• Ecco come è stata gestita la pratica del ponte II Giugno


    Signor Sindaco rispondo alle sue repliche, dedicando il dovuto tempo per rispetto che ho verso Senigallia ed i suoi cittadini.

    Lei afferma “Il Comune ha sempre svolto una costante opera di controllo e monitoraggio dei ponti sul fiume Misa, intensificandola a partire dal 2014”, senza dare conto dei controlli e monitoraggi; avrebbe dovuto richiamare ed allegare gli atti, le relazioni e i documenti evocati nella risposta. Invece il nulla.

    Ma ormai siamo abituati ai suoi sproloqui da uomo di partito, sempre sprovvisti di supporto documentale.

    Ma entriamo nei fatti:

    1. delle problematiche esistenti sul ponte Due Giugno si sono accorti i Vigili del Fuoco che il 10/02/2014 hanno segnalato agli enti competenti la situazione di pericolosità per  rimuovere le criticità e ripristinare così la sicurezza della circolazione stradale. (Allegato 1 – Sopraluogo dei VVFF);
    2. dopo la segnalazione avete incaricato, senza alcuna gara, l’ing. Ortolani dello studio tecnico Landi Giacomo di controllare tutti e tre i ponti (Perilli, 2 giugno e Garibaldi);
    3. il più problematico è risultato essere il ponte Perilli (Allegato 2 – Stralcio della relazione). Ma da allora nulla è stato fatto, sugli altri due ponti, ad eccezione del divieto alla circolazione al traffico pesante;
    4. nella Seconda Commissione del 07/11/2016, a domanda del commissario Urbinati, se dopo il terremoto, fosse stata controllata la staticità dei ponti sul Misa, l’assessore Monachesi non ha riferito di criticità esistenti e ha demandato all’ing. Roccato di meglio relazionare (ascoltare la seduta su http://senigallia.halleymedia.com/?idLive=86 al minuto 38 e 08’) il quale non ha segnalato aggravamenti della loro situazione;

    Sarebbe opportuno che … … Sartini provasse a elaborare alcune idee e a dare il proprio contributo per reperire in maniera credibile i finanziamenti necessari al rapido ripristino del ponte.”, ecco alcune idee che le propongo signor sindaco:

    1. richieda indietro i soldi indebitamente dati ai dirigenti a titolo di retribuzione di risultato, come suggerito dalla relazione del Ministero dell’Economia;
    2. bandisca gare pubbliche per dare in gestione gli appalti nei servizi sociali al fine di avere una vera economia di risparmio per le casse comunali e non affidarli con proroghe in violazione della legge, come sottolineato dal Ministero;
    3. bandisca gare pubbliche per la gestione delle strutture sportive, ad esempio la piscina, anziché darle in gestione in palese violazione della legge regionale (si ricorda cosa ha scritto il 15/05/2015, in piena campagna elettorale, alla U.I.S.P.?).

    In sintesi, inizi a gestire la cosa pubblica in maniera efficiente e trasparente. Vedrà che poi troverà anche i soldi, molti!

    Giorgio Sartini

    Consigliere comunale Senigallia Bene Comune

    Collegamenti:

  • Quarta osservazione al P.A.I.: estendere l’area di rispetto a ridosso di Borgo Bicchia

    AreaPAI4Dopo aver parlato dell’area Sacelit-Italcementi, dei Portici Ercolani e della sponda sinistra del Misa, in questo articolo affrontiamo la quarta osservazione delle sei complessivamente depositate dalla lista civica Senigallia Bene Comune in merito ai nuovi perimetri del P.A.I.

    L’oggetto è la richiesta di “Estensione della zona R4 all’area edificabile compresa tra il lato monte di Via Brodolini – Via Del Lavoro – Via Strada di San Gaudenzio”. Questa area si trova a ridosso dell’area R4 individuata al Borgo Bicchia (allegato 1) ed è attualmente un’area lottizzata in attesa di edificazione, estendendosi sul lato sud di via Brodolini ed è compresa tra via Del Lavoro e la Strada di San Gaudenzio.

    L’ultime alluvioni avvenute, nell’area oggetto dell’osservazione, sono avvenute nel 1976 e nel 2014. Si è chiesto alla Regione di estendere l’area R4, secondo le curve di livello esistenti, per allertare in caso di futura edificazione i residenti durante le emergenze e per evitare di realizzazione garage interrati e appartamenti a piano terra. Si comunica inoltre che sulla tavola RI21d del PAI oggetto di osservazione attuale e su quella della seconda e definitiva adozione del PAI, allegata alla Delibera n. 42 del 7 maggio 2003, vi è riportata l’indicazione della località come “Borgo Nicchia”, ma il Borgo è denominato “Borgo Bicchia”

    Giorgio Sartini

    Consigliere Comunale Senigallia Bene Comune

    Collegamenti:

  • Chiusura del ponte II Giugno: Meditate gente, meditate!

    Viabilità… chiusura del ponte 2 giugno … dove di fronte ai problemi strutturali emersi nel corso delle ultime verifiche e all’impossibilità di fare investimenti per un suo immediato risanamento nelle modalità previste dalla legge, abbiamo scelto di interdire il traffico veicolare e limitare il transito esclusivamente alle biciclette e ai pedoni.

    A chi vogliamo prendere in giro? Ormai è stato deciso che il centro storico deve diventare tutta area ZTL e, in un modo o in un altro, la strada che l’amministrazione vuole percorrere in modo nascosto è tracciata. In un primo momento si era parlato di cambiare il senso di marcia o di chiudere addirittura delle vie del centro poi, genialata, dopo la rivolta dei commercianti del centro storico, si è trovata di colpo la nuova strategia.

    Il primo passo sarà quello di chiudere il ponte, in fin dei conti non è più staticamente sicuro per il traffico veicolare… non è colpa nostra… siamo obbligati a farlo per tutelare l’incolumità dei cittadini! Non diciamo per quanto tempo… mesi… anni… Lo teniamo chiuso. Poi quando sarà ovvio che tutto il traffico in uscita dal centro, sboccando obbligatoriamente solo sulla statale, andrà a creare criticità, cominceremo a parlare di chiudere via Portici Ercolani.

    Abbiamo già fatto le prove tecniche in questi giorni con i mercatini europei. Lasceremo passare ancora un po’ di tempo, durante il quale si confermerà che ormai il meccanismo è oliato, e quindi si potranno mantenere il ponte e i portici in maniera pedonale. Da lì a chiudere anche via Pisacane e via Testaferrata, il passo è breve… che ci vuole… Ed ecco lì che l’intero centro storico è in ZTL alla barba di chi in centro ci lavora e ci vive in fin dei conti non sono attività turistiche che rendono bella la città.

    La stessa strategia di camuffamento l’hanno orchestrata e attuata con piazza Garibaldi… zitti zitti, prima ci hanno detto delle cose, poi per farci stare buoni, ce ne hanno dette delle altre, e alla fine ci hanno tolto tutto: i parcheggi e l’accesso alle macchine.

    Allora le domande che sorgono spontanee sono:
    “Perché prendere in giro i cittadini?”
    “Perché non hanno il coraggio di dire realmente e subito quello che vogliono fare ai propri elettori e cittadini?”
    Le risposte possono essere più che ovvie e le lasciamo a voi.

    La città diventerà più bella? Forse si, ma a quale prezzo? Un centro storico senza attività commerciali, studi professionali, né residenti ma pieno di bar e ristoranti. Quanto potranno durare anche i bar e i ristoranti senza accesso veicolare o parcheggi e soprattutto senza chi prende il caffè giornalmente?

    Meditate gente, meditate.

    Senigallia Bene Comune

    Collegamenti

  • Chiusura ponte II Giugno – Cosa ha fatto la giunta dal 2014 ad oggi?

    Ponte1Posto che il Comune era a conoscenza delle condizioni del ponte II Giugno sin dal luglio 2014, quando lo Studio Landi redisse la perizia sullo stato dei tre ponti cittadini, da allora ad oggi cosa ha fatto il Comune per porre rimedio alle condizioni di questo ponte?

    Dopo aver speso oltre 800.000,00 €. per ristrutturare il ponte Perilli nel maggio 2015 ed aver previsto nel programma di amministrazione della città, approvata in Consiglio comunale il 15/09/2015, di sostituire gli attuali tre ponti – e quindi anche il Perilli appena ristrutturato – con ponti a campata unica, che cos’altro ha fatto il Comune?

    E non ci si venga a dire che il Comune era impegnato per l’alluvione perché sarebbe un’indegna strumentalizzazione di un tragico evento! Il Comune ha una struttura tale per cui è in grado, anzi, ha il dovere di gestire l’ordinario assieme anche ad eventuali eventi straordinari.

    La passata Giunta il 25/11/2014  aveva adottato la deliberazione n. 192, riguardante il ponte Perilli, in cui dava atto che “in data 10/02/2014 il Comando provinciale dei Vigili del fuoco trasmetteva una nota (Prot. n. 2108) con la quale si diffidava chi di dovere a ripristinare le condizioni di sicurezza del Ponte “2 Giugno”, del quale era stata rilevata una situazione di dissesto statico”; da allora ad oggi cosa ha fatto il Comune?

    Abbiamo timore che, dopo aver fatto passare negligentemente tutto questo tempo, verrà adottata la procedura di somma urgenza con ogni conseguente effetto.

    Giorgio Sartini

    Consigliere comunale Senigallia Bene Comune

    Collegamenti:

  • Terza osservazione al P.A.I.: estendere l’area R4 alla sponda sinistra del Misa

    AreaPAI3La nostra lista civica ha presentato ben sei osservazioni al nuovo P.A.I. adottato dalla Regione:

    1. Estensione dell’area R4 all’area EX-SACELIT ITALCEMENTI
    2. Estensione dell’area R4 all’area tra via Portici Ercolani – via Delle Caserme – via Cavallotti
    3. Estensione dell’area R4 all’area compresa tra via Rossini e via XX Settembre – l.go Mare Mameli – via Monteverdi, Via Paisello, via Pizzetti e via Pierelli fino al fosso della Giustizia
    4. Estensione dell’area R4 all’area edificabile compresa tra il lato monte di Via Brodolini – Via Del Lavoro – Via Strada di San Gaudenzio
    5. Estensione dell’area R4 anche all’area compresa all’interno dell’area R4 individuata tra la confluenza del Misa con il Nevola e Casine di Ostra ma non individuata come R4
    6. Modifica delle opere realizzate per ridurre al minimo il rischio R4 nel Borgo Molino.

    Dopo aver parlato dell’area ex Sacelit Italcementi e dell’area dei Portici Ercolani, trattiamo in questo articolo il terzo argomento, ovvero la richiesta di estensione della zona R4 all’area tra via Rossini e via XX Settembre, lungomare Mameli, via Monteverdi, Via Paisello, via Pizzetti e via Pierelli fino al fosso della Giustizia.

    FotoPAI3L’area in questione si trova in sponda sinistra sulla traiettoria seguita dall’acqua fuoriuscita dalla rottura arginale avvenuta nell’alluvione nel 30 dicembre 1940 (Allegato 1); l’ultima alluvione importante è infatti avvenuta, nell’area oggetto dell’osservazione, nel 1940 ed ha interessato tutta l’area, sulla sponda sinistra, della città come mostrano le fotografie negli allegati 2 e 2A.

    Con l’allegato 3 abbiamo riprodotto la simulazione per individuare le aree allagate per rottura o sormonto in sponda sinistra a partire dal tratto di via Rossini e con un quantitativo di acqua pari ad 1/4 di quella fuoriuscita il 3 maggio 2014.

    Lo stato attuale degli argini è precario con profonde lesioni e spostamenti che sono indicativi di un possibile cedimento e/o rottura. Non a caso il Sindaco nell’ultima seduta del Consiglio comunale ha definito, pur senza specificare il/i punto/i esatto/i, “fragilina” la sponda sinistra del fiume. (Allegato 4 e 4A).

    E’ stato chiesto quindi di estendere l’area R4, secondo le curve di livello esistenti, per allertare i residenti durante le emergenze come era previsto nella prima adozione del PAI – Delibera n. 15 del 28 giugno 2001 (Allegato 5).

    Giorgio Sartini

    Consigliere comunale Senigallia Bene Comune

    Collegamenti: