• Nuovo Regolamento Servizi Sociali: le nostre perplessità rimangono


    serviziallapersonaLo scorso 15 febbraio, a mezzo stampa, Senigallia Bene Comune espresse le proprie perplessità sul  Regolamento Unico per l’accesso al sistema locale dei servizi sociali e per la compartecipazione economica degli utenti facendo precise e puntuali domande a cui Girolametti, in qualità di assessore al Welfare, rispose additandoci come demagoghi, complottisti e incompetenti.

    SBC chiese lumi sulla cosiddetta ‘omogeneizzazione dei servizi’, sui costi concreti a carico di ogni famiglia e non per ultimo sui posti di lavoro degli operatori domiciliari che da anni gravitano all’interno delle famiglie dove è presente la fragilità.

    Il ‘crucifige’ dell’assessore come sappiamo non si fece attendere. Peccato! Peccato, perché in data 27 marzo 2018 e precisamente durante il Consiglio Comunale la consigliera di maggioranza Angeletti pose all’Assessore Girolametti proprio quelle stesse perplessità che ci sentiamo ancora oggi di ribadire.

    La consigliera PD Angeletti, che a suo tempo votò come noi il regolamento, durante il suo intervento parlò di ‘preoccupazioni’ circa la compartecipazione economica nel rispetto del modello ISEE a carico degli utenti quando prima ‘era pressoché nulla’ (dal minuto 39 e 45 secondi  del seguente link al Consiglio Comunale del 27 Marzo: http://senigallia.halleymedia.com/live210-Consiglio-comunale.html). Continuò dicendo…”Gli utenti temono di non riuscire più ad affrontare le spese di compartecipazione e addirittura di dover rinunciare ai servizi domiciliari soprattutto ai servizi degli educatori che vanno a domicilio dei portatori di handicap con i quali in alcuni casi hanno sviluppato un grande rapporto affettivo”.

    Che differenza c’è tra la nostra preoccupazione e quella della maggioranza raccolta dall’intervento della consigliera Angeletti? Nessuna. La passione politica e la voglia di fare per l’interesse dei cittadini non hanno colore.

    Perché questa giunta di sinistra arrogante e boriosa (pesantemente punita nei consensi a livello nazionale e locale) non riesce mai a spogliarsi della propria ipocrisia ed evita continuamente di rispondere nel merito e trovando come solo ‘distrattore’ l’insulto o la denigrazione perentoria? Questo approccio non ci appartiene e mai ci apparterrà. E i fatti confermano quanto affermato.

    Ma andiamo oltre. Il dibattito su questo Regolamento è andato oltre i comuni interessati e si è spostato nella zona della Vallesina. Per chi fosse interessato, con particolare riferimento alle famiglie coinvolte negli interventi delineati nel Regolamento sulla compartecipazione, invitiamo a consultare il sito http://www.grusol.it/vocesocialeN.asp. Nella documentazione web presente c’è un passaggio che riteniamo significativo ai fini di una corretta analisi di ciò che sta accadendo e che ci permettiamo di citare. “Ad esempio, con valore ISEE di 20.000 euro, si verrebbe a pagare il 52% del costo orario della prestazione educativa: più di 10 euro all’ora. Chi, in una situazione di questo genere, continuerebbe a mantenere il servizio? Se anche il Regolamento fosse giuridicamente legittimo, la scelta gravissima, determinerebbe l’espulsione delle persone con disabilità, che vivano in una famiglia con redditi medio alti, dedicando il servizio soltanto alle persone con famiglie meno abbienti (persone disabili in nuclei poveri). Alimentando quindi un mercato di prestazioni “in nero”, prive di supervisione pubblica e di raccordo con il contesto comunitario.”  (http://www.grusol.it/apriSocialeN.asp?id=950)

    Questo scenario per i comuni dell’ambito è possibile? Se come afferma lo stesso comune di Senigallia questo provvedimento è uno ‘strumento perfettibile’ ci auguriamo che questa perfettibilità sia orientata ad una forte inclusività evitando così la possibilità che le  famiglie (abbienti o meno) debbano rinunciare ai servizi.

    Alla luce di  questo ci  associamo nel chiedere ancora oggi se le preoccupazioni espresse, prima da SBC e poi dalla consigliera Angeletti in sede di consiglio comunale, siano o meno infondate. Sapere in buona sostanza ‘come stanno i fatti’ senza per questo essere tacciati di demagogia e incompetenza.

    Lista Civica Senigallia Bene Comune

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  • Girolametti offensivo e fuorviante

    La replica dell’assessore Girolametti riguardo le nostre perplessità sull’applicazione del Regolamento Unico per l’accesso al sistema locale dei servizi sociali è come al solito offensiva.

    Siamo ovviamente abituati ad un approccio scomposto e fuorviante della maggioranza nei nostri confronti ma rimanendo nel merito Girolametti continua a non rispondere alle nostre domande.

    Ma cerchiamo di seguire il suo discorso. Ricordo all’assessore quanto da lui sottaciuto e cioè che durante la commissione del 1 dicembre sono stato assente e quindi non ho potuto partecipare, come faccio abitualmente, all’analisi e all’approfondimento del Regolamento che ricordo chiede la compartecipazione economica degli utenti non in maniera simbolica ma secondo specifici parametri partendo dal modello ISEE.

    Ho atteso così il consiglio comunale nel quale l’assessore è intervenuto relazionando nel merito affermando che: “Il contributo per l’integrazione delle rette servizi semi residenziali e anche dei servizi semiresidenziali e residenziali per i disabili, in modo particolare per i disabili viene garantito un servizio di trasporto, l’assistenza educativa scolastica …, l’assistenza domiciliare riservata ai disabili e un’assistenza di tipo economico atta ad intervenire in quelle condizioni di emergenza economica che sono la parte più critica di quanto riguarda l’attività dei servizi sociali negli ultimi anni”.

    Ho votato così a favore sulla base delle sue dichiarazioni e soprattutto per evitare ulteriori strumentalizzazioni su una materia così delicata. Dandogli fiducia SBC ha dimostrato di non esercitare un’opposizione polemica e sterile, tutt’altro. Ha riconosciuto la validità della proposta votando a favore della parte politica avversa, nell’intento di perseguire un interesse superiore e diffuso. Un Bene Comune. Altro che complottismo.

    Ora la cosa che mi spaventa sono i giri di parole che l’assessore fa nella sua replica parlando di “massima esenzione ai cittadini con ridotte capacità economiche e, poi, con una dinamica lineare non a scaglioni”.

    In buona sostanza procedere per ‘dinamica lineare’…vuol forse dire tagli orizzontali per un cospicuo numero di famiglie?

    Noi non ci nascondiamo dietro ad un dito, siamo perfettamente consapevoli che i servizi alla persona sono una voce di bilancio determinante e che come tale va gestita. Ma il punto è sempre un altro a cui pare che ancora non ci sia una risposta chiara. Cosa significa ‘razionalizzare e ottimizzare le risorse a disposizione?’ E ancora, ‘Garantire servizi standard omogenei sul territorio attraverso una graduale uniformità’ si intende forse tagliare quei servizi che prima erano garantiti?

    Chi si uniforma a chi?

    Omogeneizzare per tagliare o per migliorare?

    Senigallia Bene Comune in questa fase punta il dito sulla concreta applicazione di questo regolamento che inevitabilmente entra nella quotidianità delle famiglie con particolari fragilità cambiando in poco tempo ciò che prima sembrava garantito; infatti non è un caso che all’interno del documento si parli anche di cessazione del servizio per rinuncia, voce a cui speriamo nessuno debba ricorrere. Per non parlare poi di tutte le figure (operatori, assistenti educativi) che ruotano da anni all’interno delle famiglie a loro assegnate. Questi posti di lavoro saranno ancora garantiti?

    Come si fa poi a dire che il Regolamento ha avuto un articolato e approfondito percorsoistituzionale nella nostra città quando è stato discusso in IV Commissione Consiliare il 1 dicembre 2017 e, poi, discusso e approvato nella seduta del Consiglio Comunale del 14/12/2017. Ben quattordici giorni di approfondimento su un tema così sensibile. Però!

    Quanto ad incompetenza rigettiamo con forza le accuse ricordando, a questo proposito, che durante la discussione per la delibera 204/2017  ad oggetto: “Lavori di ampliamento area a parcheggio stazione FF.SS. viale Bonopera – approvazione progetto di fattibilità” l’assessore, era presente  votando a favore. Successivamente, visto il tumulto nato in città, prese le distanze dal suo voto con un articolo della sua lista che affermava: “Nella riunione di maggioranza di lunedì scorso abbiamo espresso il nostro forte disappunto, chiedendo il ritiro della delibera e l’apertura di un confronto, e siamo rimasti basiti oggi dell’avvio repentino dei lavori, partiti proprio con la parte di maggiore impatto emotivo e sociale: l’abbattimento degli alberi.” https://senigallia.openmunicipio.it/attendances/2221/

    Ma a questo, come alla dichiarazione di sue dimissioni in caso di chiusura dell’UTIC e non mantenuta, ci siamo dovuti abituare.

    A ciascuno il suo.

    Giorgio Sartini – Senigallia Bene Comune

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  • Servizi alla persona: omogeneizzazione verso il basso

    serviziallapersonaIl comitato dei sindaci dell’ambito sociale e territoriale n. 8 capitanato ovviamente da Mangialardi in data 2 novembre 2017 ha deliberato e approvato il ‘Regolamento Unico per l’accesso al sistema locale dei servizi sociali e per la compartecipazione economica degli utenti’.

    Dal titolo sembrerebbe una sorta di accordo di rete tra i comuni aderenti a tale ambito ma leggendo emerge non velatamente che determinati servizi come ad esempio l’assistenza domiciliare alle persone disabili, anche minori, saranno a carico degli utenti stessi, così come recita l’articolo 15 del Regolamento: “Ciascun beneficiario contribuisce economicamente al costo complessivo del proprio piano di intervento assistenziale…La quota di contribuzione è rapportata all’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE), così come previsto dal DPCM 159/2013”.

    In buona sostanza e senza tanti giri di parole i servizi alla persona come quello erogato agli anziani, minori, persone disabili, persone a rischio di disagio sociale ecc. saranno a pagamento secondo i criteri ISEE sulla base di un preciso calcolo numerico.

    Queste che ci piaccia o no sono le scelte di questa amministrazione comunale di sinistra (?) che in campagna elettorale dichiarava di continuare ad investire sulla qualità dei servizi socio sanitari alla persona a fianco del mondo del volontariato per una cultura dell’accoglienza e della responsabilità.

    Il punto è però un altro. Aldilà della facile demagogia sappiamo che i servizi alla persona sono in ogni comune una voce di bilancio molto importante e ci sembra che la direzione intrapresa vada sì verso una omogeneizzazione dei servizi… ma verso il basso. Leggendo il documento si parla di razionalizzare e ottimizzare le risorse a disposizione; di garantire servizi standard omogenei sul territorio attraverso una graduale uniformità. Cosa significa? Chi si uniforma a chi? Omogeneizzare per tagliare o per migliorare?

    Inoltre nella delibera n. 1 (Allegato 1) si afferma che l’intervento è di per sé complesso perché ricade su ben nove comuni afferenti all’ambito sociale 8 e che richiederà un monitoraggio semestrale.

    Bene! Vista la complessità di questo regolamento ci chiediamo se sia stato adeguatamente socializzato con chi quotidianamente vive la fragilità e il disagio.

    Guardando i tempi di approvazione e attuazione parrebbe di no.

    Le domande aperte sono tante non ultimo tutto il lavoro in continuità degli operatori sociali all’interno delle famiglie a loro assegnate.

    Senigallia Bene Comune ha profonde perplessità su questo documento che nei fatti cambia improvvisamente la quotidianità di numerosi nuclei familiari in termini di erogazione dei servizi e di costi annessi. Chiede pertanto chiarezza: che si dia una puntuale comunicazione sui servizi alla persona che ricordiamo devono necessariamente andare nella direzione del superamento della condizione di disagio, di difficoltà e bisogno.

    Lista Civica Senigallia Bene Comune

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