• AL VIA GLI INCONTRI NELLE FRAZIONI


    2Si è inaugurata ieri sera al circolo di Borgo Molino la serie di incontri rivolti alle Frazioni e promossi dalle due liste  civiche Senigallia Paolo Molinelli-Conferenza stampa-07.08.2020Bene Comune e Noi Cittadini. La serata è  stata subito introdotta dalla visione di un breve video sugli otto punti del Programma: Trasparenza  – Sanità – Tasse Risorse – Lavori pubblici – Ponti – Innovazione tecnologiche – Commercio – Sicurezza.
    Il candidato sindaco Paolo Molinelli, dopo aver delucidato qualche aspetto saliente ed innovativo dei suddetti 8 punti, è entrato nelle problematiche/aspettative proprie della frazione di Borgo  Molino. Anche dagli interventi dei presenti sono emerse in modo particolare: la necessità di un  percorso ciclopedonale, non passante, come lo stato attuale, in mezzo al traffico, ma che possa  permettere ai cittadini (adulti e non) di raggiungere il centro in totale sicurezza senza dover ogni  giorno rischiare la propria vita; la proposta di ottimizzare la viabilità nei pressi della frazione e la  ripresa diretta della raccolta rifiuti per una migliore gestione del territorio e decoro urbano. Non  da ultimo la messa in sicurezza del fiume a partire dal dragaggio della foce di competenza  comunale. Il candidato sindaco Paolo Molinelli, sostenuto dalle due liste civiche, Senigallia Bene  Comune e Noi Cittadini, si è dimostrato dedito all’ascolto dei cittadini, testimone di una politica  che sa nascere dal basso, a servizio non di logiche di partito ma del bene comune. Il prossimo  appuntamento è fissato per mercoledì 26 agosto ore 21:15 presso la Polisportiva di Cesanella.

    Liste Civiche::
    Senigallia Bene Comune
    Noi Cittadini

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  • Paolo Molinelli Interpellato dal comitato per il NO al Referendum Costituzionale

    Senigallia 21/08/2020 – Come Comitato per il No al taglio del Parlamento, al fine di poter fare la miglior informazione possibile perché tutti gli elettori possano esprimere un giudizio motivato nel momento in cui avranno la scheda in mano, abbiamo intrapreso un’iniziativa con i candidati alla carica di Sindaco chiedendo loro: come voterete al referendum? In ogni caso, sia per il NO che per il SI, pensiamo che sia importante conoscere le motivazioni, le idee, gli orientamenti e le intenzioni di quanti potrebbero essere presto nella condizione di rappresentarci.

    Oggi pubblichiamo la risposta di Paolo Molinelli che non si sbilancia nel prendere una posizione: “Le Liste Civiche ‘Senigallia Bene Comune’ e ‘Noi Cittadini’, che sostengono la mia candidatura a Sindaco di Senigallia, hanno una evidente caratterizzazione comunale e sono nate per offrire una realistica alternativa di governo alla nostra Città.
    Non siamo quindi dei Partiti Politici e non abbiamo indicazioni nazionali da seguire. Pertanto, ciascuno voterà liberamente secondo le proprie convinzioni, tutti consapevoli dell’importanza del Referendum Costituzionale
    “. Paolo Molinelli.

    (Paolo Molinelli – candidato Sindaco delle Liste Civiche ‘Noi Cittadini’ e ‘Senigallia Bene Comune’)

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  • Dragaggio del Misa e rifacimento di cinque ponti cittadini, le idee di Paolo Molinelli

    Cinque ponti verso il futuro

    Senigallia 16/08/2020 – La chiusura al traffico veicolare del ‘Ponte II Giugno’, avvenuta il 21 novembre 2016 a seguito dell’Ordinanza Comunale nr. 661 del 17.11.2016, ha seriamente compromesso il tessuto economico dei tanti esercizi commerciali della zona e rallentato il traffico, creando numerose problematiche ai Cittadini e rendendo di fatto impercorribili le vie adiacenti. La Regione Marche, tramite il ‘Consorzio di Bonifica delle Marche’, si è impegnata al rifacimento del ‘Ponte II Giugno’, aperto al traffico veicolare ed annunciando tempi brevi per la sua realizzazione. Le cose sembrano però andare diversamente, dato che non molto è stato fatto sapere all’opinione pubblica tranne qualche articolo di giornale ove il Comune di Senigallia ha mostrato di assumere posizioni differenti rispetto a quelle della Regione in merito alla tipologia ed alle caratteristiche dell’importante manufatto (fra gli altri, riunione della ‘Seconda Commissione Consiliare’ del 21.10.2019, intervento del Sindaco del giorno 11.11.2019, ecc.) Valuteremo con attenzione quanto accadrà e, se la Regione non provvedesse a realizzare il ‘Ponte II Giugno’ o tardasse troppo, provvederemo a realizzarlo autonomamente, inserendolo nel ‘Progetto di Finanza’ con gli altri quattro ponti e chiedendo alla Regione di potere utilizzare per intero i 2,5 milioni di euro previsti per il solo ‘Ponte II Giugno’ Senigallia necessita, però, di un progetto più articolato e supportato da una visione strategica della mobilità cittadina ed ecco perché l’intera questione va inserita in un bando complessivo per un ‘Progetto di Finanza’ per rifare i ponti ‘Portone’, ‘Garibaldi’, ‘II Giugno’ ‘Perilli’ e per costruire il nuovo ponte ‘Largo Boito-Via F.lli Bandiera’ (la denominazione scaturirà da una consultazione Cittadina), un nuovo ponte che continuerà l’asse che parte nord, percorrendo Via Verdi e che giungerà finalmente a raccordarsi con la parte sud della Città, con l’antica ‘Via Granda’ (oggi Via F.lli Bandiera), creando così una utilissima alternativa veicolare in sinergia con le vie Rossini, XX Settembre e Annibal Caro. L’Amministrazione Comunale uscente aveva messo in programma il rifacimento di ben tre ponti cittadini a campata unica, ma l’unico ponte su cui ha operato, il ‘Ponte Perilli’, è stato ristrutturato in modo insoddisfacente considerato che ne ha ridotto, tra l’altro, la sezione di passaggio dell’acqua, spendendo l’equivalente di quanto sarebbe costato rifarlo nuovo a campata unica e a via inferiore, comportando perciò una spesa non risolutiva di quasi 800.000 € per l’intera Città. Potendo e dovendo consentire di far defluire una quantità d’acqua circa doppia rispetto a quella transitata con l’alluvione del 3 maggio 2014, provvederemo a demolire il ‘Ponte Perilli’ ed a rifarlo nuovo, a campata unica. Il progetto complessivo che proponiamo nasce dall’esigenza di mettere in sicurezza quanto prima e quanto più possibile i Cittadini dalle alluvioni e dalla consapevolezza che la viabilità cittadina attuale sia piuttosto problematica ed illogica da molti punti di vista, obbligando il flusso veicolare ad inutili percorsi circolari tali da incrementare, di fatto, l’inquinamento atmosferico a tutto danno della qualità della vita di noi Senigalliesi. Il ‘Ponte Garibaldi’ ed il nuove ‘Ponte Largo Boito-via F.lli Bandiera’ saranno ampliati e realizzati a quattro corsie di marcia, due per ogni senso, e disporranno di due sezioni laterali, la prima dedicata ai pedoni e l’altra al transito delle biciclette. La questione ponti è però strettamente connessa a quella alluvioni ed alla manutenzione del fiume Misa, fino ad ora decisamente lacunosa ed insoddisfacente. Un’altra questione relativa al franco di sicurezza che si può avere in vicinanza dei ponti, è l’interramento del canale esistente nel tratto che presenta argini murari. La Regione, una tantum, ne ha previsto la rimozione solo nel tratto che va dal ‘Ponte della ferrovia’ alla foce, portando la quota del fondale a -2 metri. In realtà il fondale storicamente è sempre stato di -3 metri all’ingresso della terza darsena (la vecchia entrata del porto prima del 2007) e di oltre -4 metri nell’ultimo tratto verso la foce in mare. Rileviamo che nel progetto della Regione è mancante una profondità di escavo oscillante da -1 a -2 metri rispetto alle quote storiche. La rimozione dei detriti depositati era ed è di competenza dell’Amministrazione Comunale di Senigallia, ma la Regione, visto che il Comune non ha provveduto per decenni a fare l’ordinaria manutenzione, ha deciso di considerarla straordinaria e di sostituirsi così al Comune per il dragaggio. Per il futuro, quindi, la manutenzione spetterà al Comune ed al riguardo abbiamo già studiato e presentato, in Seconda Commissione, le modalità di un dragaggio sostenibile per le casse Comunali e che possa, all’ occorrenza,  essere effettuato anche annualmente.Con la stessa tecnica provvederemo ad abbassare il livello del tratto di fiume dal ‘Ponte della ferrovia’ all’ Ex-Lavatoio, riportandone la sezione ai livelli del 1950 e cioè ad asportare, nella canaletta esistente tra i camminamenti storici adiacenti agli argini in muratura delle due sponde (circa 22 metri lineari), il materiale depositato, fino a giungere alla profondità di -2 metri.Questo consentirà un ulteriore deflusso delle piene del Misa di circa un 50% in più rispetto all’attuale.

    (Paolo Molinelli – candidato Sindaco delle Liste Civiche ‘Noi Cittadini’ e ‘Senigallia Bene Comune’)

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  • INCONTRO dei CANDIDATI SINDACO di SENIGALLIA con l’ORDINE degli ARCHITETTI di ANCONA

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    Lunedì 10 agosto 2020, ho partecipato, quale candidato Sindaco con la Lista Civica ‘Senigallia Bene Comune’, all’incontro organizzato presso la propria sede dall’Ordine degli  Architetti di Ancona, unitamente ad altri tre Candidati. L’alluvione del 3 maggio 2014, il lungomare e la trasparenza sono state le tre  rilevantissime tematiche che la Presidente dell’Ordine, Architetto Donatella Maiolatesi, ha  posto all’attenzione di tutti i convenuti all’incontro. Ho partecipato con l’intento di pormi all’ascolto delle proposte e degli spunti di riflessione  e non sono rimasto deluso. Ho subito colto il “grido di allarme” lanciato dagli Architetti circa la necessità che i Comuni  predispongano sempre concorsi per la realizzazione delle opere pubbliche, senza affidarsi a  progetti “apparsi all’improvviso” e di cui non risulti chiara, a volte, la genesi.L’Ordine ha pure evidenziato la necessità di giungere quanto prima ad una ‘Legge  Regionale sull’Architettura’ ed ha presentato il “concorso di progettazione a due gradi”,  con piattaforma informatica del ‘Consiglio Nazionale Architetti’ (concorsiawn.it), un  software anonimo (fornisce al Comune solo un codice ed il progetto), capace di consentire  all’Amministrazione Comunale una scelta basata solamente sulla qualità del progetto  stesso e non sul nominativo di chi lo ha presentato. Ho avuto modo di esplicitare le proposte programmatiche della Lista Civica che mi sostiene in materia di trasparenza (accesso effettivo per tutti i Consiglieri Comunali al Protocollo del  Comune non solo per quanto concerne l’oggetto, come avviene ora, ma anche per gli  allegati, pubblicazione non solo degli Atti di Giunta ma anche delle ‘Determine’ e delle ‘Ordinanze’ dei Dirigenti,potenziamento di ‘Open Municipio’, creazione dell’Ufficio  Comunale ‘Urban Center’, ecc.), Fiume Misa (vasche di laminazione da realizzare e fare  entrare in funzione solo dopo che la portata di acqua del fiume sarà stata aumentata  ripristinando la quota del fondale ai livelli degli anni ’50, vale a dire oltre 4 metri alla foce,  2 metri dal ponte della ferrovia fino alla foce e 3 metri all’ingresso della terza darsena,  ecc.) e lungomare (“cabina di regia” del Comune per la ristrutturazione degli alberghi, per  valutare la possibilità di ampliare le strade Corinaldese ed Arceviese tanto necessario per  favorire veramente quel “turismo integrato” costa-entroterra che possa valorizzare le nostre risorse gastronomiche, storiche e culturali, coinvolgimento dei due lungomare negli  eventi con criteri paritari e di rotazione, ecc.). Ho concluso il mio intervento ringraziando l’Ordine degli Architetti di Ancona per  l’importante occasione di confronto offerto e prendendo ufficialmente l’impegno di  ricorrere sempre a concorsi pubblici e trasparenti per la progettazione e la realizzazione  delle opere pubbliche ed in ogni caso al rispetto delle Leggi vigenti in materia, utilizzando  modalità trasparenti ed anche anonime che riducano la conflittualità fra “pubblico” e “privato” ed allontanino in maniera chiara e definitiva anche il solo sospetto di favorire  qualche professionista o qualche impresa.

    Paolo Molinelli (Candidato Sindaco Senigallia Lista Civica ‘Senigallia Bene Comune’)

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  • L’URBAN CENTER per S.B.C.

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    Nei paesi dell’Unione Europea il piano strategico è oggi considerato la forma più utile e necessaria per la progettazione di efficaci politiche e strategie di sviluppo urbano, ed è quindi divenuto il principale strumento di programmazione e
    pianificazione territoriale in uso nelle città (Si veda la mappa inserita del piano strategico di Londra del 2008 sulle
    principali linee di trasporto ferroviario dell’area metropolitana. Fonte: http://www.london.gov.uk/ ).
    Le città in questi anni si caratterizzano come le culle della formazione superiore, della cultura e delle arti, nonché come le incubatrici delle attività  economiche di punta. Dunque, in un sistema economico in cui l’innovazione continua dei modi di produrre e dei prodotti stessi è diventata un elemento determinante e necessario alle imprese per restare competitive, le città assumono un ruolo strategico; esse sono diventate i principali centri di produzione e distribuzione di
    informazione, conoscenza, immagini e simboli, di cui l’economia ha sempre più bisogno. Tutto ciò̀ ha determinato non solo la nascita di una crescente concorrenza interurbana al fine di vincere la battaglia per attrarre capitali, investimenti e risorse internazionali, ma anche la necessità sempre più impellente per le città di promuovere se stesse e la propria immagine sul piano globale. La crescente competizione tra aree metropolitane spinge oggi Senigallia a caratterizzarsi significativamente rispetto alle altre, incentivando la costruzione della propria identità specifica, distintiva e qualificante. Contemporaneamente questa caratterizzazione deve essere comparabile e commisurabile rispetto alle altre caratterizzazioni delle altre città sulla base di alcuni parametri standard, dettati dall’economia globale.
    La costruzione di un’immagine di qualità, l’eccellenza settoriale, così come la reputazione di efficienza e vivibilità non disgiunte da una sicurezza reale e percepita, sono ormai risorse simboliche di estrema
    importanza, da costruire ed alimentare per la nostra economia e imprenditorialità. Vogliamo per questo costruire il passaggio da un’idea modernista di urbanistica (basata sui piani di lunga durata, razionali ed efficienti, sostenuti da un’architettura funzionale) ad un modello postmoderno con piani, flessibili, non prescrittivi e sostenuti da opere architettoniche imponenti e spettacolari. Su questo passaggio si colloca appunto il nostro piano strategico territoriale che prova a delineare e comprendere le dinamiche dello sviluppo urbano attraverso opzioni aperte e disegna scenari futuri auspicabili, desiderabili ma non predeterminati. Alla pianificazione urbanistica, prescrittiva e di breve periodo, resta solo il compito di organizzare e rendere operativamente possibili queste opzioni e progetti. Dunque la nostra
    pianificazione strategica non vuole essere una riproposizione della vecchia programmazione territoriale ma il passaggio da una pianificazione finalizzata a raggiungere obiettivi predeterminati ed indirizzata ad un ambito esclusivamente territoriale, ad una pianificazione di tipo processuale, finalizzata alla definizione di visioni e strategie generali di sviluppo urbano, il cui disegno e i cui obiettivi emergono attraverso il processo stesso di costruzione del piano ed il dialogo tra gli attori coinvolti. In estrema sintesi possiamo affermare che il piano strategico che proponiamo è e vuole essere un «progetto della città per la città» Renderemo quindi possibile il futuro urbanistico della città adottando un piano strategico impostato su una visione lungimirante di lunga scadenza costruita e pensata dal basso con idee e contributi di cittadini e di esperti (non come accade oggi da una ristrettissima casta). Per poterlo attuare daremo vita all’Urban Center: un ufficio comunale in grado di elaborare, trasmettere e proiettare immagini e filmati della nostra città di ieri, oggi e domani non vincolanti e che, tramite le idee di tutti, possono essere continuamente modificabili da successivi e costanti aggiornamenti. Da un punto di vista quantitativo, sottolineiamo che le mappe e le rappresentazioni della nostra città contenute all’interno del piano strategico sono in numero estremamente limitato, rispetto per esempio al numero di rappresentazioni cartografiche presenti nei “vecchi” piani urbanistici e nell’attuale. Evidenziamo invece che i pochi processi di pianificazione strategica producano invece una quantità notevole di mappe, rappresentazioni ed immagini della città in senso lato, attraverso strumenti diversi da quelli del “prodotto piano strategico”, ma fondamentali per il funzionamento del processo stesso dell’ Urban Center. Il programma quinquennale di mandato che proponiamo si basa inoltre su concetti fortemente innovativi per una corretta pianificazione. Questi sono i punti ad oggi elaborati:

    1. impostazione del piano strategico e dell’Urban Center;
    2. nuovo regolamento edilizio e urbanistico comunale e di area vasta (unione dei comuni);
    3. emergenze climatiche e rischio idrogeologico;
    4. riqualificazione ed estetica urbana;
    5. riqualificazione ambientale attraverso la realizzazione di parchi verdi e acquatici;
    6. riorganizzazione della mobilita con rivisitazione della pedonalizzazione e con una preventiva analisi circa le ricadute in termini di sicurezza.

    L’Urban Center raccoglierà e consentirà infine la visualizzazione dell’immenso materiale disponibile da Enti, Associazioni e privati relativo a scritti, articoli e immagini storiche delle nostre città e dei comuni del territorio vallivo del Misa Nevola per mantenerne viva l’identità storica e renderla visionabile ai turisti e alle nostre future generazioni. Un progetto ambizioso? SI! ma è indispensabile per evitare le speculazioni edilizie, i continui attriti con i cittadini (che giustamente, quasi ogni giorno, sono costretti a riunirsi in comitati), e poter attrarre quell’investitori stranieri che oggi non vedono Senigallia e l’intera vallata per le reali potenzialità che ha.

    Senigallia Bene Comune

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