• Senigallia Bene Comune risponde a Volpini: “Stile Barbara D’Urso”


    SENIGALLIAospedalesanitaAgM2017-10-28-x00-12-800x445

    “Stile Barbara D’Urso”, il consigliere Volpini si dichiara scioccato (giustamente ma con colpevole ritardo) della carenza di personale all’ospedale di Senigallia, ora tocca all’oncologia.
    Ma se la programmazione Regionale e di Area Vasta fosse corretta e funzionale al sistema, le potenzialità delle Oncologie ospedaliere del presidio unico dell’A.V. 2, avrebbe dovuto sopperire alla carenza di Senigallia.
    Non riuscendoci, il sistema è andato in crisi ed a pagarne le conseguenze sono i cittadini, coloro che devono per motivi di salute rivolgersi ad Oncologia.
    Ceriscioli, Volpini ed il Pd regionale non hanno dato una seria programmazione al S.S.R.: si naviga a vista, senza alcun criterio serio.

    Lista Civica
    Senigallia Bene Comune

    Collegamenti:

  • Il lento depotenziamento della sanità pubblica marchigiana.

    SENIGALLIAospedalesanitaAgM2017-10-28-x00-12-800x445 Senigallia 31/05/2019 – Il neo-direttore dell’Area Vasta 2, dott. Milco Coacci, ha dato le dimissioni. Ufficialmente per motivi personali, anche se dalle note inviate dai sindacati si può supporre che in realtà le dimissioni siano legate alla situazione disastrosa in cui versa l’A.V. 2. con un buco in bilancio di circa 40 milioni di euro.

    Il nodo sarebbe da individuare nella mancata (fino a lunedì) proroga di oltre trecento precari nel periodo estivo; mancata perché è notizia di martedì che l’A.S.U.R Marche ha disposto il rinnovo. Il governatore Ceriscioli (che è anche assessore alla Sanità regionale) ed il dott. Marini hanno applicato un lento e continuo smantellamento della sanità pubblica, a favore del privato, gruppo Benedetti in testa; e la chiusura di diversi ospedali è stato il sintomo più vistoso, ma non l’unico. C’è per esempio la cattiva pratica dei rinnovi di contratti a tempo determinato degli operatori sanitari, che sta sfociando in una situazione drammatica per loro e per i cittadini: è preoccupante che per avere il rinnovo del personale si sia dovuto dimettere il direttore dell’A.V. 2. Va dato merito alla sua coerenza ed al coraggio del gesto che, almeno per il momento, ha evitato disservizi ai cittadini nell’estate entrante.

    Questo ed altro sono i risultati della mala gestione del PD e di Ceriscioli.

    Co-responsabili del disastro della sanità pubblica marchigiana, sono Volpini, che fino ad un mese fa aveva le deleghe alla Sanità ed il sindaco di Senigallia, compagni di partito del governatore, che sono stati zitti quando era il momento di difendere i cittadini, che hanno rassicurato coprendo questa gestione scellerata, quando era il momento di sollevare obiezioni e far insorgere i cittadini, opponendosi alle politiche distruttive impostate dal PD regionale, assecondando un disegno di sanità privata scellerato, basato sul modello tedesco, lontano anni luce dalla realtà marchigiana e non applicabile, non fosse altro per la morfologia del territorio.

    Coacci non ha voluto assecondare la cattiva politica in tutto questo e, all’ennesimo tradimento delle promesse fatte da Ceriscioli, ha dato le dimissioni: un segnale forte e chiaro che dovrebbe allarmare tutti i cittadini.

    Noi di Senigallia Bene Comune, sosteniamo i Comitati come forma di partecipazione attiva dei cittadini alla politica, ed in particolare quello di Senigallia in difesa dell’ospedale cittadino e ringraziamo il direttore Coacci per la coerenza, deprecando questo modo di fare mala politica del PD e dei sui rappresentanti in sede di Comune e Regione.

    S.B.C. è dalla parte dei cittadini e continuerà ad informare e battersi per un regolare, trasparente e onesto uso della politica.

    Lista Civica
    Senigallia Bene Comune

    Collegamenti:

  • Nubi all’orizzonte per l’ospedale di Senigallia

    399021_Cfakepath137094IMG3043_ralf

    Senigallia 21/03/2019 – Dalle dichiarazioni dei tre sindaci rese durante l’incontro con il Presidente della Regione Prof. Ceriscioli, il D.G. A.S.U.R. Marche Dr. Marini e la D.S. A.S.U.R. Marche Dr.ssa Storti, tre cose sono chiare: il sindaco di Senigallia (Mangialardi) deve ancora “capire” le scelte programmatorie in Sanità (e si vede… sigh!), il Sindaco di Jesi (Bacci) ha già ben capito e chiede di “integrare” ancora di più le funzioni ospedaliere (certo, per ora è andato tutto a Jesi!) ed infine, il sindaco di Fabriano (Santarelli) ormai ha capito che per il suo nosocomio cittadino può sperare solo di “convergere” almeno su alcune direzioni (praticamente le briciole!).

    I Sindaci confermano e vogliono accelerare il modello organizzativo che prevede l’Ospedale Unico … ma a quale prezzo per i cittadini del distretto di Senigallia? L’Ospedale Unico di riferimento dell’Area Vasta 2, secondo voi quale sarà?

    Diamo un aiutino da casa al nostro primo cittadino che non l’ha ancora “capito”. Ebbene sì, avete scelto la risposta giusta: Jesi! Dopo l’ok forte e chiaro dei tre Sindaci a favore dell’Ospedale Unico di Area Vasta 2, si dichiara che per ogni struttura ci dovranno essere però tre Unità Complesse (per i non addetti, vuole dire tre primari per la stessa disciplina). Questa è proprio una promessa elettorale, perché già non è così: dove sono a Senigallia i Primari della radiologia, del laboratorio analisi, farmacia ospedaliera, Direzione medica, Urologia, Otorinolaringoiatria, Oculistica, Odontostomatologia, Pneumologia, U.T.I.C.?!???

    Ci dica sindaco di Senigallia… O forse intendeva che quelle già esistenti rimangono? Nel caso, questa sì che è una grande concessione!

    Ma non si fermano lì, i Sindaci non vogliono nemmeno la sovrapposizione dei servizi rimasti, praticamente non vogliono l’equità di accesso ai servizi per i loro cittadini, uno dei più bei principi del Sistema Sanitario Nazionale. Quindi succederà che, per non sovrapporre i servizi, ad esempio opereranno il ginocchio dx a Senigallia, il piede sinistro a Fabriano e la spalla dx e sinistra a Jesi (loro sempre un po’ di più!).

    Allora, che il primo cittadino della nostra ridente cittadina balneare a vocazione turistica, vada a ripetizioni dal Professore, ma prima della fine dell’anno scolastico, e comunichi in modo chiaro e trasparente a tutti i suoi cittadini quali sono i servizi che non verranno più garantiti dall’Ospedale di Senigallia ma da altro ospedale.

    Lista Civica
    Senigallia Bene Comune

    Collegamenti:

  • Per Volpini è iniziata la campagna elettorale

    volpiniSe non si parlasse di sanità pubblica, ci sarebbe da ridere. Dopo tre anni trascorsi “in coperta ed allineato” a Ceriscioli, il consigliere regionale Volpini si sveglia dal letargo, in vista delle regionali del 2020, ed annuncia “novità importanti” per l’UTIC e la Gastroenterologia dell’Ospedale di Senigallia.

    Con un’intervista pubblicata sulla stampa il 04/01/2019, Volpini ricorda “che spetta al Servizio Sanitario, quindi all’assessore alla Sanità (quindi a Ceriscioli) dare piena attuazione alla risoluzione presentata da me e dal consigliere Fabri nel mese di luglio …. sul ripristino ufficiale e duraturo … dell’Utic di Senigallia…”.

    Finalmente anche Volpini riconosce la bontà di quanto denunciato dal Comitato a difesa dell’ospedale, oltre che dalla nostra lista assieme ad altre forze di opposizione.

    Dopo che tutti gli “esponenti” della maggioranza (dal sindaco in giù) avevano garantito il mantenimento dell’UTIC a Senigallia, è Volpini a confermare indirettamente che la Regione aveva previsto la chiusura del reparto e solo “una serie di Determine dell’Asur hanno fatto in modo che ci fosse comunque continuità nel servizio”: come dire, ufficialmente è chiusa ma ufficiosamente è aperta.

    “Bel modo” di gestire la cosa pubblica, soprattutto quando si parla di diritto alla salute. Questa uscita poi inizia con una stoccata a Ceriscioli, nella sua veste di assessore alla sanità regionale, forse per togliersi il sassolino della mancata nomina ad assessore e sicuramente perché, almeno dentro al P.D., è iniziata la corsa ai posti in lista per le regionali.

    E fin qui non ci sarebbe nulla di male, solo che avremmo preferito che Volpini avesse fatto questa uscita tre anni fa, non oggi ad uso e consumo elettorale.

    È ora che quanti hanno responsabilità di governo della cosa pubblica, la esercitino in modo serio e coscienzioso per tutta la durata del mandato e non solo a ridosso della campagna elettorale.

    Quanto non fatto da Volpini dal giugno 2015 ad oggi, unito all’avvicinarsi della campagna elettorale per le regionali del 2020 e la sua disponibilità a ricandidarsi  ci fanno dubitare fortemente delle parole del consigliere Volpini.

    Lista Civica
    Senigallia Bene Comune

    Collegamenti:

  • Ospedale di Senigallia: la verità è scomoda e al Sindaco fa male

    ospedaleIl nuovo servizio di Striscia la Notizia sull’Ospedale di Senigallia ha indignato la giunta.

    Dapprima il sindaco, il 27 dicembre, ha preso posizione sul servizio, scrivendo: “a disgustarmi è stata la cieca indifferenza e il freddo cinismo dei rappresentanti del Comitato prima, e della redazione di Striscia La Notizia dopo, che proprio il 13 dicembre si sono recati all’ospedale di Senigallia per creare il solito “pseudo scoop”, non esitando neppur un attimo di fronte alla tragedia di un’intera città a lutto per le vite spezzate, né davanti alle difficoltà e allo stress dei nostri operatori ospedalieri, fortemente impegnati a gestire la lunga emergenza sanitaria”, definendo il Comitato come “fantomatico”.

    Nessun cenno sul come risolvere il tema delle liste di attesa. Sebbene non sia di competenza sindacale, è però un problema che riguarda anche i senigalliesi e sarebbe doveroso da parte di un Sindaco, serio e coscienzioso, sollecitare chi di dovere a prendere di petto tale problematica per fare in modo che l’offerta sia proporzionale alla domanda appropriata di salute dei cittadini della propria comunità, come hanno fatto in altre Regioni. Anche perché le liste di attesa sono in fondo “un problema matematico”.

    Poi tocca al vicesindaco, il 29 dicembre, commentare così la vicenda: “veramente qualcuno può pensare che il solo comitato difenda la qualità e la funzionalità del nostro ospedale? Oppure che “Striscia la notizia” sia lo strumento per “difendere” il nostro ospedale? E, soprattutto parlando delle liste di attesa (problema nazionale), durante la settimana di lutto cittadino? Il comitato sta facendo una battaglia politico-amministrativa contro Mangialardi e più in generale contro il PD regionale…”.

    Simili affermazioni sono lontane, lontanissime dalla verità perché:

    1. il “fantomatico” Comitato è ben manifesto e le persone che lo compongono “ci mettono la faccia”, altro che “fantomatico”;
    2. il servizio registrato il 13/12/2018 è stato trasmesso la vigilia di Natale;
    3. il “pseudo scoop” era dovuto perché, come sua abitudine, Striscia la Notizia, è tornata per controllare se le promesse fatte dall’A.S.U.R. erano state mantenute;
    4. affermare che il Comitato stia facendo una “battaglia politico-amministrativa contro Mangialardi” è fuori dalla realtà, ma le parole usate dal vicesindaco ben si addicono allo scrittore visto che è il vice del sig. Mangialardi al quale i Comitati dei cittadini, quando son veramente “liberi e non manipolabili”, come quello a difesa dell’Ospedale cittadino, sono come fumo negli occhi e costituiscono la classica “grappetta”

    Per noi di S.B.C. la situazione creatasi è paradossale:

    • Mangialardi si offende, arrivando addirittura a strumentalizzare una tragedia immane, perché una giornalista mette in luce (senza in alcun modo citare quanto accaduto a Corinaldo) i disservizi dell’Ospedale di Senigallia, disservizi che creano una marea di problemi ai cittadini.
    • Memè, per difendere il “suo capo”, farnetica di battaglie politiche contro Mangialardi e il P.D. regionale, fraintendendo e spacciando le doverose battaglie politiche portate avanti dal Comitato, come battaglie partitiche.

    E’ evidente che l’approssimarsi della scadenza di mandato, con prospettive non rosee per gli esponenti locali del P.D., giocano brutti, bruttissimi “scherzi”.

    Come Lista civica siamo fermamente convinti invece che la partecipazione dei cittadini alla politica, anche attraverso i Comitati, sia cosa positiva e propositiva e come tale vada sostenuta prendendo le iniziative di aggregazione politica come occasione di confronto e dialogo. Confronto e dialogo, concetti “ignari” a questa giunta. Questa è la vera politica, lontana anni luce da quella “politica” condotta da partiti come il P.D., nazionale, regionale e senigalliese.

    Senigallia Bene Comune

    Collegamenti: