• Senigallia – Morro d’Alba – Venerdì 21 ottobre un incontro per parlare del referendum


    ReferendumSenigalliaMorrodAlbaDomenica 23 ottobre 2016 a Senigallia e Morro d’Alba si svolgerà il referendum consultivo sulla fusione per incorporazione tra i due Comuni.

    Per parlare dei motivi del SI’ e del NO, la lista civica che rappresento in Consiglio comunale ha deciso di organizzare un incontro pubblico invitando i referenti di entrambe i Comitati referendari, l’appuntamento è per venerdì 21 ottobre alle 21:00 a San Rocco.

    Noi di Senigallia Bene Comune riteniamo fondamentale diffondere tra i cittadini le notizie che riguardano la città di Senigallia, basandoci solo su dati oggettivi, e siamo fermamente convinti che fare politica sia porsi a servizio dei cittadini.

    Ed è con questa finalità che intendiamo promuovere l’informazione su questo importante referendum che si terrà il 23 ottobre.

    Rivolgo quindi l’invito a partecipare a tutta la cittadinanza, per ascoltare le ragioni dei Comitati, farsi una propria opinione e – sulla base di questa – andare a votare.

    Il Consigliere comunale di Senigallia

    Giorgio Sartini

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  • Il Sindaco Mangialardi: “Date uno schiaffo ai vostri genitori”

    GiorgioUnoIn merito all’inizio del nuovo anno scolastico apprendiamo dalla carta stampata affermazioni assurde pronunciate, stando al virgolettato, dal primo cittadino circa l’edificio scolastico della scuola primaria Puccini in via di ristrutturazione; il casus belli… è tra le righe di una pacifica lettera di un genitore che ha avuto l’ardire di rispondere al sindaco Mangialardi. Lesa maestà?

    Se decontestualizzata, la frase “Vorrei dire loro: quando andate a casa date uno schiaffo ai vostri genitori  e ditegli che è lo schiaffo del sindaco” risulta volgare, scomposta ed offensiva.  Se detta da un primo cittadino poi, questa assume una valenza ancor più marcata perché il suo ruolo istituzionale dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) rappresentarci tutti.

    Il punto, ci duole dirlo, è sempre quello e cioè che di fronte a fatti oggettivi, come ad esempio una scuola non ancora consegnata in netto ritardo rispetto a quanto promesso ai genitori, il sindaco risponde aggredendo la controparte (un genitore) perché ahinoi non ha altri argomenti che l’insulto. Quando si entra nel merito delle cose e si mostrano le criticità, queste vengono subito insabbiate sviando l’argomento se possibile con frasi di un egocentrismo amministrativo inaudito e sintomo di un profondo nervosismo.

    A nome del gruppo consigliare “Senigallia Bene Comune” che rappresento, ritengo queste frasi offensive e lesive dei bambini e delle bambine e non rispettose per i genitori, perché richiamano ad un modo tutt’altro che pacifico di gestire il confronto. Ed è per questi motivi che ci attendiamo una immediata rettifica.

    Preferiamo a questa acredine, le parole autentiche di Giovanni XXIII che nel lontano 1962 affermava con autenticità “Tornando a casa, troverete i bambini, date una carezza ai vostri bambini e dite: questa è la carezza del Papa”. Una bella e profonda differenza.

    Riguardo alla questione degli spazi verdi al Seminario per gli alunni della Puccini, le chiediamo un incontro pubblico, tra lei ed i genitori e le chiediamo di lasciare in pace i bambini nei loro giusti spazi, quelli della scuola e del gioco; magari senza avvisare la dirigente.

    Diversamente, solo la sua è pura e semplice strumentalizzazione.

    Giorgio Sartini – Lista Civica Senigallia Bene Comune

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  • Fusione per incorporazione Senigallia-Morro: “cui prodest” e perché tutta questa fretta?

    castelloA chi giova e perché tutta questa fretta? Queste sono le prime due domande, rimaste ovviamente senza risposta (al di là della retorica piena di parolone ma vuota di significato) dal dibattito svoltosi in Consiglio comunale il 02/09/2016, che si porrebbe chiunque fosse dotato di neuroni attivi.

    A chi giova? Posto che il vero motivo, almeno esplicitato a parole, è finanziario va detto che i tanto decantati due milioni di euro all’anno per dieci anni (di questi, uno andrebbe a Senigallia ed uno alla futura municipalità di Morro d’Alba) non sono soldi certi, anzi.

    Il Sindaco e la maggioranza hanno fatto finta di non ascoltare quanto evidenziato dal sottoscritto ovvero:

    • La copertura finanziaria del fondo nazionale da cui dovrebbero arrivare i due milioni di euro per la fusione non è garantita;
    • Il contributo annuo non è di due milioni di euro, ma può arrivare fino al massimo di due milioni di euro, son due concetti diversi;
    • Quanto indice per Senigallia un contributo che può arrivare al massimo ad una quota dell’1% del proprio bilancio annuo?

    L’impressione che abbiamo come lista civica è che, dopo aver alienato i “gioielli” comunali, si cerchi di “far cassa” con questa operazione, senza però andare ad intaccare gli sprechi; si rimanda quindi il problema alle prossime generazioni.

    Perché tutta questa fretta? Nell’ultimo Consiglio di luglio 2016, il Sindaco si era impegnato ad aggiornare l’assise cittadina sugli sviluppi del “Gruppo di lavoro”. Tanti sono stati gli aggiornamenti (per la cronaca, zero) che il 25 agosto è arrivata la convocazione d’urgenza della Prima Commissione per discutere dello Studio di fattibilità redatto dal “Gruppo di lavoro”, costituito con delibera della Giunta del 02/08/2016. Il Gruppo (sarebbe interessante sapere inoltre sulla base di quali criteri siano stati individuati gli “esperti”) quindi ha elaborato lo studio di fattibilità dal 2 al 25 agosto: veloci, velocissimi, tanto veloci da non aver consentito al Sindaco di aggiornare i Consiglieri sugli sviluppi del loro lavoro.

    Talmente veloci che, ad esempio, sotto l’aspetto economico non sono state prese in considerazione tutte le imposizioni fiscali/tributarie. E qui arriva la “perla amministrativa” frutto dell’accordo maggioranza/Paradisi-Rebecchini: votare sì alla proposta e quindi far proprio lo studio di fattibilità e poi indire serrate commissioni di approfondimento sugli aspetti non affrontati dallo “Studio di fattibilità”.

    Chiunque capisce l’illogicità di un simile ragionamento: voto sì, poi approfondisco la cosa. Ma cosa ancor più grave è che, nonostante il sottoscritto avesse portato a conoscenza del Consiglio quanto deciso dalla Corte Costituzionale nella sentenza 50/2015, la maggioranza ed alcuni Consiglieri di (almeno sulla carta) opposizione hanno votato a favore. Ebbene la citata sentenza afferma, al di là di ogni dubbio interpretativo tanto è stata chiara sul punto, che la competenza a deliberare sulla “fusione per incorporazione” spetta allo Stato e non, come scritto a pag. 8-9 dello Studio di fattibilità, alla Regione.

    Lor signori non si son posti neanche il dubbio, han tirato dritto talmente è urgente portare a termine questa operazione.

    Di seguito il mio intervento nella seduta del Consiglio comunale del 02/09/2016:

    Prima di entrare nel merito della pratica in discussione, sono doverose alcune premesse.

    La prima. Quanto è stato fatto e scritto dal gruppo di lavoro, anche se sarebbe cosa buona e trasparente specificare chi ne ha fatto parte e chi ha scritto lo studio di fattibilità, meriterebbe apprezzamento sulla fiducia. Purtroppo, visto che questo gruppo di lavoro altro non è che espressione della sola maggioranza partitica che amministra Senigallia, questa fiducia non può esser data. La mancanza di fiducia non trova origine nel fatto che il sottoscritto fa parte, assieme a pochi altri ad onor del vero, all’opposizione ma è frutto purtroppo della vostra scellerata condotta amministrativa. Da qui la seconda premessa.

    La seconda. Quell’amministratore che, a crollo del controsoffitto della palestra Marchetti, afferma che i controlli erano stati svolti quando poi si accerta che l’unico controllo era stato fatto circa 5 anni prima ed il controsoffitto della palestra non era stato controllato, non merita alcuna fiducia politica ed amministrativa. Quell’amministratore che, pur essendo prima autorità di protezione civile, non aggiorna la composizione del C.O.C. per anni ed anni per poi sostituire i responsabili di alcune funzioni il 5 maggio 2014, non merita alcuna fiducia politica ed amministrativa. Quell’amministratore che la sera prima fa approvare dal Consiglio comunale il bilancio con un avanzo di gestione e la mattina seguente fa approvare dalla propria Giunta una rettifica del bilancio con un disavanzo senza nulla dire ne al Consiglio ne alla Città, non merita alcuna fiducia politica ed amministrativa.

    Quell’amministratore che in dodici anni chiede per iscritto per ben due volte alla Provincia la disponibilità di procedere all’escavo del porto canale, non merita alcuna fiducia politica ed amministrativa. Quell’amministratore che, dopo una segnalazione da parte del sottoscritto della situazione di non a norma delle classi dell’Ipsia, si limita ad attendere che altri facciano quanto in loro dovere, non merita alcuna fiducia politica ed amministrativa. E potrei continuare con altri esempi, come la promessa di realizzare il sottopasso a Borgo Molino, oppure come il promettere a due settimane dal voto del 31 maggio 2015 ad un grosso ente di promozione sportiva la proroga della gestione di un grosso impianto sportivo cittadino, il tutto senza svolgere quelle procedure ad evidenza pubblica richiesta dalla legge regionale. Il risultato non cambierebbe: voi come amministratori non meritate alcuna fiducia politica ed amministrativa.

    Fatte queste due doverose premesse, vengo al merito della pratica.

    Il mio voto contrario è motivato da molteplici aspetti, accomunati da diversi fattori.

    In commissione il Sindaco ha elencato tutta una serie di aspetti positivi, come quelli economici, ma di cui non vi è alcuna certezza. Dovremmo fidarci di quanto ci è stato detto, ma per i motivi di cui sopra, nessuna fiducia politica ed amministrativa potrà essere dal sottoscritto accordata a questa amministrazione. Alcuni consiglieri-commissari hanno elogiato il lavoro del gruppo di studio, a ragion veduta oppure fidandosi di quello che han letto, senza conoscere nel merito gli aspetti legislativi, giuridici ed economici collegati con questa “fusione per incorporazione”.

    Visto che il gruppo di lavoro è espressione della vostra maggioranza e l’opposizione, l’opinione pubblica ignora chi ne abbia fatto parte e chi ha materialmente redatto lo studio di fattibilità, chiedo ad ognuno di voi della maggioranza ed al segretario, conoscete la sentenza della Corte Costituzionale n. 50 del 26/03/2015?

    Avendo letto lo studio di fattibilità e non avendone trovato cenno, mi vien da dire di no.

    Prima di illustrarvi cosa ha detto la corte costituzionale, è necessario fare un passo indietro e dire che nello studio di fattibilità si richiama il comma 130 dell’art. 1 della legge n.56/2014 che prevede appunto la “fusione per incorporazione”, e che alle pagine 8 e 9 è riportato l’iter della procedura, iter che demanda alla Regione l’ultima parola su questo progetto.

    Ebbene, dovete sapere che la corte costituzionale con la sentenza n. 50 del 2015, rigettando l’eccezione di incostituzionalità del comma 130 che oggi ci interessa (si legga il punto 14 del dispositivo), ha ritenuto che solo la fusione che porta alla creazione di un nuovo comune con nuova personalità giuridica è di competenza regionale mentre la parola finale nella fusione per incorporazione spetta allo Stato.

    Nello specifico, la consulta ha affermato che “Allo stesso modo la disposizione (sub comma 130) relativa alla fusione di Comuni di competenza regionale non ha ad oggetto l’istituzione di un nuovo ente territoriale (che sarebbe senza dubbio di competenza regionale) bensì l’incorporazione in un Comune esistente di un altro Comune, e cioè una vicenda (per un verso aggregativa e, per altro verso, estintiva) relativa, comunque, all’ente territoriale Comune, e come tale, quindi, ricompresa nella competenza statale nella materia “ordinamento degli enti locali”, di cui all’art. 117, secondo comma, lettera p), Costituzione”.

    A mio modesto parere la delibera che voi voterete contiene aspetti che si pongono in contrasto con la normativa nazionale, avendo addirittura profili di illegittimità costituzionale se ad esprimersi sulla fusione per incorporazione dovesse essere la Regione e non lo Stato.

    Ovvio poi che se questo progetto dovesse invece essere ricondotto come “fusione” pura e semplice, allora la competenza sarebbe della Regione; ma allora nascerebbe un Comune con personalità giuridica diversa da quelli di Senigallia e Morro d’Alba. Che ciò avvenga per darle modo di ripresentarsi alle prossime elezioni, sindaco? Non lo so, forse sì forse no.

    Fossi in lei mi preoccuperei non tanto di arrivare in parlamento oppure in consiglio regionale ma di avvicinare i cittadini senigalliesi alla politica, quella buona, sana che guarda al vero bene comune. Lei potrebbe dire che l’ha sempre fatto, ed allora le anticipo la mia controreplica: guardi a quello che ha fatto nel passato, perché nel 2015 i risultati sono stati deludenti per la democrazia. C’è stato un aumento dell’astensionismo preoccupante (da 10.982 votanti in meno nel 2010, pari al 29,196% a 14.226 nel 2015 pari al 37,367%) oltre al fatto che lei ha perso rispetto al 2010 ben 1291 voti, e qualcosa questo vorrà pur dire.

    È poi di soli 7 giorni fa, del 27 agosto per l’esattezza, la notizia che nella nostra regione il comune di Fano si è appellato alla Corte in merito alla Legge Regionale che sanciva il distacco di una parte del suo territorio a favore del comune di Mondolfo è noto che la Corte deve ancora esprimersi ma, vista la sentenza 50, molto probabilmente accoglierà il ricorso.

    Attendo una risposta chiarificatrice da parte del segretario sotto il profilo giuridico e normativo, e da voi come maggioranza sotto il profilo politico-amministrativo.

    Grazie.

    Giorgio Sartini – Consigliere Comunale
    Lista civica Senigallia Bene Comune

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  • Edilizia scolastica: come sua prassi il Sindaco non risponde nel merito

    FiumeSicuro4Il 01/08/2016 ho depositato due distinte interrogazioni con cui ponevo all’attenzione del Sindaco e di altre Istituzioni due problematiche, a mio avviso molto gravi, relative alla scuola media Marchetti ed all’I.P.S.I.A.

    L’08/08/2016 mi vengono inviate le risposte del Sindaco, datate 03/08/2016, sia per la Marchetti (prot. n. 55542) sia per l’I.P.S.I.A. (prot. n. 55547).

    Sarà stata la troppa fretta nel rispondere o l’aria del Summer Jamboree ma il Sindaco per l’ennesima volta nella sua “risposta” evita di affrontare il problema e, come per la gestione del Misa, del dragaggio del porto, della palestra Marchetti, si limita ad “attendere” che altri facciano.

    Sindaco eppure la premessa della sua risposta (“se è pur vero che il sindaco di una comunità debba occuparsi delle questioni che riguardano la popolazione tutta”) mi lasciava ben sperare nella conclusione della stessa, attendendomi di leggere che aveva “preso carta e penna” per investire della questione tutti gli enti interessati. Ed invece no, nulla di tutto ciò.

    Non solo ma, almeno per come è stata scritta la risposta a me inviata, non l’ha mandata per conoscenza al Ministero, al Prefetto, all’assessore regionale, al Presidente della Provincia, alla Direzione scolastica regionale ed al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, enti dai quali mi attendo le dovute risposte. Non si preoccupi, nell’inviare agli stessi enti la mia risposta istituzionale sarà mia premura allegarci anche la sua comunicazione.

    Forse ciò nel tentativo di abbassare l’attenzione su una questione che potrebbe avere conseguenze molto gravi. Proprio per questo, fin quando non avremo risposte precise e documentate, continueremo a tenere accesi i riflettori.

    Sarà casualità, ma invito a riflettere su questo “dettaglio”. Sia nella gestione del Misa che del dragaggio del porto-canale, la Provincia era guidata da una sua collega di partito e lei non ha scritto tanto, anzi, ha scritto proprio poco per chiedere che venissero fatti i dovuti interventi, forse per non dare fastidio ad una collega di partito; oggi, anche per l’I.P.S.I.A., pur cambiando persona, si ha la stessa situazione.

    Sono stanco di amministratori pubblici i quali, di fronte ad un problema, tendono a minimizzare oppure a girare lo sguardo dall’altra parte limitandosi ad “attendere” che altri affrontino la questione.

    Ho inviato l’interrogazione per conoscenza a chi di dovere, senza alcun errore e non ho confuso alcun ruolo, semplicemente mi attendevo (auspicio che rinnovo) che lei si sarebbe fatto carico della situazione attuando i dovuti interventi istituzionali, per iscritto.

    Giorgio Sartini – Consigliere comunale Senigallia Bene Comune

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  • Edilizia scolastica: nessuna strumentalizzazione politica

    FiumeSicuro4Lo scopo politico del mio intervento è semplicemente quello di vedere garantiti i diritti dei cittadini direttamente interessati e il rispetto della normativa. La strumentalizzazione ravvisata dal Dirigente Scolastico Elena Giommetti, sia nei contenuti quanto nella forma, risulta del tutto infondata e di seguito ne articolo le ragioni.

    Ad una lettura attenta dell’articolo oggetto di discussione, si evince la suddivisione delle problematiche sollevate in due distinte parti. Nella prima parte viene reso nota la situazione della formazione delle classi prime dell’IC Marchetti, mettendo in risalto il non rispetto della normativa vigente in merito al numero totale di alunni per classe con situazioni di handicap al proprio interno. Tendo a precisare inoltre che esiste un numero sempre più crescente e trascurato di alunni con BES nelle aule scolastiche. Si tratta di Bisogni Educativi Speciali, che non rientrano nella L. 104/92 sulla disabilità ne’ in quella sui DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento) e che quindi non sono correlati da diagnosi funzionale.

    In altri termini non è previsto il sostegno. (Attualmente gli alunni iscritti alle classi prime della Scuola Secondaria Marchetti con DSA certificati sono 4 e 7 sono i BES). Fin qui una constatazione di fatto, ben nota e già segnalata da organi preposti (Consiglio d’Istituto, Gruppo Lavoro Inclusione e un gruppo di genitori interessati). Resta il fatto che detto aspetto, in presenza di classi con un numero di alunni superiore rispetto a quello per legge, ha chiaramente dei risvolti in tema di sicurezza che come tali non possono essere ignorati. La seconda parte riguarda un intero stralcio riferito spontaneamente in sede di riunione dalla D.S., e non un “riassemblare frasi di risposta a precise e diversificate domande”, e riguardante la tematica dell’edilizia scolastica, in particolare la sicurezza del plesso I.P.S.I.A. di Senigallia.

    Lungi l’idea da Senigallia Bene Comune dal voler “forzatamente far ricadere sul D.S. una presunta colpevole responsabilità”, chiediamo alla stessa che ci rassicuri, con documenti alla mano, aventi data certa, che la normativa in materia di sicurezza sia rispettata in toto. Laddove così non fosse, siamo pronti a collaborare affinché ciò avvenga. Noi di Senigallia Bene Comune avremmo potuto sicuramente fare due articoli distinti (uno riguardo la situazione Marchetti, l’altro riguardo il plesso IPSIA), ma poco sarebbe cambiata la sostanza: chiedere pubblicamente che vengano garantiti i diritti dei cittadini, ovvero il diritto all’istruzione (nello specifico: nel primo caso, la qualità dell’istruzione, nel secondo, la messa in sicurezza degli edifici scolastici).

    Nessun intento denigratorio quindi ma una presa di posizione ad ampio raggio: tutelare il diritto all’istruzione indipendentemente dall’Istituto Scolastico in questione. Il tutto prestando fede all’iter istituzionale da seguire: segnalazione al D.S., responsabile e garante per l’intero personale scolastico assegnatole, e richiesta di denuncia da parte della stessa alle Istituzioni competenti. Sorprende la difesa d’ufficio a favore del Comune.

    Ricordo infatti che se l’I.P.S.IA è di competenza provinciale, l’IC Marchetti è di competenza del Comune. È lontano da noi lo “scarica barile”, considerato che vogliamo affrontare nel merito le criticità prima che queste possano creare gravi problemi; non come avviene soventemente in Italia, che si corre ai ripari solo a danni avvenuti. Confidiamo in un intervento degli organi preposti, posto che dalla replica della Dirigente Scolastica non emerge quanto intenzionata a fare per affrontare la problematica.

    Giorgio Sartini – Consigliere Comunale Senigallia Bene Comune

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