• SBC chiede di far chiarezza sull‘insabbiamento alla foce del Misa


    Senigallia Bene Comune chiede di far chiarezza sull’insabbiamento alla foce del Misa: “Troppo tempo è passato senza alcuna soluzione”

    “I cittadini si stanno facendo sentire. Come è giusto che sia, perché noi componenti di Senigallia Bene Comune riteniamo che la politica, quella vera, lontana dalle logiche di partito, sia fatta dai cittadini.

    La situazione drammatica della foce del fiume Misa è ormai sotto gli occhi di tutti.  Dopo una serie di video che circolano sulla rete, il Comune corre ai ripari. Almeno tenta. I lavori eseguiti ieri alla foce, così come le dichiarazioni del Sindaco, paiono più un palliativo che una riparazione vera e propria.

    La storia dell’ordinanza 50 del 31/01/2017, è risaputa ma invitiamo i cittadini a documentarsi leggendo gli atti ufficiali a questo link:

    http://www.senigalliabenecomune.it/ennesima-figuraccia-di-mangialardi-in-regione-sul-misa/

    La città ha il diritto di sapere cosa è stato fatto! Sono passati due anni dalla notifica dell’ordinanza, ed il Comune cosa ha fatto, visto che la Regione non è intervenuta? Sindaco, avete eseguito i lavori, addebitando poi i costi alla Regione? Non pare. Sindaco, avete segnalato la situazione in Procura, come è previsto nell’ordinanza da lei firmata? Non ci risulta.

    Invece di altre parole, Sindaco pubblichi i documenti che attestino ciò che dice. Altrimenti le parole volano via……..

    Senigallia Bene Comune l’11/02/2019 ha depositato la mozione che è allegata a quest’articolo perché si discuta in Consiglio comunale di questa grave situazione.

    QUI SOTTO LA MOZIONE DI SENIGALLIA BENE COMUNE:

    2019.02.11 Mozione ordinanza sindacale n. 50 del 2017

    Lista Civica
    Senigallia Bene Comune

    Allegati:

     

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    Foto:

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  • Sottopasso di Borgo Molino: parole vaghe dal Sindaco

    raccordo-complanare-sottopassoIl sottotitolo di questa storia potrebbe essere anche “trasparenza, questa sconosciuta”. Eh sì, perché il sindaco ha “trasformato” un’opera spacciata nell’incontro pubblico del 19/10/2017 ai cittadini come “onere di urbanizzazione” in “impegno morale” di un soggetto privato.

    Il tutto nel giro di pochi mesi. È quindi possibile che un onere di urbanizzazione diventi un impegno morale? A Senigallia par di sì.

    Avevamo già scritto in merito a quest’opera il 15/08/2018, e torniamo ad occuparcene perché il 03/10/2018 un cittadino, dalla buona memoria avendo partecipato all’incontro dell’ottobre 2017, ha chiesto al sindaco quale fosse lo stato dell’opera.

    Con una riposta evasiva, il sindaco in sostanza si rimangia quanto detto in una pubblica assemblea: il sottopassaggio non è più onere di urbanizzazione, ma diventa “impegno morale”.

    Dobbiamo essere realisti: a questo punto ci chiediamo quale credibilità abbiano le dichiarazioni di un sindaco quando queste poi vengono dallo stesso sconfessate…

    Interessante proporre ai cittadini che gli oneri di urbanizzazione diventino impegno morale…

    Noi consigliamo, al sindaco come “impegno morale” verso la Città, quello di rispondere ai diciotto rilievi contenuti nella relazione del M.E.F. o di dire pubblicamente perché il 14/05/2015 scrisse alla U.I.S.P. di aver dato mandato agli uffici di rinnovare la gestione della piscina delle Saline per altri due anni.ùUn ringraziamento infine a quel cittadino che, dopo aver partecipato ad un’assemblea pubblica, ha sentito la necessità di scrivere al sindaco esempio di cosa voglia dire “fare politica”, quella vera: “Cittadini che si interessano e preoccupano delle vicende di Senigallia”.

    Lista Civica Senigallia Bene Comune

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  • L’intervento di SBC al Consiglio Grande

    consigliograndeSaluto i cittadini presenti, e quelli che seguono i lavori tramite Radio Duomo o la diretta streaming, il Presidente del Consiglio, il Sindaco, l’Assessore e l’avv. Netti.

    Questo Consiglio grande è stato indetto dopo la Tavola Rotonda sul fiume organizzata da Senigallia Bene Comune e la nostra successiva richiesta di conoscere le modalità per la raccolta delle mille firme necessarie per poter indire un Consiglio Grande. Oggi, dopo quasi tre mesi, stiamo ancora aspettando di conoscere come fare la raccolta da parte del Segretario Comunale.

    Il tema della sicurezza idraulica di Senigallia è stato da me affrontato moltissime volte in incontri pubblici, commissioni consiliari e con mozioni in consiglio comunale senza aver mai, dico mai, avuto un ascolto costruttivo da parte dell’amministrazione per quanto riferivo o che riferivano gli ingegneri che relazionavano.

    Oggi ci troviamo a parlare degli investimenti per la manutenzione del bacino del Misa per un totale di circa 22,5 milioni di euro. Ciò con il fine primario di cercare di salvaguardare Senigallia quanto più possibile da future esondazioni. Vi ricordo che il Misa, così risulta anche da un convegno tenuto nella nostra città all’inizio degli anni 2000, è il fiume che ha causato il più alto numero di alluvioni alla città in cui transita.

    Sfatato dunque il mito d’imputare quanto stiamo vedendo quotidianamente ai cambiamenti climatici, per non prestare il fianco alle solite strumentalizzazioni, dico subito che i cambiamenti climatici ci sono e sono innegabili ma non sono questi la causa dei problemi delle esondazioni e delle criticità che il fiume ha dal 2005.

    L’alluvione del 1976 è avvenuta per sormonto arginale dopo che erano caduti ben 25 cm di acqua in 24 ore su un territorio reso impermeabile dalle continue piogge cadute i giorni precedenti. L’alluvione del 2014 è avvenuta per collasso delle arginature in circa 22 punti con soli 7,8 cm di acqua caduta solo in alcuni comuni dell’interno. Le innumerevoli allerte che abbiamo avuto dal 2014 ad oggi sono state procurate, da precipitazioni nelle 24 ore, pari a quantitativi tra i 2 e i 3 cm d’acqua, cioè un decimo del quantitativo del 1976.

    Fatta questa doverosissima premessa vi rammento, sulla base di quanto riferito in 2 commissione dall’ing. Sbriscia della provincia di Ancona e dell’ing. Nafez del Consorzio di bonifica a Contratto di Fiume, che la vasca di laminazione di Brugnetto, dalla soglia di entrata in funzione (310mc/s) riesce a contenere solo un ottavo dell’acqua fuoriuscita il 3 maggio 2014. Io aggiungo che con precipitazioni pari a quelle del 1976 servirebbero al massimo per un cinquantesimo di quanto necessario.

    L’ing. Nafez, al quale rivolgo un plauso per quanto riconosciuto e oggi purtroppo assente, ha dichiarato una verità scomoda, ma pur sempre una verità: il problema più grosso è a valle del ponte Zavatti fino alla foce e gli interventi che loro faranno verranno effettuati dal ponte Portone al Ponte delle Selve escludendo il tratto cittadino che è il più grande problema idraulico del Misa. Ora permettetemi di semplificare le sue parole: qualunque lavoro fatto a monte senza aver prima risolto i problemi alla foce non servirebbe a nulla o a ben poco anzi renderebbe più critica la situazione per l’intera città.

    Vi spiego perché: nella vasca di laminazione non entra una goccia d’acqua fino a che la portata del fiume non supera i 309 mc/s. Alla foce con le attuali condizioni, condizioni causate esclusivamente dai lavori per realizzare il nuovo porto e dalla mancata manutenzione dell’officiosità del fiume nel tratto terminale, possono passare tra i 100-120 e i 180-200 m/s a seconda delle condizioni di mare.

    Assessore Sciapichetti le ripeto la stessa domanda a cui non ha dato risposta durante la 2° commissione: “È consapevole che prima che la vasca delle Bettolelle entri in funzione ed immagazzini acqua, la città sarà inondata da una quantità d’acqua da 100 fino a 400 mc al secondo considerando anche i sette affluenti a valle? Inoltre l’inondazione della città rimarrà tale anche se la vasca entra in funzione perché l’entrata in funzione lascia sempre passare non meno di 309 mc/s di acqua?

    Assessore voglio solo avvisarla delle sue responsabilità se la città dovesse allagarsi, per eventi non eccezionali, dopo aver “investito malamente” ben 22,5 milioni di euro dei nostri soldi.

    Pertanto, se mi consente, Le indico la sequenza dei lavori per il corretto utilizzo dei finanziamenti:

    1. Dragaggio del tratto dal ponte della ferrovia fino allo sbocco in mare
    2. Riapertura del collegamento controcorrente di 18 metri tra il fiume e la 3° darsena del porto
    3. Prolungamento della banchina di levante di 60 metri aprendola verso est per evitare l’insabbiamento veloce della foce del fiume e aumentare la capacità di deflusso con mareggiate di levante
    4. Apertura di un bypass verso sud per aumentare la capacità di deflusso alla foce con ogni tipo di mareggiata
    5. Rifacimento dei ponti cittadini dato che riducono la sezione degli argini di circa 1,5 m e cioè per circa 50mq di sezione. Tra l’altro i ponti sono di competenza comunale mentre le arginature sono di competenza regionale ma interferendo i ponti con le arginature è necessario che la regione li metta al primo punto e non all’ultimo rispetto a quanto previsto dal Progetto globale per il Misa e Nevola redatto dall’autorità di Bacino per mantenere da subito la massima capacità di deflusso in mare delle portate in arrivo.
    6. Dragaggio del tratto cittadino con gli argini in muratura per ripristinare il canale centrale di 2 metri più profondo rispetto alle vecchie aree golenali di approdo delle barche (circa 40mq di sezione) al fine di evitare l’interramento continuo del canale grazie all’aumento della velocità dell’acqua durante le portate di minima del fiume.

    Con questi interventi la capacità di deflusso diventerebbe superiore a 550mc/s per giungere anche oltre i 600mc/s e quindi la vasca di laminazione andrebbe calcolata per portate superiori a 500mc/s e la città potrebbe stare starebbe sicura con picchi di 650 -700 mc/s della durata di 70 – 90 minuti.

    Poi il rafforzamento degli argini lo esegua come meglio crede tenendo anche presente che poi occorre mantenerli costantemente, in modo fattibile e senza spendere ogni volta decine di milioni di euro.

    Giorgio Sartini
    Consigliere Comunale S.B.C.

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  • Commemorazione dell’alluvione: la verità rende liberi

    imgpergamenaPer S.B.C. la verità è fondamentale, e come rappresentate della lista sono convinto che la trasparenza, la lealtà, la corretta informazione, l’approfondimento, la comunicazione, portino ad essere liberi.

    Per questi motivi, replico al comunicato che definisce come un flop, per la presenza di poche persone, la serata del 03/05/2018 commemorativa della terribile alluvione. Già il solo fatto di qualificare un momento come questo un flop, denota lo spirito del comunicato stesso.

    Metto pertanto a disposizione i documenti, per dovere di verità, per coloro che vogliono informarsi e capire: Lettera d’invitoPergamena di ringraziamentoDiscorso di apertura della serata.

    Il momento del 03/05/2018 era stato inizialmente pensato da S.B.C. e dopo avevo chiesto al Movimento 5 Stelle ed alla Lega se erano d’accordo ad organizzarlo assieme. I due gruppi hanno risposto positivamente e, dal confronto, si era giunti assieme alla conclusione che era doveroso organizzarlo anche con gli altri gruppi di opposizione, Unione Civica e Forza Italia.

    Il giorno 20/04/2018 ho quindi inviato una e-mail a tutti i consiglieri di opposizione che hanno aderito convintamente alla iniziativa per fare memoria di quanto accaduto, a parte Riccardo Mandolini che ha motivato di non condividerla.

    Sulla base di questo accordo formalizzato il 26/04/2018, il giorno seguente sono stati invitati i Corpi militari e civili che operano nella protezione civile cittadina, invitati a nome di tutti i consiglieri aderenti, anche quello di Davide Da Ros.

    In seguito il 30/04/2018 il consigliere Da Ros informava che in conseguenza di “certe discussioni” verificatesi nei giorni scorsi, la Lega non avrebbe più partecipato alla commemorazione.

    Le discussioni erano sorte in merito al disappunto del coordinamento degli alluvionati per la presenza del consigliere Paradisi tra gli organizzatori della serata e per non essere stati invitati come gruppo tra quanti chiamati per il ringraziamento dell’attività svolta.

    Per tale motivo, il giorno 1° maggio, ho cercato di mediare inviando, dopo averlo concordato con gli altri consiglieri, un invito anche al Coordinamento degli alluvionati ed ai cittadini Matteo Montesi e Stefano Mencarelli.

    Ma l’invito purtroppo non è stato accolto, come più volte ribadito sulla stampa.

    L’invito, come detto, era rivolto a tutti i Corpi civili e militari che dal 03/05/2014 si erano profusi a favore della popolazione colpita. Era poi ovviamente rivolto a quei concittadini colpiti dalla perdita dei propri cari durante l’evento alluvionale ed ai cittadini Matteo Montesi e Stefano Mencarelli, per il loro impegno civico dimostrato il 04 ed il 05/03/2018.

    Nessuno tra i consiglieri organizzatori ha mai posto condizioni alla presenza del coordinamento degli alluvionati alla commemorazione. Mai.

    Omettiamo poi volutamente ogni commento sulle ultime tre frasi del comunicato pubblicato a firma congiunta Lega, Fratelli d’Italia ed Energie per Senigallia.

    Ribadisco lo spirito che mi ha spinto a promuovere l’incontro: dare un segno simbolico in memoria di quanto accaduto, ringraziando quanti ogni giorno operano per tutelare noi cittadini in modo silenzioso.

    Giorgio Sartini 

    Consigliere comunale Senigallia Bene Comune

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  • Il Sindaco deve dimettersi

    sindacoconsigliericenaIl 12/03/2018 avevamo invitato, tramite posta elettronica certificata, il sindaco Maurizio Mangialardi ed il dirigente Gianni Roccato a partecipare alla Tavola Rotonda sullo stato del Misa, prevista per il giorno 22/03/2018 alle ore 21 all’auditorium “San Rocco”.

    Non avendo ricevuto alcuna risposta, il Consigliere Sartini la mattina del 17/03/2018 ha chiamato telefonicamente il sindaco al cellulare senza ottenere risposta. A tal punto abbiamo inviato una seconda comunicazione, sempre tramite posta elettronica certificata, il pomeriggio dello stesso giorno 17/03/2018 e il Consigliere Sartini gli ha inviato anche un messaggio WhatsApp. Il messaggio veniva letto ma rimaneva senza riscontro. Anche la seconda PEC è rimasta a tutt’oggi senza riscontro.

    Ci scusi sindaco se non le abbiamo spedito un invito di suo gradimento , ma a noi interessava, interessa ed interesserà la sicurezza di Senigallia e dei suoi abitanti senza guardare i convenevoli.

    Lei – come il dirigente Roccato – non solo non ha risposto agli inviti, ma ieri sera (Ndr: 22 marzo) si è ben guardato dal partecipare alla Tavola Rotonda ed ha preferito presenziare ad altro in compagnia di tre Assessori e di due Consiglieri Comunali (vedi la foto allegata).

    Lungi da noi dire al sindaco a quali incontri pubblici deve presenziare o a quali deve dare la precedenza; ma per rispetto di tutta la cittadinanza, delle 150 famiglie alluvionate presenti, delle 600 in streaming, ecc., avrebbe potuto semplicemente rispondere all’invito, anche solo declinandolo, dimostrando di lasciare a casa, per una volta, la sua supponenza (domandare è lecito, rispondere è cortesia come ha fatto l’Assessore Sciapichetti, anche se solo alle 12:17 di giovedì 22).

    Ciò detto, riteniamo anche che chi ha la responsabilità di amministrare un Comune, come lei ben sa, dovrebbe avere delle priorità.

    Alla Tavola Rotonda sullo stato del Misa, pur avendo invitato Lei signor sindaco e il dirigente Gianni Roccato, nessun rappresentante del Comune è stato da Lei delegato a partecipare in sua vece o di quella del dirigente Roccato.

    Va poi considerato che alla Tavola Rotonda sul Misa, si parlava della sicurezza ed incolumità dei suoi cittadini, dei loro beni e della nostra e anche sua città.

    Per questo motivo presenteremo al prossimo Consiglio una mozione di sfiducia nei suoi confronti.

    Lista civica Senigallia Bene Comune

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