• Il sottopasso tra Borgo Molino e via Capanna era solo una promessa elettorale


    Lettera aperta di Silvia Costanzi di Senigallia Bene Comune al Sindaco Maurizio Mangialardi

    costanzisilviaSignor sindaco,

    credo che ormai lei abbia superato ogni limite di decenza istituzionale. Mi rivolgo con un lei perché sono una signora e so che cosa sia il rispetto per una persona che riveste un ruolo civico-istituzionale più alto del mio. Ma lei forse non sa nemmeno di cosa stia parlando perché purtroppo non ha assolutamente bene in mente che cosa possa in qualche modo significare la parola rispetto.

    Parlare “politichese”, giocare con artifizi letterali e retorici è ben concesso, anche se a volte può risultare noioso per chi ascolta, ma prendere in giro per i propri comodi e interessi di partito soprattutto chi è più vulnerabile perché colpito da una calamità naturale, non è ammissibile da nessuno, a maggior ragione da chi ricopre una carica che dovrebbe per primo tutelare i suoi cittadini.

    In campagna elettorale 2015 ha affermato, dopo un lunghissimo sproloquio, nel circolo di Borgo Molino (mi rammarico di non aver registrato l’incontro, ma molti si ricorderanno e ne potranno essere testimoni), che per il suo ipotetico e futuro mandato (purtroppo oggi reale) non era in grado, visti i tempi storici, di fare promesse ad alcuno, ma!, a noi, colpiti dall’alluvione, si sentiva in dovere di farne una: realizzare il sottopasso che collega Borgo Molino con la zona di via Capanna. E ahimé, la maggior parte dell’assemblea si è alzata applaudendo. (Ricordo ancora quanto rimasi sconcertata da quegli applausi e il seguito purtroppo mi ha dato ragione).

    Oggi, a distanza di ben due anni, alla sollecitazione di un concittadino sull’esecuzione del sottopasso promesso, lei risponde sulla sua bacheca così: mi sembra quindi che, nel momento di pensare al nuovo sistema di viabilità, siano state ampiamente ascoltate le esigenze dei residenti di Borgo Molino, che rimane comunque una frazione con caratteristiche urbanistiche dove rimane francamente difficile, con le risorse a disposizione, pensare di fare di più. 

    Prima di fare promesse, non era più serio e corretto valutare la fattibilità della cosa? O è stata solo scaltrezza politica e disumana per ottenere consensi da una parte della popolazione già ferita e per questo più vulnerabile?!

    Rimango senza parole. Anzi, un’ultima cosa gliela voglio dire: se ha almeno ancora un briciolo di quella cosa denominata DIGNITÀ ISTITUZIONALE, scenda dalla poltrona e ritorni a casa.

    Cordiali saluti…bagnati.

    Ah dimenticavo, stupisca me e i nostri concittadini: faccia partire i lavori”.

    Silvia Costanzi – Senigallia Bene Comune

    Foto dell’area in cui dovrebbe essere realizzato il nuovo sottopasso tra Borgo Molino e Capanna:

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  • Quarta osservazione al P.A.I.: estendere l’area di rispetto a ridosso di Borgo Bicchia

    AreaPAI4Dopo aver parlato dell’area Sacelit-Italcementi, dei Portici Ercolani e della sponda sinistra del Misa, in questo articolo affrontiamo la quarta osservazione delle sei complessivamente depositate dalla lista civica Senigallia Bene Comune in merito ai nuovi perimetri del P.A.I.

    L’oggetto è la richiesta di “Estensione della zona R4 all’area edificabile compresa tra il lato monte di Via Brodolini – Via Del Lavoro – Via Strada di San Gaudenzio”. Questa area si trova a ridosso dell’area R4 individuata al Borgo Bicchia (allegato 1) ed è attualmente un’area lottizzata in attesa di edificazione, estendendosi sul lato sud di via Brodolini ed è compresa tra via Del Lavoro e la Strada di San Gaudenzio.

    L’ultime alluvioni avvenute, nell’area oggetto dell’osservazione, sono avvenute nel 1976 e nel 2014. Si è chiesto alla Regione di estendere l’area R4, secondo le curve di livello esistenti, per allertare in caso di futura edificazione i residenti durante le emergenze e per evitare di realizzazione garage interrati e appartamenti a piano terra. Si comunica inoltre che sulla tavola RI21d del PAI oggetto di osservazione attuale e su quella della seconda e definitiva adozione del PAI, allegata alla Delibera n. 42 del 7 maggio 2003, vi è riportata l’indicazione della località come “Borgo Nicchia”, ma il Borgo è denominato “Borgo Bicchia”

    Giorgio Sartini

    Consigliere Comunale Senigallia Bene Comune

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  • No alle piste ciclabili se le propone la minoranza

    Pista ciclabile Borgo Bicchia

    Pista ciclabile Borgo Bicchia

    Nel Consiglio comunale del 20/01/2016, la maggioranza ha bocciato la mozione di S.B.C. con cui si chiedeva alla Giunta di valutare la fattibilità del progetto per la realizzazione di una pista ciclabile che collegasse le frazioni del Vallone, Borgo Passera, Borgo Bicchia e Borgo Molino al campus scolastico ed al centro storico (mozione allegata).
    Ancora una volta, pur di non accogliere una proposta della minoranza, la maggioranza ha voltato le spalle all’interesse della collettività, ad eccezione del Consigliere Sardella, il quale ha chiesto l’invio della pratica in Commissione per il giusto approfondimento (proposta bocciata sempre dalla maggioranza).Le motivazioni addotte prima dall’assessore Monachesi e poi dal consigliere Brucchini, nel respingere la mozione, sono state irrispettose per tutti quei cittadini che vivono nelle frazioni direttamente interessate.L’assessore alla mobilità ha esordito comunicando che il Comune è in procinto di terminare un “pezzo” della pista ciclabile nel tratto “Borgo Bicchia (tra le frazioni toccate dalla mozione, quella più vicina al centro) zona cityper” con tracciato separato dalla sede stradale, continuando poi nel dire “che siamo molto attenti alla tematica che lei oggi sottopone … … il territorio che lei indica e le esigenze che lei sottopone le conosciamo perfettamente e sono per me un pensiero continuo, così le dimostro che siamo in linea. Ma manca un pezzo a questo ragionamento, nel suo, non ricorda che il territorio che lei cita è largamente compromesso … … noi prendiamo in considerazione la situazione come ripeto largamente compromessa delle nostre strade e dobbiamo fare buon viso a cattivo gioco e laddove è possibile realizzare percorsi ciclabili che non mettano in pericolo i pedoni in quei casi lì certamente noi ipotizziamo realizzazioni, lo facciamo continuamente. Dire colleghiamo da qui a li, da la a la, questo e quest’altro, lo trovo quasi irricevibile, conoscendo i tratti e le frazioni che lei mi sta dicendo”.Ha poi parlato di mancanza di giurisdizione del Comune sulle strade interessate dalla mozione, ha elogiato il merito della mozione quando ha affermato che “oggi le dico che sarebbe certamente molto bello realizzare immediatamente un progetto così, le rispondo che è assolutamente nei pensieri dell’assessore, dell’amministrazione, le rispondo che prima ancora della pista ciclabile, quelle zone vanno messe in sicurezza dal punto di vista stradale, e quindi c’è un passo precedente da fare … … Ma realizzare quello che lei chiede è impossibile, nel senso che bisogna valutare opportunità per opportunità … … certamente noi stiamo molto attenti alla politica dell’utilizzo della bicicletta … … sarà mia particolare cura portare attenzione nei percorsi che collegano le frazioni al centro storico e quindi al mare”.

    Con queste parole l’assessore ha dato prova di non aver letto la mozione e compreso il suo senso visto che S.B.C. non chiedeva a tutti i costi la realizzazione della pista ciclabile, bensì invitava il Comune a valutare la fattibilità di un progetto che collegasse quelle frazioni.

    Prendiamo atto, un’altra volta, che nonostante quanto chiesto da S.B.C. “sarebbe certamente molto bello realizzare immediatamente un progetto così, le rispondo che è assolutamente nei pensieri dell’assessore, dell’amministrazione”, la maggioranza ha bocciato la nostra richiesta.

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