• Tennis al Ponterosso: gli errori che hanno portato all’attuale stato di abbandono


    tennisponterossoNegli anni 90 la loro trasformazione in orribili lastroni di materiale sintetico ha sancito la fine di una storia gloriosa per il tennis; dal 2000 si è perseverato nell’errore ed il degrado di oggi è evidente agli occhi di tutti e oggi più cittadini levano le loro proteste.

    La UISP nel 2004 ne ha avuto la gestione, come riporta la delibera n.19 del 26/01/2010 della Giunta Municipale: “A seguito di precedente bando pubblico approvato con delibera di G.M. n. 28 del 29/01/2004 il complesso è stato concesso dal 29/04/2004 al 28/04/2010 alla UISP Senigallia, senza possibilità di proroga tacita (…) considerato che l’Amministrazione Comunale è interessata al mantenimento dell’affidamento della gestione del complesso sportivo e ricreativo, per una durata di anni 2, sino al 28/04/2012, al fine di non condizionare per un lungo periodo la destinazione urbanistica dell’area, salvo rinnovo per ulteriori anni 2 per concorde volontà delle parti.”

    Peccato però che le condizioni poste per il bando fossero abbastanza favorevoli a chi aveva già gestito per 6 anni l’impianto in quanto: non avrebbe dovuto fare investimenti che altri avrebbero dovuto fare per una gestione di appena 2 anni eventualmente rinnovabili per altri due. Abbiamo consultato le cronache dell’epoca trovando spunti che ci portano a dire che anche in quel caso (come per la piscina Saline) non erano mancate particolari condizioni in grado di determinare l’esito della gara.

    Peraltro già la delibera sopracitata era un forte condizionamento prevedendo un “salvo rinnovo per ulteriori anni 2 per concorde volontà delle parti”. Ma forse l’impianto non era molto redditizio (anche se la UISP aveva chiesto ed ottenuto la proroga di due anni per la gestione) perché la Giunta Municipale approvava la delibera n. 228 del 10/12/2013 con l’oggetto: UISP – CONCESSIONE IMPIANTO PONTEROSSO – RECESSO ANTICIPATO – PREDISPOSIZIONE PER NUOVA ASSEGNAZIONE. – che riportava testualmente: “Successivamente, a causa del fortunale dell’11 Novembre che ha danneggiato in maniera irreparabile il pallone pressostatico, dove si svolgevano le attività nel periodo autunnale ed invernale, la stessa UISP, con nota del 25/11/2013, ha richiesto la sospensione del canone e la possibile riconsegna dell’immobile al 31/12/2013, tenuto conto che nel frattempo è cessata alla data del 31/10/2013, anche l’attività del ristorante, per le medesime condizioni delle strutture.”

    E ancora, “- Ritenuto pertanto opportuno, in deroga al contratto vigente, accogliere la richiesta della UISP circa il recesso anticipato al 30/11/2013, concedendo il tempo tecnico per la rimozione delle attrezzature ed arredi fino al 31/12/2013 con la contestuale riconsegna dell’intero complesso, in quanto ciò permetterebbe al Comune di procedere ad un nuovo bando per l’assegnazione del complesso entro il mese di febbraio 2014, sino alla scadenza del contratto con la Regione al 19/05/2019, e contestualmente permetterebbe al nuovo gestore di provvedere a quanto necessario per la messa in piena funzionalità del complesso stesso, prima della stagione estiva 2014.”

    In questo caso la UISP ha lasciato dopo ben 8 anni di gestione ed il Comune, con il sindaco Mangialardi in testa, non ha più dato seguito a quanto deliberato favorendo così lo stato di abbandono in cui si trovano attualmente i campi da tennis del Ponte Rosso.

    Lista Civica Senigallia Bene Comune

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  • Per il bene della città il sindaco Mangialardi dovrebbe smettere di usare il tono da monarca illuminato

    SimboloNell’agone della disputa politica in consiglio comunale coloro che fossero stati presenti a qualche seduta, o che l’abbiano ascoltata per radio o vista sul sito comunale, avranno certamente notato la frequenza con cui il Sindaco fa ricorso alla categoria dell’intelligenza e della competenza; spesso per denigrare gli avversari politici.
    Il nostro povero Sartini, che ha tra le sue gravi colpe quella di cercare di fare un’opposizione non di facciata, è il più bersagliato; non passa commissione o consiglio comunale in cui non si becchi dal nostro primo cittadino, in maniera esplicita o velata, dell’incompetente. In tal modo prova sempre a spostare l’attenzione su un campo personale e sviare la discussione dai temi spesso spinosi che il Sartini, con dovizia di particolari (tutti ben documentati), propone al Consiglio. Sartini ha incassato i colpi e non si è lasciato fuorviare continuando a cercare di capire e far conoscere ai cittadini i motivi di certe strane scelte amministrative (ultime, ma non per importanza, la gestione della piscina comunale o la questione della T.A.R.I.).
    Ascoltando per radio una seduta, di qualche mese fa, forse a qualcuno non sarà sfuggito un passaggio apparentemente secondario ma che in realtà ha segnato un cambio di passo: il melenso scambio di complimenti tra il consigliere Paradisi e il sindaco Mangialardi i quali, folgorati dalle parole di San Paolo, facevano a gara nello stimarsi a vicenda per la mirabile intelligenza altrui. Ora, in generale, nella vita tendiamo ad affidare i compiti di maggior responsabilità alle persone che riteniamo più intelligenti o più capaci nel fare una determinata cosa.
    E così nella sfera politica, massima espressione di responsabilità pubblica, di certo vorremmo le persone politicamente più intelligenti, sia dalla parte di chi governa e sia da quella che sta all’opposizione. La questione dell’intelligenza non è davvero secondaria ma dare del ladro ad un avversario politico non è segno di grande rispetto umano né di grande cultura democratica.
    A giudicare dagli insulti a Sartini e dagli elogi a Paradisi verrebbe da pensare che il sindaco ritenga intelligente chi fa opposizione a chiacchiere ed incompetente chi si oppone coi fatti. Ma a questo punto occorre farsi una prima domanda: chi ha investito il sindaco dell’autorità di stabilire chi è intelligente e chi non lo è? Mangialardi infatti, nel decantare le sopraffini doti di intelletto del Paradisi, ha affermato che non è una concessione che fa a tutti quella di riconoscere l’intelligenza altrui. Quello che colpisce è il tono da monarca illuminato con cui “distribuisce patenti di intelligenza” a destra e a manca. Unico depositario della suprema intelligenza.
    Seconda domanda: ma “se ce ne vuole” perché uno superi l’esame Mangialardi per ottenere tale riconoscimento, quanto saranno politicamente intelligenti tutti quelli a cui Mangialardi ha affidato responsabilità importanti, come per esempio quella di assessore? Avrà usato come parametro la forbice Sartini e Paradisi? Per fare l’assessore devi essere più intelligente di Sartini e meno di Paradisi (altrimenti potresti fare ombra al sommo intelligente!).
    Ma a questo punto sgombriamo il campo da ogni dubbio cosicché se crolla il tetto della palestra alla Marchetti, o se i lavori del nuovo porto sono stati fatti senza rispettare le indicazioni del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, o se gli ispettori del Ministero dell’Economia e Finanze rilevano 18 irregolarità nella gestione del denaro comunale o se la piscina viene affidata senza gara contrariamente a quanto prevede la legge o se l’escavo del porto viene fatto in un periodo non consentito dalle norme regionali, non si eluda la discussione finendo sempre a parlare della scarsa intelligenza di Sartini.
    Invece che continuare in una classificazione del tutto soggettiva e arbitraria dell’intelligenza dei nostri politici perché non fare il test scientifico di misurazione del Quoziente Intellettivo? Sgraviamo il sindaco dall’ingrato compito di giudicare l’intelligenza dell’intera opposizione in consiglio comunale! Pensate che bello! Mangialardi, Monachesi, Campanile, Memè, Ramazzotti, Paradisi, Rebecchini, Mandolini, Bozzi, Perini e avanti…fino all’ultimo .. Sartini ovviamente. Tutti quanti chiusi in un’aula scolastica; senza dizionari, senza internet, senza prosopopea da sfoggiare: soli col proprio intelletto politico. Si pubblicano i risultati sul sito del comune e ogni volta che interviene un consigliere il presidente nel dargli la parola ricorda a tutti il Q.I. del suddetto consigliere: “Ha facoltà di parlare il consigliere Rossi con Q.I. certificato di n° 5 punti”.
    Dai misuriamola questa intelligenza che il sindaco “non riconosce a tutti”! Chissà che non ci siano delle sorprese! Magari viene fuori che c’è pure qualcuno peggio di Sartini, e magari proprio nella maggioranza!

     

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  • Riaccendiamo i riflettori sulla gestione della piscina delle Saline

    PiscinaSalineRichiamo ancora l’attenzione sulla piscina delle Saline perché è vicenda nella quale i senigalliesi hanno speso una marea di soldi e la UISP, invece, ci ha guadagnato.

    Il sindaco ha dichiarato nel Consiglio comunale del 29/03/2017 che il Comune farà quanto prescritto dal Codice degli appalti: meglio tardi che mai aggiungo, perché è dal 2013 che si sarebbe dovuto procedere ad una gara d’appalto.

    Intanto premetto che è inaccettabile mischiare la questione dei rapporti per niente limpidi tra Comune e UISP con le moltissime altre società sportive spesso costrette alla sopravvivenza e all’assunzione di responsabilità che non dovrebbero assumere per svolgere la meritoria attività di volontariato che svolgono.

    Ecco pertanto alcuni suggerimenti al sindaco:

    • infine aspetto di conoscere, durante la prossima commissione del 28 aprile, le modalità individuate per la gestione degli impianti sportivi con la speranza che, ancora una volta, non si dia in pasto una polpetta avvelenata alle società sportive che vanno aiutate non solo durante le premiazioni ma nella vita di tutti i giorni.

    Questo insopportabile consigliere non chiederà i suoi ringraziamenti ma si accontenterà di avere contribuito a ridurre le spese del Comune e di avere aiutato le società sportive cittadine; d’altra parte deve solo applicare la legge sullo sport che il suo partito ha approvato 5 anni fa in Regione.

    Giorgio Sartini – Senigallia Bene Comune

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  • La TARI aumenta e le aziende scappano da Senigallia

    tariL’aumento della T.A.R.I. è stato un “bello scherzetto” da parte dell’amministrazione Mangialardi per le imprese, oltre che per le famiglie; ma rischia di trasformarsi in un boomerang.
    Oltre che rendere impopolari gli attuali amministratori, vista la stangata che gli è arrivata con l’aumento di questa tassa, gli imprenditori locali sono indotti verso scelte drastiche, quali l’abbandono del territorio senigalliese, verso la nuova area artigianale di Marotta. A Marotta, al di là del ponte del Cesano, quindi sono solo pochi metri che nella realtà comportano una notevole boccata d’ossigeno per queste imprese.
    T
    Ovviamente nel Comune in cui si trasferiscono, vengono accolti a braccia aperte, e gli vengono messi a disposizione servizi ed aree adeguate, cosa che a Senigallia non è stato possibile fare, visto che aree adeguate non ci sono e non se ne vogliono fare, volendo addirittura riqualificare, cambiando destinazione da artigianali ad abitative le aree esistenti e non sono disponibili molti terreni agricoli, da riconvertire in artigianali, perché sono stati accaparrati dai soliti amici dell’amministrazione. Un boomerang dicevamo, sì, perché questa situazione, sta portando via occupazione sul territorio senigalliese; ciò si converte in perdita di voti per il P.D. e soprattutto, imprenditori che per anni hanno sostenuto il sistema dell’attuale maggioranza, se ne stanno chiamando fuori, scaricando l’attuale amministrazione senigalliese, non ritenendola più interlocutore adeguato, serio ed affidabile, non comprendendone certe scelte scellerate.
    Ora noi di Senigallia Bene Comune ci domandiamo: le scelte fatte dalla maggioranza che governa la città, se portano alla fuga delle aziende, alla scomparsa di aree artigianali storiche, e quindi alla perdita di occupazione, sono veramente scelte che vanno nell’interesse dei cittadini? Nell’ottica di questa amministrazione i posti di lavoro persi, dovranno essere riassorbiti dai nuovi centri commerciali della Capanna e del Vivere Verde che si sono progettati, ma nei quali nessuno vuole investire? È già pronto il papello con i nomi di chi dovrà essere assunto, come si fece per altre aperture? Vorremmo sapere qual è il piano di sviluppo economico della città che hanno in mente questi amministratori, perché quello che vediamo non ci piace e non va in una direzione seria di sviluppo del territorio, anzi fa fuggire le aziende. Continueremo a monitorare la situazione e ne chiederemo conto, tenendo sempre informati i cittadini.
    Senigallia Bene Comune
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  • La nostra opposizione ha portato alla luce delle vere inefficienze

    rifiutiarenileIn merito alle esternazioni televisive di Mangialardi di pochi giorni fa in riferimento agli spiaggiamenti ed ad una ‘certa opposizione’ che sparla e mistifica la realtà Senigallia Bene Comune invita il sindaco a rimanere nel merito dei fatti e a constatare semplicemente il degrado in cui versa l’arenile di Senigallia.

    L’opposizione fa il suo mestiere: controlla, garantisce, denuncia e mostra l’altra faccia del cosiddetto “buon governo” che alla resa dei conti risulta essere tutt’altro. Abbiamo documentato in maniera inequivocabile, dati alla mano, che nel 2015 e nel 2016 l’80% del materiale conferito in discarica è costituito da sabbia e non da organico e dunque non è vero che l’aumento della Tari è stato determinato esclusivamente dalla necessità di coprire i maggiori costi dovuti al conferimento in discarica di materiale spiaggiato.

    Certo, sarebbe piaciuta a tutti una spiaggia pulita e soprattutto una tassazione più sostenibile per i cittadini di Senigallia ma purtroppo non è così e ribadiamo che al governo non ci siamo noi. Oneri e onori dunque.

    Invece di accusare l’opposizione diteci se i dati forniti dall’A.S.A. per gli anni 2011-2016 sono veri o se mistificano la realtà. Se sapesse di cosa si parla il sindaco dovrebbe capire che le spese per lo smaltimento del materiale spiaggiato non sono passate da “9 milioni 151 mila euro del 2015 ai 10 milioni 991 mila euro del 2016” perché di quei 9.151.000 € solo circa 27.000 € era il costo per gli spiaggiamenti; costo che è passato nel 2016 a circa 1.500.000€.

    Di una cosa siamo certi, e cioè che lo spettacolo degradante dei rifiuti sull’arenile debba al più presto finire perché siamo consapevoli che la stagione turistica è alle porte ed occorre dare ora una risposta concreta a tutti gli operatori.

    La nostra opposizione, dura e scomoda, ha portato alla luce delle vere inefficienze sia sul piano della gestione dei rifiuti sia sulla tassazione iniqua per i cittadini; disfunzioni peraltro già confermate su altri fronti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

    Dall’altra parte nessuna risposta, solo offese senza argomenti e senza chiarimenti a fronte di una documentazione inoppugnabile.

    Mangialardi e tutto il PD avrebbe preferito una opposizione addomesticata, pettinata, ad usum Delphini ma ahimè non è così. La mistificazione della realtà non ci appartiene perché non abbiamo interessi di parte da preservare né ora né mai.

    Giorgio Sartini
    Senigallia Bene Comune

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