La seduta del Consiglio comunale dell’Unione Le Terre della Marca Senone, tenutasi il 4 settembre, per quanto accaduto, è stata esempio lampante del senso delle istituzioni che hanno i membri della maggioranza.
Quella di martedì era la prima seduta operativa, dopo quella inaugurale. Desolante è stato vedere lo stile irrispettoso tenuto dal presidente Mansanta e le parole pronunciate in una pausa: “Oh, gli vorrei dare una scarpata! Ritiro tutto quello che ho detto. Tempi tre minuti a intervento, un intervento singolo, replica due minuti. Così imparano…!”(Questo il link a cui ascoltarlo: si trova al minuto 2h 48’ e 25’’).
Stigmatizziamo le parole pronunciate, esprimiamo solidarietà al Consigliere Bello e ci uniamo alla richiesta di dimissioni di Mansanta, ovviamente dopo che lo stesso avrà chiesto scusa per la sua condotta.
Per il resto, il Consiglio dell’Unione ha mostrato la sua vera natura: una “creatura” voluta dal sindaco di Senigallia, il quale per inciso si è ben guardato dal partecipare alla seduta. Era impegnato a Roma, mentre, come previsto dall’ordine del giorno del Consiglio dell’Unione per i punti 3 – 5 – 6 e 7 (Vedere l’allegato), avrebbe dovuto essere presente per esporre le linee programmatiche decise dalla Giunta dell’Unione dei Comuni (punto 6) e gli altri tre punti.
Se ne deduce quindi, stando al comportamento di Mangialardi, che illustrare e discutere le attività intraprese o da intraprendere dall’unione dei comuni può tranquillamente attendere: non è così importante come sbandierato in continuazione dalle maggioranze dei 7 comuni.
Pertanto la relazione e la successiva discussione delle linee programmatiche è stata rinviata dal vice-presidente.
Un consiglio dell’unione, visti i rinvii degli altri due “punti importanti”, il punto 3 e il punto 7, definibile come una brutta passerella mediatica trasformatasi in una farsa e inutile perdita di tempo!
Senigallia Bene Comune
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