• A Senigallia serve un assessore allo sport


    20180604-orari-salineIl Comune di Senigallia dovrebbe mettersi alla ricerca di un assessore allo sport.

    Sulla carta tale ruolo dovrebbe essere ricoperto dal Sindaco. Ma questi ha inanellato una serie di perle nel settore sportivo (e purtroppo non solo in quello).

    Nelle Marche arrivano 10 milioni di euro di finanziamenti per lo sport? Si, ma il Comune di Senigallia non prende niente.

    Il Comune di Senigallia dà in gestione impianti sportivi che non possono essere utilizzati perché non a norma? Si, l’Olimpia Marzocca è costretta a emigrare allo Stadio Bianchelli.

    Il Comune di Senigallia affida la gestione della piscina Saline alla Uisp? Sì, ma senza rispettare le regole e favorendo quell’associazione che così ne ricava utili consistenti.

    Il Comune di Senigallia esamina un progetto redatto dalla Uisp per alcuni impianti delle Saline? Sì, ma dopo oltre due anni tutto è ancora da definire.

    L’ultima perla è di questi giorni: il campo di atletica è aperto dalle ore 16 alle ore 22: non è niente male e così scuole, turisti e praticanti di questo sport restano fuori.

    Sì, un impianto, che era fiore all’occhiello della città è ridotto in condizioni pietose, ed oggi funziona a orario ridotto perché un dipendente è in malattia.

    A.A.A. – Assessore allo Sport cercasi per la città di Senigallia.

    Senigallia Bene Comune

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  • Dal Ministero dello Sport finanziamenti per impianti nelle Marche ma nemmeno un euro a Senigallia

    pistasalineIl Ministero dello Sport tramite il C.I.P.E. ha finanziato 38 Comuni delle Marche per la riqualificazione di 44 impianti sportivi per un importo complessivo di 6,2 milioni di euro a fondo perduto.

    Non c’è nessun impianto sportivo di Senigallia: come mai?

    Il Comune ha presentato richieste di finanziamento fino ad un massimo di 300.000 euro che è l’importo massimo previsto per un comune?

    Perché Senigallia non riceverà alcun finanziamento (ricordiamolo ancora una volta a fondo perduto)?

    Anche per i 3.700.000 euro, per riqualificare gli impianti sportivi pubblici esistenti con risorse proprie della Regione Marche, il nostro comune non è stato in grado di ricevere nemmeno un euro.

    I suddetti fondi regionali sono destinati ad interventi da parte di enti pubblici, per lo più Comuni, per un totale di 2.559.510,03 euro, e delle società sportive, ammesse per la prima volta e finanziate per un totale di 1.135.827,48 euro; destinatari che hanno presentato in tempo utile la domanda con i relativi progetti.

    Per chi asserisce che noi di SBC non facciamo mai proposte per il bilancio comunale, ricordiamo che il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità la nostra mozione riguardante i finanziamenti sopraesposti nella seduta del 26 ottobre 2017.

    Ci chiediamo allora perché la nostra amministrazione non è riuscita ad intercettare nei due finanziamenti esistenti per lo sport nessun euro? Non ci servono?

    La nostra Amministrazione si vanta continuamente dell’Ufficio Bandi condiviso con gli altri comuni ma, se questi sono i risultati, non c’è da vantarsi tanto.

    Solitamente il sindaco non ci risponde, ma in questo caso dovrebbe farlo per dovere verso le società sportive cittadine che in molti casi svolgono la propria attività in impianti che non possiedono i requisiti necessari e verso tutti i cittadini che ancora pagano tasse comunali spropositate per i servizi offerti loro.

    Lista Civica Senigallia Bene Comune

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  • Casa del nuoto? Riconoscimento fai da te per la UISP Senigallia

    PiscinaSalineIl presidente della Uisp di Senigallia, Giorgio Gregorini, ha comunicato la propria soddisfazione per i riconoscimenti nazionali avuti per le attività di nuoto svolte a Senigallia. Letto così, ogni senigalliese dovrebbe esserne soddisfatto. Ma appena si approfondisce la questione, saltano agli occhi alcune cose che rendono “comica” la situazione.

    Le facciamo conoscere a tutta la cittadinanza ed alle istituzioni locali che fingono di non sapere e che in passato hanno preso per oro colato ciò che non era neanche latta arrugginita. Ma andiamo con ordine.

    Chi assegna il riconoscimento “Casa del nuoto”? Lo assegna la Uisp nazionale settore nuoto ed il responsabile nazionale è il Massimo Tesei il quale è contemporaneamente anche responsabile dell’organizzazione della Uisp di Senigallia. In tutto questo è sostenuto da Emanuele Seri che è sia nel Direttivo Nazionale settore nuoto sia nel direttivo del Comitato Uisp di Senigallia.

    Inoltre leggiamo che La “Casa del Nuoto” nasce, dunque, con l’obiettivo di qualificare sul proprio territorio le società affiliate per il livello raggiunto nell’ambito tecnico e nell’attenzione al sociale e rappresentare un biglietto da visita di fronte alla cittadinanza e alle amministrazioni pubbliche che avranno un termine di paragone in più per giudicare l’attività svolta dalla società stessa…

    Le società e gli impianti certificati “Casa del Nuoto” saranno inseriti in un apposito Albo che sarà pubblicizzato anche nel sito web nazionale con il link al sito delle società. Inoltre riceveranno un documento che attesta la loro certificazione da presentare alle Amministrazioni Comunali nel quale saranno esplicitate tutte le qualità che hanno consentito alla società di ricevere il marchio “Casa del Nuoto”.

    Per quali fini lo presenterà la Uisp di Senigallia?

    Ma non basta e allora andiamo a leggere il Regolamento per la richiesta della certificazione e leggiamo che la Uisp Nuoto Nazionale, (e quindi con il responsabile nazionale Massimo Tesei e con il componente Emanuele Seri) a seguito della verifica delle dichiarazioni delle società richiedenti (e quindi anche di Massimo Tesei responsabile dell’organizzazione del Comitato di Senigallia), sentito il parere della struttura Regionale di appartenenza (e quindi di Emanuele Seri), tramite approvazione della Direzione Nazionale, rilascerà la Certificazione “Casa del Nuoto” indicando le attività certificate.

    In sintesi, il responsabile nazionale Massimo Tesei esamina una richiesta presentata dal Comitato Uisp (di cui lui stesso è responsabile per l’organizzazione) avvalendosi della collaborazione di Emanuele Seri, membro del direttivo Comitato Uisp di Senigallia e del Consiglio Nazionale Uisp Nuoto. In pratica se la suonano e se la cantano da soli.

    Qualcuno si potrà chiedere per quale ragione vogliamo portare alla ribalta questa vicenda ed è presto detto: non vorremmo che attraverso questi “riconoscimenti costruiti ad arte” venisse dato ad intendere che la Uisp ha più titoli di altri per gestire la piscina di Senigallia ed altri impianti sportivi.

    Desta perplessità che il riconoscimento sia valido fino al 2019, quando ancora non si sa chi assumerà la gestione della piscina… Forse per l’ennesima volta qualcuno ha già “dato assicurazioni” a qualcuno su chi gestirà la piscina?

    Dobbiamo purtroppo ricordare con profondo disagio morale ed etico il trattamento molto diverso riservato ad altre famiglie che hanno giovani con abilità diversa ma che non frequentano i corsi della Uisp.

    Questa disparità di trattamento è ancor più grave perché se la Uisp può essere premiata per le proprie attività per il biennio 2017/19, dall’altro lato vi sono altre realtà cittadine che pur avendo presentato a luglio 2017 la richiesta per gli spazi acqua, solo a novembre 2017 (QUATTRO MESI) hanno saputo le “briciole” che gli verranno “concesse” a partire da… settembre 2018.

    Ma ancora più riprovevole è l’atteggiamento avuto nei confronti di questi ragazzi ai quali è stato negato un legittimo diritto, nascondendosi dietro la richiesta della palestra Boomerang di Marzocca… affiliata alla Uisp di Senigallia.

    Dopo che altre società hanno chiesto a luglio 2017 una corsia alla piscina Saline, puntuale è arrivata la richiesta del Centro Fitness Boomerang per la stessa piscina (questo centro sportivo pratica Taekwondo, Aerobica, body building muscolazione, ginnastica libera, coreografia ballo liscio ed altro ancora). E chi è la responsabile di questa palestra? Chiara Campolucci, presidente del Consiglio Direttivo Uisp di Senigallia, nonché compagna di Massimo Tesei.

    Sindaco Mangialardi abbiamo letto il suo lungo vaniloquio e dobbiamo constatare che di grottesco c’è solo il suo “voluto” silenzio sui comportamenti degli attuali dirigenti della Uisp di Senigallia, con l’avallo purtroppo del Comune.

    Al Comune invece domandiamo: perché disparità di trattamento tra le società sportive natatorie senigalliesi? E cosa si fa per rimuoverla?

    Senigallia Bene Comune

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  • Chi gestisce veramente la piscina delle Saline?

    PiscinaSalineDa venerdì 1 settembre ha riaperto la piscina delle Saline.

    Contrariamente a quanto anticipato più volte dal Sindaco, circa la volontà di indire la gara per avere un gestore dal  01/08/2017, il Comune  ha deciso di gestire direttamente l’impianto sportivo che, fino al 31 luglio 2017, è stato dato in concessione alla UISP  in maniera illegittima.

    Dal Comune fanno sapere che sarà una gestione breve.

    Siamo già usciti sulla stampa per informare sui disservizi relativi alla chiusura della piscina durante la pausa pranzo, oggi invece portiamo a conoscenza dei cittadini la situazione a dir poco sbalorditiva venutasi a creare per l’impianto della piscina Saline.

    A dicembre 2016, il Consigliere Sartini aveva chiesto l’indizione di una gara d’appalto per la gestione della piscina Saline la cui convenzione di gestione Uisp scadeva il 31/07/17.

    Nel frattempo la Uisp presentava per ben tre volte una proposta di progetto di finanza, sonoramente bocciata da una società di consulenza esterna al Comune.

    Con l’acqua alla gola, dopo aver buttato al vento sette mesi, più che sufficienti per fare le cose fatte bene, la giunta ha deciso a fine giugno di approntare una gestione diretta da parte del Comune. Le società natatorie, come prassi, nel mese di luglio 2017 hanno presentato le loro richieste per gli spazi acqua ma … sorpresa!

    Il Comune ha comunicato, dato il tempo limitato della propria gestione diretta, che tutto verrà lasciato invariato: gli spazi acqua adottati dal Comune sono gli stessi decisi dalla Uisp. Risultato: le società che legittimamente avevano chiesto spazi acqua se li vedono negare a favore della Uisp, come sempre…

    Ma la cosa più incredibile è che il singolo cittadino che vorrà nuotare non potrà avere accesso diretto all’impianto, ma dovrà entrare con una delle società che gestisce l’ora che a lui interessa; questo sulla base di quanto riferitoci dal Comune.

    La piscina è sì o no pubblica? SI!

    Tutto ciò si poteva evitare? Si poteva e si doveva evitare.

    Una cosa è certa fin d’ora: la Uisp continuerà ad avere i suoi bei guadagni e il Comune, quindi tutti noi, rimetterà altri soldi.
    Senigallia Bene Comune
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  • Piscina Saline: perché è tanto difficile indire una normale gara di appalto?

    PiscinaSalineNoto con piacere che Mangialardi tenta di gettare fumo sulla questione della piscina Saline.
    Come al solito non risponde, nasconde i problemi e offende chi lo coglie con le mani…..nell’acqua; vediamo perché:

    Afferma Mangialardi: “Tutti conoscono, forse tranne il consigliere Sartini, quali possono essere le differenze tra una gestione con il personale del Comune di qualsiasi impianto da parte dell’Amministrazione Comunale e quella affidata alle associazioni sportive”.

    Rispondo che forse è lui l’unico a non sapere che la Uisp ha guadagnato puliti, ogni anno, oltre 150.000,00 euro mentre il Comune ne spendeva sempre annualmente 150.000,00! Aggiungo anche che sappiamo bene non vi siano altre società sportive, senza scopo di lucro, che realizzano guadagni del genere, con la gestione degli impianti sportivi, riversando le spese delle utenze sulla collettività.

    Afferma ancora Mangialardi: “L’obiettivo finale che vogliamo raggiungere, e che abbiamo sempre sottolineato sin dal programma di mandato, è infatti quello di concepire la piscina come un tassello della cittadella dello sport sul quale richiedere attraverso una procedura pubblica il coinvolgimento di soggetti privati disposti ad investire”.

    Rispondo che la decisione di realizzare la cittadella dello sport alle Saline è stata presa dalla Giunta Municipale nel luglio 2012 e ancora, DOPO CINQUE ANNI, il sindaco non è venuto a capo di nulla e soprattutto non ha mai attivato una procedura pubblica per individuare soggetti privati disposti ad investire attraverso la predisposizione di un vero Progetto di Finanza!

    Solo nel settembre 2016, poi a febbraio 2017 e infine a maggio 2017 la Uisp ha presentato, senza che il Comune avesse attivato una procedura pubblica, un progetto (sempre lo stesso e identico nel contenuto) del tutto vantaggioso per la Uisp ma assolutamente deleterio per il Comune e questo Mangialardi dovrebbe saperlo perché non lo dico io ma la società incaricata dal Comune di esaminare il progetto della Uisp: ebbene sono emerse diciotto criticità……dovrebbe saperlo, Mangialardi.

    Dovrebbe anche sapere che la Uisp, nel suo Progetto di Finanza per l’utilizzo dell’intero complesso sportivo delle Saline per 12 lunghi anni, a fronte di un anticipo di soli 900.000 € ha previsto, che il Comune avrebbe corrisposto alla Uisp un onere finanziario di circa 3.360.000 di euro più IVA.

    Afferma ancora Mangialardi: “Stia tranquillo, il consigliere Sartini: noi lavoriamo per obiettivi elevati e per l’interesse di tutti, con percorsi chiari e, soprattutto, non cavalchiamo politicamente le petizioni per tornaconto personale, ma gli rispondiamo con concretezza nell’ambito di progetti lungimiranti e della più piena trasparenza e legittimità”.

    Ancora attendo risposta alle due domande che le ho posto in uno degli ultimi Consigli:

    1. Perché il 14/05/2015 ha scritto alla Uisp annunciando che aveva dato mandato agli uffici di rinnovare la gestione della piscina per due anni, quando la legge prevedeva o la gestione diretta o l’individuazione del gestore tramite gara?
    2. Perché nel maggio 2015 un consigliere Uisp è stato invitato nel suo ufficio a firmare le dimissioni dalla propria carica?

    Lei continua a non rispondere, ma non è una novità, comprendo bene che dipende dalla sua pochezza amministrativa e dal suo dispendioso consumo di energie intellettuali per fare selfie e inaugurazioni. Intanto lei passerà alla storia come il sindaco dell’alluvione, dell’ispezione del Ministero dell’Economia e della Finanza, della sabbia portata in discarica con relativo aumento della T.A.R.I., e soprattutto come il sindaco con il quale c’è stato un aumento vertiginoso della pressione fiscale comunale ben oltre la media nazionale.

    Ribadisco l’invito alla cittadinanza a firmare la petizione per l’apertura della piscina delle Saline, che è stata costruita con i soldi di tutti noi, ad orario continuato. Mi auguro infine, per le esigenze dei cittadini, che anche la piscina del Molinello possa giungere ad avere l’orario di apertura continuato.

    Giorgio Sartini – Lista Civica Senigallia Bene Comune

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