• Il lento depotenziamento della sanità pubblica marchigiana.


    SENIGALLIAospedalesanitaAgM2017-10-28-x00-12-800x445 Senigallia 31/05/2019 – Il neo-direttore dell’Area Vasta 2, dott. Milco Coacci, ha dato le dimissioni. Ufficialmente per motivi personali, anche se dalle note inviate dai sindacati si può supporre che in realtà le dimissioni siano legate alla situazione disastrosa in cui versa l’A.V. 2. con un buco in bilancio di circa 40 milioni di euro.

    Il nodo sarebbe da individuare nella mancata (fino a lunedì) proroga di oltre trecento precari nel periodo estivo; mancata perché è notizia di martedì che l’A.S.U.R Marche ha disposto il rinnovo. Il governatore Ceriscioli (che è anche assessore alla Sanità regionale) ed il dott. Marini hanno applicato un lento e continuo smantellamento della sanità pubblica, a favore del privato, gruppo Benedetti in testa; e la chiusura di diversi ospedali è stato il sintomo più vistoso, ma non l’unico. C’è per esempio la cattiva pratica dei rinnovi di contratti a tempo determinato degli operatori sanitari, che sta sfociando in una situazione drammatica per loro e per i cittadini: è preoccupante che per avere il rinnovo del personale si sia dovuto dimettere il direttore dell’A.V. 2. Va dato merito alla sua coerenza ed al coraggio del gesto che, almeno per il momento, ha evitato disservizi ai cittadini nell’estate entrante.

    Questo ed altro sono i risultati della mala gestione del PD e di Ceriscioli.

    Co-responsabili del disastro della sanità pubblica marchigiana, sono Volpini, che fino ad un mese fa aveva le deleghe alla Sanità ed il sindaco di Senigallia, compagni di partito del governatore, che sono stati zitti quando era il momento di difendere i cittadini, che hanno rassicurato coprendo questa gestione scellerata, quando era il momento di sollevare obiezioni e far insorgere i cittadini, opponendosi alle politiche distruttive impostate dal PD regionale, assecondando un disegno di sanità privata scellerato, basato sul modello tedesco, lontano anni luce dalla realtà marchigiana e non applicabile, non fosse altro per la morfologia del territorio.

    Coacci non ha voluto assecondare la cattiva politica in tutto questo e, all’ennesimo tradimento delle promesse fatte da Ceriscioli, ha dato le dimissioni: un segnale forte e chiaro che dovrebbe allarmare tutti i cittadini.

    Noi di Senigallia Bene Comune, sosteniamo i Comitati come forma di partecipazione attiva dei cittadini alla politica, ed in particolare quello di Senigallia in difesa dell’ospedale cittadino e ringraziamo il direttore Coacci per la coerenza, deprecando questo modo di fare mala politica del PD e dei sui rappresentanti in sede di Comune e Regione.

    S.B.C. è dalla parte dei cittadini e continuerà ad informare e battersi per un regolare, trasparente e onesto uso della politica.

    Lista Civica
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  • Gestione Piscina delle Saline – Interrogatorio al Sindaco

     

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    Per dovere di verità e per il rilievo pubblico della vicenda, corre l’obbligo di precisare alcune dichiarazioni rilasciate dal sindaco (a un quotidiano cartaceo locale, come da foto  n.d.r.) sull’interrogatorio a cui è stato sottoposto in Procura. La vicenda sono i rinnovi dati nel 2014 e nel 2015 della gestione della piscina delle Saline a favore della U.I.S.P., il tutto senza aver svolto alcuna gara pubblica.

    Occorre però scindere i due possibili piani di analisi di quanto accaduto, quello politico e quello giudiziario. A noi spetta affrontare il piano politico, essendo altre figure a dover analizzare il piano giudiziario, il tutto partendo dai      fatti.

    I fatti dicono che a fronte di una norma di legge che prescrive o la gestione diretta dell’impianto sportivo o la gestione affidata ad un terzo individuato tramite gara, il 14/05/2015 il sindaco anticipò con una lettera alla U.I.S.P. di aver dato mandato agli uffici di rinnovare la gestione per altri due anni, cosa che poi effettivamente avvenne. Questo è stato l’evento da cui si è partiti per approfondire la vicenda ed alla precisa domanda rivolta al sindaco in Consiglio comunale sul perché avesse inviato quella lettera, il sindaco nulla ha risposto.

    Venendo alle recenti dichiarazioni del sindaco, notiamo e critichiamo la strumentalizzazione di un evento tragico come l’alluvione del 03/05/2014 addotta come giustificazione per il rinnovo del 2014 mentre su quello del luglio 2015 nulla viene detto. Così come nessun cenno il sindaco fa sulle altre due ipotesi di reato che gli son contestate: la corruzione e la violenza privata. 

    In conclusione, ci domandiamo il perché il sindaco preferisca usare la stampa anziché il Consiglio comunale per dare quella che è la sua versione dei fatti, peraltro in maniera parziale.

    La natura pubblica degli interessi in questione merita ben altro atteggiamento da parte di chi dovrebbe amministrare la cosa pubblica. Il nostro dovere di lista civica di opposizione è quello di perseguire il bene comune, giammai di perseguitare una persona. Cosa quest’ultima che è assente dal nostro DNA politico.

    Lista Civica
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  • Barriere sulla linea ferroviaria: l’inconsistenza amministrativa del sindaco di Senigallia

    “Ciò che contestiamo è la posizione assunta dal sindaco di Senigallia, anzi la non posizione”

    barriere-pannelli-antirumore-ferroviaAgM2017-10-04-x00-6 Senigallia 22/05/2019 – Il tema delle barriere anti-rumore lungo la linea ferroviaria torna al centro dell’attenzione. Avvenne già nel 2017, durante i lavori di installazione delle barriere lungo via Perugia con la posa in opera di muri in calcestruzzo, ferro e vetro alti circa tre metri, sopra la linea ferroviaria.

    A detta di R.F.I. servono per ridurre l’inquinamento acustico dovuto ai passaggi dei treni ma, viste le lamentele di alcuni residenti, vien da chiedersi se fosse stato valutato ex ante l’impatto dell’opera sull’inquinamento ambientale sulle abitazioni adiacenti la linea ferroviaria. Eh sì, perché ora si lamenta il mancato ricambio dell’aria, l’aumento delle temperature all’interno delle unità abitative dovute all’effetto serra.

    Ma prima ancora di tali aspetti tecnici e concreti, ciò che contestiamo è la posizione assunta dal sindaco di Senigallia, anzi la non posizione.

    Perché prima, uno dei pochissimi sindaci dei comuni interessati, difende l’operato di R.F.I. poi, come intravede il malcontento dei cittadini, tenta una retromarcia neanche tanto ben strutturata e del tutto sbilenca. Ed arriviamo ai giorni d’oggi.

    Di fronte alla notizia che R.F.I. ha dato avvio alle procedure per arrivare all’esproprio di alcune aree interessate dall’opera, dichiara di non aver visto alcun progetto sebbene lo stesso sia arrivato in Comune da qualche giorno (dichiarazione dell’11/05/2019) ed afferma che “i cittadini devono stare tranquilli”. E non capiamo del perché i cittadini debbano star tranquilli, visto che l’avvio dell’iter per l’esproprio è avvenuto e non saranno certo le rassicurazioni del sindaco a far sospendere il decorso dei termini.

    Quindi cittadini, se siete interessati dal progetto, non fidatevi delle parole del sindaco e documentatevi su come stanno realmente le cose. E’ vostro diritto, oltre che vostro interesse.

  • Nubi all’orizzonte per l’ospedale di Senigallia

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    Senigallia 21/03/2019 – Dalle dichiarazioni dei tre sindaci rese durante l’incontro con il Presidente della Regione Prof. Ceriscioli, il D.G. A.S.U.R. Marche Dr. Marini e la D.S. A.S.U.R. Marche Dr.ssa Storti, tre cose sono chiare: il sindaco di Senigallia (Mangialardi) deve ancora “capire” le scelte programmatorie in Sanità (e si vede… sigh!), il Sindaco di Jesi (Bacci) ha già ben capito e chiede di “integrare” ancora di più le funzioni ospedaliere (certo, per ora è andato tutto a Jesi!) ed infine, il sindaco di Fabriano (Santarelli) ormai ha capito che per il suo nosocomio cittadino può sperare solo di “convergere” almeno su alcune direzioni (praticamente le briciole!).

    I Sindaci confermano e vogliono accelerare il modello organizzativo che prevede l’Ospedale Unico … ma a quale prezzo per i cittadini del distretto di Senigallia? L’Ospedale Unico di riferimento dell’Area Vasta 2, secondo voi quale sarà?

    Diamo un aiutino da casa al nostro primo cittadino che non l’ha ancora “capito”. Ebbene sì, avete scelto la risposta giusta: Jesi! Dopo l’ok forte e chiaro dei tre Sindaci a favore dell’Ospedale Unico di Area Vasta 2, si dichiara che per ogni struttura ci dovranno essere però tre Unità Complesse (per i non addetti, vuole dire tre primari per la stessa disciplina). Questa è proprio una promessa elettorale, perché già non è così: dove sono a Senigallia i Primari della radiologia, del laboratorio analisi, farmacia ospedaliera, Direzione medica, Urologia, Otorinolaringoiatria, Oculistica, Odontostomatologia, Pneumologia, U.T.I.C.?!???

    Ci dica sindaco di Senigallia… O forse intendeva che quelle già esistenti rimangono? Nel caso, questa sì che è una grande concessione!

    Ma non si fermano lì, i Sindaci non vogliono nemmeno la sovrapposizione dei servizi rimasti, praticamente non vogliono l’equità di accesso ai servizi per i loro cittadini, uno dei più bei principi del Sistema Sanitario Nazionale. Quindi succederà che, per non sovrapporre i servizi, ad esempio opereranno il ginocchio dx a Senigallia, il piede sinistro a Fabriano e la spalla dx e sinistra a Jesi (loro sempre un po’ di più!).

    Allora, che il primo cittadino della nostra ridente cittadina balneare a vocazione turistica, vada a ripetizioni dal Professore, ma prima della fine dell’anno scolastico, e comunichi in modo chiaro e trasparente a tutti i suoi cittadini quali sono i servizi che non verranno più garantiti dall’Ospedale di Senigallia ma da altro ospedale.

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    Senigallia Bene Comune

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