• Che fine ha fatto il sottopasso per il Borgo Molino?


    raccordo-complanare-sottopassoEra il 19/10/2017 quando con enfasi sindaco e vicesindaco garantirono agli abitanti di Borgo Molino che la proprietà dell’area ex Luzi avrebbe dovuto realizzare il sottopasso, tra via Savonarola e via Rosmini, come onere di urbanizzazione.

    A distanza di circa otto mesi, l’area in questione ha subìto una trasformazione d’uso, l’apertura dell’ennesimo supermercato e del sottopasso neanche l’ombra, o meglio solo un “impegno personale” da parte del presidente del gruppo commerciale!

    Peccato che l’assessore Memè aveva dichiarato, sempre nell’incontro pubblico a Borgo Molino, che il progetto del sottopasso doveva essere presentato al momento della richiesta di riqualificazione dell’area interessata.

    Bene … la riqualificazione c’è stata ed è visibile a tutti, mentre il progetto del sottopasso non è stato nemmeno mai presentato.

    Ecco come sono abituati ad amministrare Senigallia: con vuote promesse…

    A conferma di ciò abbiamo allegato la nostra interrogazione scritta a risposta scritta perché è diritto dei cittadini tutti conoscere quale sia la verità!

    Senigallia Bene Comune

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  • Centri civici: na’ fava che non se coce

    mappacentriciviciLa partecipazione attiva dei senigalliesi alla vita pubblica della città, a parole auspicata dall’attuale amministrazione, è tutt’oggi mera utopia. Era il 2014 quando il Consiglio Comunale approvò l’istituzione dei Centri Civici e nel 2016 alcuni componenti della giunta, durante i vari incontri sul territorio, andavano pubblicizzando l’imminente attuazione degli stessi.

    Buona cosa se non fosse che, dopo aver aspettato ancora qualche mese per la messa a punto del Regolamento da parte dell’assessore preposto, la data delle elezioni sia davvero lontana, molto lontana, se non addirittura illusoria.

    L’assessore Monachesi dichiara che lui ha portato a termine il suo compito e che ora spetta al sindaco fissare la data per le elezioni dei Centri Civici. Il sindaco, però, interpellato nel Consiglio Comunale del 27 marzo 2018 dal Consigliere Riccardo Mandolini, rimanda a prendere contatti con l’assessore Monachesi che di certo, afferma sempre il sindaco, sarà disponibile.

    Il Consigliere Mandolini quindi, porta tutto nella I° Commissione del 26 giugno 2018 ma, ahimè, l’assessore Monachesi risulta… assente, in quanto per errore (non si sa di chi) non gli era stato messo in agenda tale appuntamento. Insomma, si rimpallano a vicenda la responsabilità: intanto i Centri Civici che potrebbero essere un buono strumento per avvicinare i cittadini alla politica, restano sulla carta.

    I cittadini rimangono ancora una volta senza risposte precise, univoche, abbindolati con promesse e parole che si perdono nel vento. La vicenda dei Centri Civici assomiglia ad una soap opera: due “fratelli” della stessa famiglia che giocano con il potere che è loro in mano, il tutto a discapito della serietà nel mantenere gli impegni presi, prendendo ulteriormente in giro chi ancora dà credito alle loro parole.

    E non si venga a dire che le risorse non ci sono, perché dal momento che si è deciso per un passo e lo si pubblicizza, vuol dire che è possibile attuarlo, altrimenti significa aver di fronte degli abili venditori di fumo.

    Senigallia Bene Comune
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  • Segnaletica da sistemare sulla pista ciclabile

    pista3Lunedì 14 c.m. ho inviato al Sindaco l’interrogazione relativa allo stato di manutenzione della segnaletica al termine della pista ciclabile di via Mamiani, all’incrocio con il Lungomare Mameli.

    Lo stato della segnaletica e la conformazione dell’incrocio, dovuta alla presenza di un edificio proprio sull’angolo destro, rende alquanto pericolosa la circolazione; dalle fotografie allegate alla interrogazione è possibile vedere che:

    • la presenza delle strisce pedonali è segnalata verticalmente solo per chi proviene da Pesaro, direzione Ancona mentre in direzione opposta non vi è alcun cartello;
    • la segnaletica orizzontale è scolorita se non coperta da interventi sul manto stradale successivi;

    Nella stessa interrogazione ho poi suggerito al Comune di prevedere il segnale di “stop” per le automobili al fine di garantire i requisiti di sicurezza per gli utenti della strada.

    Attendo fiducioso un riscontro positivo da parte del Comune.

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  • L’Unione dei Comuni parte con il piede sbagliato

    consigliosenzaminoranzaLunedì 21 si è tenuto il primo Consiglio dell’unione della Marca Senone, iniziato con l’Inno d’Italia per dare importanza all’evento ma poi …? Il primo argomento, ratifica dei Consiglieri dell’unione nominati dai vari Consigli comunale, è stato approvato all’unanimità. E fin qui…

    Il “bello” è venuto con la discussione del secondo argomento: l’elezione del Presidente del Consiglio dell’Unione. Premetto che in democrazia sarebbe un bel segnale quello di dare alla opposizione la carica di Presidente di un’assise consiliare, ma il Pd locale è diverso avviso… Prima che si aprisse la discussione, ho chiesto una pausa per consentire a noi Consiglieri di opposizione un confronto tanto che, al rientro in Aula, abbiamo chiesto di affidare la carica a Luigi Rebecchini, persona di lunga esperienza e comprovata onestà intellettuale.

    A fronte di tale richiesta, la maggioranza ha deciso di nominare Mansanta, “concedendo” la vice-presidenza a Rebecchini.

    Indignati per l’atteggiamento da “asso piglia tutto”, abbiamo abbandonato l’aula consigliare e non abbiamo così partecipato al voto.

    Perché chiedevamo la Presidenza del Consiglio? Perché in ogni democrazia gli organi garanti della correttezza istituzionale dovrebbero andare alla minoranza e non alla maggioranza. Tra l’altro, “dare” la Presidenza del Consiglio ad un Consigliere di opposizione non avrebbe creato problemi durante le votazioni ad una maggioranza che non ha tenuto conto del rapporto del giusto numeri di consiglieri di opposizione, avendone eletti addirittura 4 in meno di quelli previsti dalla legge su 33 componenti totali (9 consiglieri su 33 – altro che 40 % alle opposizioni).

    I consiglieri di maggioranza rimasti in Aula hanno deciso di rimandare la nomina del Vice-Presidente alla prossima seduta.

    I tempi sono cambiati e l’opposizione ritornerà sul tema Presidente e Vice-presidente, almeno per noi di Senigallia Bene Comune in base a quanto deciso da tutti i consiglieri d’opposizione, solo se Mansanta si dimetterà dando ad un membro dell’opposizione la Presidenza del consiglio dell’Unione.

    Cambia qualcosa in merito alla capacità per la maggioranza di poter approvare ciò che “più le aggrada”? NO! Sarebbe solo una correttezza istituzionale…

    Tralascio il terzo argomento, la nomina del Presidente dell’Unione, andata ovviamente al sindaco di Senigallia che oggi così ha tre ruoli: sindaco di Senigallia, presidente A.N.C.I. Marche e presidente della Unione………vuole un’altra poltrona sig. Mangialardi?

    Giorgio Sartini – Senigallia Bene Comune

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  • A che rischio giochiamo?

    Sorge spontaneo chiedersi se a Senigallia i nostri amministratori hanno ideato un nuovo gioco a premi: “A che rischio giochiamo”.

    A Senigallia abbiamo tre Piani di emergenza:

    1. Piano emergenza Incendi di Interfaccia
    2. Piano emergenza Rischio Industriale
    3. Piano emergenza Rischio Idrogeologico

    emergenzaidroL’immagine a fianco è relativa al terzo piano quello per noi più importante e che può avere le più gravi ricadute, in termini di vite umane, il: “Piano urgente di emergenza per il rischio idrogeologico molto elevato.”

    Il piano, come enunciato già dal titolo dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, servire a salvaguardare l’incolumità della popolazione nelle zone R4 (Traduzione “R4”: Zone a Rischio Idrogeologico molto elevato).

    Ma è realmente così? La stesura del 2004 è stata aggiornata a maggio 2012 cioè due anni prima dell’alluvione del 3 maggio 2014. Ha funzionato? Guardando ciò che purtroppo è accaduto il 3 maggio direi proprio di no!

    A settembre 2016 è entrato in vigore il nuovo PAI Regionale e come lista civica ci siamo subito premuniti di preparare una mozione per far includere le nuove aree R4 nel Piano di emergenza per il rischio idrogeologico.

    Grandi ringraziamenti del sindaco perché, a sua detta, non gli era stata comunicata l’approvazione del PAI e Votazione n.6/1 unanime per modificare il Piano urgente di emergenza per il rischio idrogeologico del comune di Senigallia con le sole astensioni di Rebecchini e Mandolini e di Mangialardi che non ha votato.

    Ebbene oltre ad essere un piano praticamente inapplicabile, così come riportato sui giornali in merito alle indagini della Procura per l’alluvione 2014, non è stato fino ad oggi minimamente rivisto!

    In pratica vi voglio dire che è un piano che non può allertare la popolazione perché le sirene previste per allertare i cittadini, nelle fasi di preallarme e poi di eventuale allarme, non ci sono e le aree che, come deliberato in consiglio comunale con l’approvazione della nostra mozione, dovevano essere aggiunte, non sono state aggiunte.

    Sono passati quattro anni dall’alluvione e un anno e sei mesi dalla Seduta n.18 del 28/09/2016 in cui il sindaco affermava: “… … ha ragione Sartini, grazie, noi ci siamo mossi e quindi siamo già attrezzati, ma da domani diventa un problema enorme, perché è un problema di Protezione civile mondiale, qui ci vogliono gli elicotteri perché è una responsabilità enorme, non è un gioco, se è vero come è vero questo, se quelle è tutto R4 non si può giocare, devi avere un piano d’emergenza pensato non solo dichiarato perché uno che sta a Borgo Molino vuol sapere dove passa e dove va, …

    Allora la domanda che mi sorge spontanea è: “Ma la giunta sa cosa fa (anzi direi cosa non fa)?”

    Cari concittadini pregate perché, attualmente, è questo l’unico vero sistema che ha Senigallia per mitigare i rischi da alluvione; si perché la foce del Misa non è stata dragata, la banchina di Levante non è stata prolungata per proteggere dall’insabbiamento la foce del Misa, i ponti cittadini a campata unica e a via inferiore non sono stati realizzati e non sono neanche in progettazione e, ultima in ordine d’importanza per ridurre il rischio alluvione, la vasca delle Bettolelle non è stata realizzata.

    A dimenticavo sul sito del comune c’è anche un foglietto che spiega gli atteggiamenti da tenere prima, durante e dopo l’alluvione.

    Le informazioni contenute nel foglietto se applicate alla lettera, forse non vi permetteranno di salvare tutti i vostri beni, ma con tutta probabilità la vostra vita si.

    Quindi leggetelo perché con quest’ultima affermazione non sto minimamente scherzando!

    Giorgio Sartini – Senigallia Bene Comune

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