La Corte si esprime solo ed esclusivamente su questo fatto, affermando che le clausole che prevedevano la presenza della documentazione mancante sono valide, quindi la seconda classificata è esclusa de facto ed il ricorso non è accettabile. La corte non dice nulla in merito all’assegnazione dei punteggi, né alla effettiva trasparenza della gara. Quindi il nostro caro sindaco, anziché cospargersi di cenere il capo per il danno che questa gara comporta ai senigalliesi, si sta autoincensando senza alcun motivo. Senza rivangare gli atti passati tra Comune e UISP ci preme far notare che né il R.U.P. del comune, ing. Gianni Roccato, né la terna di ingegneri, componenti la Commissione Giudicatrice le offerte, ha rilevato irregolarità circa l’incompletezza della documentazione presentata da entrambe i partecipanti alla gara. Tutto ciò è molto grave. Inoltre resta il dubbio sui criteri di assegnazione dei punteggi per l’attuale gara dal momento che, la seconda classificata, si impegnava ad investire molto più della UISP, anche se su un arco temporale più lungo. In parole povere rimane, se la situazione rimarrà questa, un danno erariale di 892.642,40 € che dovremo pagare tutti noi cittadini di Senigallia a favore delle casse della UISP (questione da noi già comunicata il 18/07/2019 in un articolo a cui il sindaco si è guardato bene dal rispondere, come è sua consuetudine, allorché non ha argomentazioni da produrre). Poco di che rallegrarsi dunque! Un invito pertanto ai cittadini, da parte di Senigallia Bene Comune, a riflettere su certe azioni che l’amministrazione sta consumando da decenni.
- Leggi questo articolo su L’Altro Giornale
- Leggi questo articolo su SenigalliaNotizie
- Leggi questo articolo su VivereSenigallia
Leave a Reply