Con una serie di articoli che verranno pubblicati settimanalmente, di cui questo è il primo, il gruppo di lavoro di Senigallia Bene Comune, a cui partecipa il candidato Sindaco Giorgio Sartini, vuole illustrare ai cittadini alcuni possibili percorsi per uscire dalla crisi economica e sociale dei nostri tempi.
Tale lavoro utilizza anche lo studio delle politiche già avviate dalla Commissione Europea per il periodo 2014-2020. Questi percorsi di sviluppo potrebbero essere recepiti, studiati, progettati ed avviati con l’appoggio della Amministrazione del Comune di Senigallia.
Il Comune diverrebbe partner dei cittadini e delle imprese per favorire la rinascita di una città in declino, agendo come facilitatore e promotore per idee e progetti, che possono essere supportati mettendo in piedi delle sinergie tra strumenti ed attori del territorio e non, in un’ottica progettuale coordinata e sinergica, in cui si vadano a correlare i progetti proposti da soggetti ed attori differenti, così da “fare sistema” ed essere più forti. Il primo punto, a cui dedicheremo una riflessione in questo articolo, sono le fonti di finanziamento. Una parte delle risorse economiche per i progetti da realizzare verranno dall’intercettazione dei finanziamenti europei del programma Horizon 2020 , legati alle Smart Cities (Città Intelligenti) ed agli efficent buildings (Edifici Efficienti) , oltre agli investimenti per la Macro-Regione Adriatico Ionica . Il nostro obiettivo è di evitare l’originarsi, come avvenuto in passato, di una “pioggerellina” di finanziamenti verso una moltitudine di aziende e/o progetti più o meno meritevoli ma priva di coordinamento.
A nostro avviso deve essere il Comune l’attore principale di un coordinamento progettuale e programmatico per la creazione e lo sviluppo di settori strategici per l’economia cittadina, coinvolgendo anche partner non territoriali, che possano dare una ulteriore spinta all’economia locale, creando lavoro ed avendo ricadute sul territorio in termini di benessere ed equità sociale, promuovendo le idee ed il merito, senza agire in modo clientelare. In questa azione, oltre al coordinamento ed all’azione facilitatrice, il Comune partner del cittadino ed imprese, potrà mettere in campo strumenti concreti come il Project Financing (Finanza di Progetto), garanzie fidejussorie, contatti diretti con banche del territorio e banche specializzate in determinati settori di intervento.
Dopo una attenta valutazione dei progetti, questi dovranno inserirsi in una progettualità di sviluppo integrata al fine di essere incisivi e sinergici in un’ottica di trasversalità, andando ad incidere su aree tradizionali come quelle legate al turismo, ma ancor più, dando impulso ed energia ad aree tematiche alle quali non è stata data sino ad ora sufficiente attenzione. Il modello di città efficiente , rispettosa dell’ambiente e sostenibile, verso cui deve tendere la nostra società è molto diverso da quello vissuto fino ad ora, ed è da tempo che occorreva iniziare a svilupparlo , perchè siamo molto indietro rispetto al Nord Europa.
La Comunità Europea sostiene questo tipo di iniziativa con i finanziamenti del programma della Commissione Europea che comprende anche i seguenti sotto settori: Smart building (Edifici Intelligenti), Smart government (Governo Intelligente), Smart energy (Fonti Energetiche Intelligenti) e Smart mobility e transport (Trasporti e Mobilità Intelligente), che consente la catalogazione dei progetti secondo una classificazione tradizionale, all’interno dei 7 pilastri classici della Smart City: environment (ambiente), energy (Energia), economy (Economia), people (Persone), governance, mobility(Mobilità), living (Qualità e stile di vita). Nell’ambito della mobilità sostenibile, assett Smart energy e Smart mobility , si possono trovare accordi di partenariato pubblico-privato, incentivando l’utilizzo di veicoli ad “energia pulita”, favorendo ed agevolando tramite politiche opportune, attori consolidati sul territorio che si occupano di mobilità tramite veicoli elettrici o ad aria compressa e partner nazionali ed internazionali, come ad esempio Tesla Motors che sta investendo autonomamente per fornire stazioni di servizio per auto elettriche sul territorio del Regno Unito, Germania, Francia ed ora anche in Italia; Energy Resources negli anni passati ha realizzato gratuitamente per il Comune di Ancona delle colonnine di ricarica elettrica, collocandole nel centro città; la casa produttrice dell’AirPod, l’auto ad aria compressa made in Sardegna, favorisce ed incentiva l’apertura di autofficine specializzate nella riparazione delle loro vetture, così da creare una rete di assistenza sul territorio: tutte occasioni per creare localmente nuove start-up o far crescere le attività già presenti, dando lavoro ed occupazione.
Questo può creare un’ottima sinergia di progetto con scuole come l’Ipsia e l’Itis, non solo implementando tirocini formativi ad hoc, ma creando delle professionalità che restino sul territorio, offrano lavoro ed evitino la fuga dei cervelli e la perdita di competenze. Questo tipo di mobilità sostenibile, può generare la nascita di nuove strutture di trasporto urbano ed imprese dedicate al trasporto interquartiere, con mezzi e metodologie prima non pensabili. La nuova imprenditoria che si verrà a creare avrà inoltre la necessità di professionalità e professionisti locali che supportino, stimolino ed accompagnino nel nuovo cammino gli imprenditori più tradizionali. Senigallia infatti è piena di questi professionisti, in una fascia di età tra i 25 ed i 45 anni, spesso in fuga o costretti a cercare miglior fortuna altrove o peggio ancora ripiegati su loro stessi, ormai delusi dallo status attuale.
Si potrebbe fare diventare così Senigallia culla di un rinascimento delle arti e dei mestieri, dell’imprenditoria come in poche altre parti d’Europa si è visto.