Lo “Schiaffo” del M.E.F. alle controdeduzioni del Comune di Senigallia


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Senigallia 18/01/2019 – Sulla vicenda dell’ispezione del M.E.F. rivolgiamo un invito al sindaco: renda pubblica tutta la documentazione, iniziando dalla fine, dalla risposta del Ministero. E poi vedremo chi si deve vergognare.

La risposta del M.E.F. alle controdeduzioni del Comune, difatti, è molto poco edificante e rassicurante, a differenza di quanto vorrebbe farci credere il sindaco pro-tempore Mangialardi, nella sua conferenza stampa del 16/01/2019.

Il M.E.F. scrive che in molti casi “I chiarimenti forniti dall’Ente confermano le irregolarità riscontrate” e, laddove viene addotta come giustificazione una interpretazione della normativa non in linea con quanto invece ritiene si debbano interpretare tali norme, il M.E.F. fornisce come esempio specifiche indicazioni su come andrebbe interpretata e porta riferimenti attuativi di altre realtà della P.A. che invece le hanno applicate correttamente.

In merito agli incarichi dirigenziali prorogati, alla mancata pubblicazione sul sito istituzionale del previsto avviso, alle mancate percentuali previste, il M.E.F. non fa sconti e dice chiaramente che “le argomentazioni addotte non possono ritenersi esaustive al fine di sanare le situazioni pregresse in questione” e rimanda alla Magistratura Contabile; analoghe valutazioni vengono fatte in merito alle “Carenze nel processo di valutazione ai fini della retribuzione di risultato stante la tardiva definizione degli obiettivi ed il disallineamento rispetto al ciclo di gestione della performance”. E ancora: “le argomentazioni addotte non possono ritenersi esaustive al fine di sanare le situazioni pregresse con riferimento ai compensi erogati a favore della Polizia Municipale atteso che, a favore di questi ultimi, è già prevista una specifica indennità di turno”.

Ma non finisce qui, su uno degli altri punti contestati, il M.E.F. mette “nero su bianco” che: “I chiarimenti forniti dal Comune non sono sufficienti a far ritenere superato il rilievo, in quanto non risolvono la criticità principale riscontrata in sede ispettiva, ovvero l’assenza di una vera e propria attività di progettazione, presupposto principale per l’erogazione dell’incentivo in questione, non riscontrabile negli interventi di manutenzione stradale esaminati in sede ispettiva” […] “Già prima della modifica normativa appena citata, la giurisprudenza contabile aveva chiarito che l’incentivo alla progettazione non può venire riconosciuto per qualunque lavoro di manutenzione ordinaria/straordinaria su beni dell’ente locale ma solo per lavori di realizzazione di un’opera pubblica alla cui base vi sia una necessaria attività di progettazione”. Quindi la nostra amministrazione doveva sapere che stava interpretando erroneamente una norma a favore di un proprio dirigente o tecnico, in quanto tale norma era già stata chiarita in tal senso.

E veniamo infine ai Servizi Sociali, dove veniva contestato il reiterato ricorso a proroghe di precedenti affidamenti diretti, per di più in relazione ad appalti che per il loro valore avrebbero dovuto essere affidati con procedure che garantissero i principi di trasparenza, pubblicità e concorrenza; beh, che dire, anche qui il M.E.F. è impietoso, mostrando tutti i limiti di questa amministrazione, dicendo che le giustificazioni addotte non sono in alcun modo soddisfacenti e che lo strumento della proroga è uno strumento eccezionale, non da usarsi come strumento ordinario, come è stato fatto con disinvoltura da questa amministrazione e, cosa ancor più grave, vi si deve ricorrere se la causa non dipende dalla stazione appaltante, cioè dal Comune, esplicitando il fatto, che è l’Amministrazione Comunale stessa la causa del ritardo, cosa forse voluta, proprio per ricadere nell’eccezionalità di tale strumento?! A quanto pare, il Comune perde il pelo ma non il vizio, perché si sta comportando nello stesso modo in merito all’affidamento alla UISP della gestione delle attività sportive alla Saline, ma su questo vi terremo aggiornati con altri articoli…

Nel chiudere e rinviare alla Magistratura contabile, il M.E.F. avvisa i nostri amministratori che “dalla mancata tempestiva regolarizzazione della gestione potrebbero derivare ulteriori danni ascrivibili ai funzionari dell’Ente verificato, responsabili dell’omesso o ritardato intervento”.

A pagare ovviamente son sempre i cittadini, visto che in diverse situazioni, anche recenti, questa amministrazione comunale ha scaricato (vedi l’aumento T.A.R.I. nel 2017) sulle loro tasche aumenti che potevano esser addebitati ad altri soggetti.

Lista Civica
Senigallia Bene Comune

 

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