fatti al tempo dell’amministrazione Angeloni per realizzare il nuovo porto.

    In merito a questi interventi, in questi due anni di attività, abbiamo già abbondantemente spiegato come si possono risolvere i problemi del fiume nel tratto cittadino: nella 2° commissione del 12/10/2015 (Chiusura Porto http://senigallia.openmunicipio.it/events/347/ ), nella 2° commissione del 03/11/2015 (Messa in sicurezza di Borgo Molino http://senigallia.openmunicipio.it/events/351/ ) e nella 2° commissione del 26/02/2016 (Lavori per sistemare e mantenere tutto il tratto fluviale foce compresa http://senigallia.openmunicipio.it/events/445/); inoltre abbiamo tenuto un’Assemblea pubblica a San Rocco il 30/10/2015 ( Fiume sicuro? http://www.senigalliabenecomune.it/?s=fiume+sicuro ) per illustrare come è possibile mettere in sicurezza la città da eventi come quello del 3 maggio 2014.

    Fare in modo che il Comune si costituisca parte civile nel processo, è la nostra priorità in questo momento assieme al contrastare lo smantellamento del nostro Ospedale perché la tutela della vita e delle proprietà vengono prima delle “passeggiate mediatiche” a difesa od accusa del sindaco Mangialardi.

    Lista Civica Senigallia Bene Comune

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  • Indagini sull’alluvione: né contenti né soddisfatti

    allagamenti-capannaQualcuno potrebbe pensare, in considerazione della notizia diffusa da alcuni organi di stampa sulle indagini per l’alluvione del maggio 2014, che finalmente il sottoscritto e Senigallia Bene Comune siano contenti, soddisfatti di ciò che sta accadendo. Beh, quel qualcuno si sbaglia. E di molto!

    Il sottoscritto, e parlo anche a nome degli altri componenti della lista civica che rappresento, non è né contento né soddisfatto.

    Da cittadino-consigliere-alluvionato sono personalmente dispiaciuto, amareggiato e deluso di quanto è accaduto e delle relative conseguenze.

    Da cittadino sono DISPIACIUTO che per la prima volta nella storia di Senigallia, la città abbia un primo cittadino indagato, e con reati contestati pesantissimi; ancor più dispiaciuto lo sono se ripenso che questo primo cittadino in oltre tre anni non ha mai sollecitato pubblicamente la Procura a fare chiarezza con la propria indagine, nell’interesse della città e dei cittadini colpiti dall’alluvione.

    Da cittadino-consigliere sono AMAREGGIATO per come la nostra bella città sia stata oggetto di decisioni scellerate (la vicenda della deperimetrazione del PAI, dei lavori voluti fare al porto in dispregio delle prescrizioni del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per contenere le problematiche nelle piene del Misa, di come non sia stato organizzato il Centro Operativo Comunale che è stato integrato di tante figure mancanti solo il 5 maggio 2014 e che solo da quella data si è provveduto a verbalizzare le riunioni, ne sono purtroppo esempi incontrovertibili).

    Da cittadino-consigliere-alluvionato sono DELUSO perché neanche i nefasti effetti dell’alluvione sono serviti per far capire la lezione, per apprendere dagli errori commessi. Difatti oggi, sul finire dell’estate 2017, ad oltre tre anni e tre mesi da quei maledetti giorni, pochissimo se non nulla è stato fatto spacciandolo come attività per porre in sicurezza il bacino del Misa-Nevola mentre oggi la situazione per la città è peggiore che nel 2014.

    Al netto delle passerelle elettorali del 2015 (chi si ricorda il cosiddetto “patto della rotonda”?), degli spot, delle conferenze stampa e delle passerelle amministrative, abbiamo un fiume fragile, un ponte rifatto senza eliminare le pile in alveo e spendendo la stessa cifra che occorreva a rifarlo nuovo senza pile e con una sezione maggiore, una foce lasciata a se stessa (a proposito che fine ha fatto l’ordinanza sindacale n° 50 del 31/01/2017? È stata eseguita o lei ha segnalato alla Procura i destinatari per mancata ottemperanza?).

    Lei, sindaco, parla sempre di post verità, come un disco rotto. Francamente ascolto con maggior credito il disco della Forestale che nella sua relazione di oltre 270 pagine ha definito l’alluvione come un evento prevedibile a differenza del suo del 7 maggio 2015 in cui aveva sentenziato (ignoro in base a quali doti tecniche e sulla scorta di quali dati tecnici) che l’evento era stato imprevedibile ed eccezionale.

    Mi sono poi sentito offeso nella mia dignità di cittadino-alluvionato quando lei ha commentato la vittoria del 2015 con un eloquente ma arido “più forte dell’alluvione“: niente le dava il diritto di pronunciare tali parole! Niente!

    In qualità di consigliere comunale posso dire che lei sindaco, a titolo diretto ed a nome di chi l’ha fatta eleggere e di chi ha sostenuto la sua non-azione di non-governo della città, ha delle enormi, evidenti ed innegabili responsabilità amministrative. Se poi queste responsabilità abbiano conseguenze anche sotto altro profilo, non sta certo a me dirlo e di questo se ne occuperà quanto prima la Magistratura. Noi di Senigallia Bene Comune stiamo dalla parte della verità e legalità.

    Giorgio Sartini – Lista Civica Senigallia Bene Comune
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  • I costosi interventi lungo il Misa finiranno solo per accrescere la pericolosità del fiume

    immagineDopo l’alluvione 2014 “tante sono state le iniziative” per cercare di risolvere la situazione esistente sul bacino del Misa, che ha portato ad allagare un terzo della nostra città.

    Una di queste iniziative si chiama “Contratto di Fiume” e vede il coinvolgimento di Enti Locali (comuni della Vallata, Provincia, Regione), Associazioni, Comitati, Categorie Economiche, Tecnici, ecc.

    Nel penultimo incontro dell’assemblea del Contratto di Fiume, tenutosi il 24 maggio 2017, ha relazionato il Consorzio di Bonifica delle Marche, presentando il progetto degli interventi da realizzare, con gli oltre 4,3 milioni di Euro messi a disposizione dalla Regione Marche. L’analisi condotta dal Consorzio di Bonifica, ha dichiarato l’ing. Nafez Saqer, ha evidenziato che le maggiori criticità sono presenti nel tratto finale del fiume cioè da dopo il ponte Zavatti fino all’uscita sul mare.

    Ha anche elencato le criticità che risultano essere:

    • i ponti perché sono con le pile in alveo e non a via inferiore (ostruiscono così la sezione di passaggio per circa 35 mq, rallentando la velocità dell’acqua e creando punti di accumulo per il materiale trasportato);
    • il restringimento del canale dopo il ponte della Ferrovia da circa 31 metri a 21;
    • la barra di depositi sabbiosi creatasi in mare di fronte alla foce che ha causato l’insabbiamento, che tutti possiamo vedere, presente nel canale.

    Tutte queste problematiche la nostra lista S.B.C. le aveva illustrate già nell’assemblea pubblica “Fiume sicuro?” del 30 ottobre 2015. Nella stessa assemblea abbiamo inoltre illustrato gli errori realizzati nei lavori commissionati dall’amministrazione di Senigallia e presentato gli interventi necessari per rendere sicuro il transito delle piene, nel tratto cittadino, fino ad una quantità d’acqua in transito di circa 625 mc/s (l’alluvione 2014 ha avuto un transito compreso tra i 400 e i 500 mc/s). I lavori da realizzare alla foce, (oltre a rifare i ponti Portone, Garibaldi, 2 Giugno e Perilli) , per noi si Senigallia Bene Comune, sono schematizzati nell’immagine riportata nell’articolo.

    Quello che però lascia sconcertati è che l’intera cifra, che si apprestano a spendere per i lavori, non è destinata a cercare di risolvere tali problematiche ma ad accrescerne il loro grado di pericolosità: pericolosità che attualmente si riverserà al centro della città di Senigallia dalle Saline alla Pace.

    L’ing. Nafez Saqer ha infatti dichiarato che i progetto non prende in considerazione alcun intervento dal ponte Zavatti alla foce: ne il dragaggio ne il rifacimento dei ponti. Di conseguenza la sistemazione degli argini e il taglio ulteriore della vegetazione ridurranno ulteriormente il tempo di corrivazione dell’acqua facendo arrivare più acqua e con maggiore velocità nel canale cittadino ostruito.

    Sempre l’ing. Nafez ha inoltre dichiarato che:

    1. “la vasca di laminazione è di poco conto rispetto alla rilevanza dei lavori da fare nel tratto cittadino e inoltre ha un costo di gran lunga superiore a metro cubo per l’acqua in transito;
    2. la vasca di laminazione di Brugnetto non è compresa nei 3.700.000 euro ancora a loro disposizione sui 4.300.000 originari;
    3. il Sindaco Mangialardi, ad una sua specifica domanda, si è detto favorevole ad allargare il canale fluviale dal ponte della ferrovia fino alla foce di 10 metri per mantenere tutto il tratto del canale cittadino a 31 metri di larghezza (1h 30’ 30” della registrazione) ;
    4. l’insabbiamento della foce è attualmente il maggior problema perché dai quattro metri di fondale sottratti dall’insabbiamento non possono transitare circa i due terzi dell’acqua in arrivo.

    Oggi il sindaco si dice favorevole a demolire l’intera banchina di ponente del fiume, quella che lo divide dal porto? Ma se la nostra mozione di riaprire solo il collegamento tra la 3°darsena e il fiume, che lui aveva fatto fare chiudere (non chiedevamo di demolire l’intera banchina che separa il fiume dal porto come afferma oggi l’ing. Nafez) non l’ha nemmeno presa in considerazione!

    E che dire dei ponti; ha fatto “arciappellare” caparbiamente il ponte Perilli spendendo la stessa cifra che occorreva per rifarlo nuovo, a campata unica e a via inferiore, e si appresta a rifare la stessa idiozia su ponte 2 giugno e ponte Garibaldi.

    Mangialardi, che mi leggi, e voi cittadini ascoltate quanto detto dai nostri tecnici e dai tecnici del Consorzio di Bonifica.

    Per non fare affogare la città occorre rifare tutti i ponti a campata unica e a via inferiore quindi sia il Ponte Perilli che il ponte Portone devono esser demoliti e questa volta, mi spiace per il Sindaco, non lo dice il consigliere Sartini che ha finito i neuroni, è scorretto, è in malafede “politicamente”, è un ladro di documenti, intasa gli uffici con gli accessi agli atti ma lo dice l’ing. Nafez Saqer per il Consorzio di Bonifica incaricato della progettazione direttamente dal Presidente Regionale Ceriscioli.

    A seguito della presentazione del 24 maggio sono state inoltrate le dovute osservazioni alla Regione Marche e al Contratto di Fiume da parte dei componenti del Contratto di Fiume: Associazione Confluenze, Comitato a difesa del territorio Area agricola di compensazione idrica località Brugnetto, Comitato Alluvionati Città di Senigallia, Osservatorio Misa, WWF Marche e da parte mia per l’O.F.S. Senigallia.

    In pdf le osservazioni alla presentazione del 24 maggio 2017 (Allegato 1)

    Chi vuole può scaricare la presentazione del modello sopra in pdf fatto da Senigallia Bene Comune (Allegato 2) o rivedere l’evento “Fiume Sicuro?” su youtube.(Sei filmati in totale senza le domande del pubblico: Introduzione dell’avvocato Riccardo Pizzi e intervento del consigliere Giorgio Sartini ; Intervento dell’ingegnere Paolo Landi ; Intervento dell’ingegnere Giuseppe Fornaroli ; Intervento dell’ingegnere Massimo Gennaro ; Intervento del professore Paolo Turchi ; Intervento dell’ingegnere Vito Macchia)

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  • Mitigare il rischio che Vivi Senigallia dica inesattezze

    DanniAlluvione5La lista “Vivi Senigallia”, esce dal torpore e non perde l’occasione per dire inesattezze! A leggere “Risarcimenti imprese alluvionate, esulta anche Vivi Senigallia” sugli indennizzi c’è da sentirsi mancare per l’insieme di corbellerie e spot pubblicitari riportati.

    Ma andiamo con ordine:

    “Assieme ai rimborsi per privati cittadini, questo ulteriore risultato va inscritto in un percorso di grande impegno, in particolare, da parte del Sindaco Maurizio Mangialardi, che in questi tre anni, con continuità, tenacia e grande capacità è riuscito a conseguire.”

    Quindi ora i cittadini di Senigallia tutti contenti e felici hanno ottenuto una briciolina, 13.8 milioni sugli oltre 180 milioni dei danni subiti (appena il 7,5%). Se inoltre consideriamo chi ha potuto ricevere il finanziamento, ci accorgiamo che le persone più in difficoltà non hanno potuto presentare le fatture dei lavori fatti e quindi non hanno avuto nulla mentre chi poteva permettersi di pagare e fatturare i lavori eseguiti ha ottenuto l’80% di quanto dichiarato. Il principio democratico in base al quale se hai avuto 10.000 € di danni, a prescindere dal fatto se hai eseguito i lavori in proprio o tramite impresa, ti riconosco sempre la stessa percentuale del danno subito, è stata completamente disattesa. Inoltre del miliardo e mezzo di euro stanziati, con rimborso in 15 – 20 e 25 anni, circa 650 milioni servono a coprire il finanziamento delle banche cioè quasi il 44% di quanto finanziato con le nostre tasse, va a finire nelle tasche dei banchieri. L’ennesimo regalo alle banche sempre fatto dal governo Renzi.

    Ora:

    “Un sindaco, Maurizio Mangialardi, che ha lottato al fianco dei cittadini e di tutti i volontari senza sosta nei giorni dell’alluvione rimettendo in piedi la città in meno di una settimana, gestendo l’emergenza rifiuti in maniera accademica; …”

    può essere vero?

    Bene noi “urlatori” abbiamo chiesto e ottenuto dopo quasi 2 anni i dati relativi alle spese sostenute per l’alluvione ed i contributi dati a privati e ditte e vi diciamo che di gestione accademica non c’è proprio nulla, anzi si rasenta la incompetenza amministrativa e politica totale. Troppo lungo per potervelo spiegare nei dettagli con un articolo, vi riportiamo solo due casi tra le decine e decine di lavori svolti e pagati dal Comune per l’alluvione.

    La fattura 15 del 02/07/2014 (Pagina 1 dell’allegato) riporta:

    • un operaio 105 ore a 32,48 € ora
    • un miniscavatore 168 ore a 60 € ora
    • un autocarro 3 assi 141 ore a 60 € ora
    • un autocarro 2 assi 58 ore a 55 € ora
    • un miniescavatore 50 126 ore a 53 € ora

    Lo strano è che le ore totali dei mezzi sono di gran lunga superiori alla presenza dell’operaio cioè 493 ore per i mezzi e 105 ore di presenza di un operaio. Se ne deduce che i mezzi hanno operato da soli per 388 ore.

    Un’altra fattura la 1214 del 23/07/2014 (Pagina 2 dell’allegato) comporta la fatturazione di:

    • 395,5 ore di utilizzo di una autobotte a 130.00€ ora
    • 69,5 ore di manodopera a 35,00 € ora
    • 29 ore di autocarro con generatore a 95.00 €.

    Anche in questo caso lo strano è che le ore del personale, dato che erano sempre in due non come nel caso precedente, dovevano essere 799 ore. Comunque in base al fatturato, per le 395,5 ore di utilizzo dei mezzi, considerando che questi siano stati in funzione 16 ore al giorno, si hanno 24,72 giorni di lavoro mentre gli operai coprono appena 2,17 giorni di lavoro sempre con 16 ore giorno. Anche in questo caso l’autobotte ha lavorato da sola per 22,55 giorni su 24,74. Ovviamente l’autobotte è stata noleggiata a soli 2.537,6 € al giorno (16 ore) comprensivi dell’IVA 22%.

    “Una dimostrazione, questa, che spiega la differenza tra “capacità amministrativa” e “urlatori”, l’impegno fattivo del primo cittadino e di tutti i rappresentanti istituzionali coinvolti dimostra che l’attività politica è nell’interesse di tutti, fornendo risposte e risolvendo problemi.”

    Gli urlatori veri non urlano sui social e sui giornali ma scrivono a chi di dovere e portano all’attenzione dei cittadini dati documentati e indiscutibili. Per i due casi su esposti il noleggio giornaliero dei mezzi su evidenziati (per 24 ore cioè l’intera giornata) oscilla tra i 35 e i 120 €: bella dimostrazione di gestione delle risorse pubbliche (fonte: http://www.assonolo.it/ ).

    Poi

    “La gestione delle diverse fasi di emergenza ed i risultati ottenuti per il bene della città e di tutti coloro ne sono stati colpiti è l’esempio di quella intelligenza politica che, piuttosto che girarsi attorno come un personaggio dei videogames ad indicare con la spada dei giusti i possibili cattivi, agisce a tutela dei diritti dei cittadini.”

    In effetti i risultati ottenuti per il bene della città sono sotto gli occhi di tutti:

    1. TARI aumentata del 50% di media per l’abbandono del materiale tranciato sul fiume
    2. trasporto in discarica del materiale spiaggiato composto per l’82% da sabbia
    3. foce del fiume, completamente ostruita
    4. arginature ancora piene dei fori degli animali per accedere alle loro tane
    5. argini compromessi dall’accelerazione del deflusso delle piene che li ha erosi alla base, per via di interventi sulla vegetazione ripariale totalmente privi di qualsiasi competenza tecnico scientifica
    6. ponti cittadini ristrutturati senza eliminare le pile in alveo e senza alzare l’intradosso
    7. realizzazione della vasca di laminazione (Dio non voglia che si realizzi mai così come pensata) che, rispetto ai 150 mc/s che la foce attualmente può far defluire, lascia passare 306 mc dalla sua strettoia che sommati ai 150 mc circa che possono portare gli affluenti presenti a valle della vasca da un totale di circa 456 mc/s equivalenti ad una portata superiore a quella del 3 maggio 2014 e a tre volte la quantità d’acqua che può, attualmente, defluire in mare (Quindi prima apriamo per bene e in modo duraturo la foce e poi parliamo di come realizzare la vasca di laminazione)
    8. Ponte 2 giugno e Garibaldi a rischio caduta in alveo

    BASTA! Fatevela finita di illudere i cittadini e cominciate a fare quello che avete promesso durante la campagna elettorale: “METTETE REALMENTE IN SICUREZZA LA CITTA’ DA FUTURE ALLUVIONI” a cominciare dal prossimo intervento previsto per i ponti cittadini.

    Lista civica Senigallia Bene Comune

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