• La mannaia della Tari


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    Senigallia 17/03/2019 – Nelle scorse settimane, più o meno scaglionata, è arrivata a tutti la T.A.R.I., creando subito molta agitazione tra privati ed imprenditori che ancora una volta si sono visti presentare il conto di una quarta rata. Ma come?!? Il sindaco pro-tempore Mangialardi, non andava raccontando che la quarta rata era una cosa eccezionale, dovuta agli eccessivi spiaggiamenti conseguenti all’alluvione ed alle potature per la messa in sicurezza dell’alveo fluviale?

    Il Comune avrebbe dovuto e potuto rivalersi sulle ditte che non avevano svolto correttamente il loro lavoro, ma non lo fece e decise di far pagare il costo a cittadini ed attività commerciali. Doveva essere una cosa limitata ad un solo anno, invece sono già ben tre anni che la paghiamo… e questa quarta rata, incide per il 25% sul costo totale che ogni cittadino ed imprenditore deve pagare, mettendo entrambe le categorie in grave difficoltà economica. Sindaco pro-tempore, non può giustificarsi dicendo che è il governo ad aver tolto l’applicazione dei coefficienti di riduzione da certe categorie, qui il problema è un altro: quel 25% in più non doveva esserci affatto.

    Non solo: continuiamo a far vendere e quindi a far guadagnare, dai proventi della vendita dei materiali riciclabili derivanti dalla raccolta differenziata, le aziende che ritirano tali materiali con la raccolta porta a porta, invece di chiedere come Comune parte di quei proventi od una scontistica sui costi di ritiro, come fanno tante altre municipalità in Italia e nel mondo, cosa che contribuirebbero a far abbassare la T.A.R.I. a tutti, cittadini ed aziende.

    Quindi potremmo passare da una riduzione del 25% (4a rata) ad un ulteriore 10% – 15%. Ma non è finita qui: paghiamo tutti noi cittadini la pulizia per gli eventi estivi, senza chiedere neppure un centesimo a chi gli eventi li organizza, cosa che incide per centinaia di migliaia di euro ogni anno, e potrebbe ridurre la nostra tari di un altro 15% – 20% La gestione della cosa pubblica a firma della sua amministrazione, sig. Sindaco pro tempore Mangialardi, sta mettendo in ginocchio esercizi commerciali e famiglie.

    È ora di dire basta. Senigallia Bene Comune è dalla parte delle famiglie e degli imprenditori tutti e si associa al loro malcontento, dimostrando come riportato sopra, che una gestione diversa della città è possibile ed augurandosi che i cittadini lo capiscano e ci diano modo di poterlo fare.

    Lista Civica
    Senigallia Bene Comune

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  • Quanto ci costa la TARI?

    tariCon parole al limite del trionfalismo il sindaco ha annunciato la “riduzione della Tari” che “era un preciso impegno che ci eravamo presi subito dopo l’aumento di quest’anno – ricorda il sindaco Maurizio Mangialardi”.

    Lo stesso sindaco afferma che “lo scorso anno l’aumento della tassi sui rifiuti era stata una scelta obbligata a causa degli elevati costi provocati dalla raccolta straordinaria dei rifiuti”.

    Prima di capire come stanno veramente le cose, occorre ricordare di chi è stata la responsabilità dell’aumento della T.A.R.I. nel 2017 e quindi di chi è stata la responsabilità nella “produzione” di quelli che il sindaco chiama “rifiuti” ma che in realtà trattasi nella stragrande parte di sabbia della nostra spiaggia, conferita in discarica senza alcuna preventiva vagliatura: la Provincia di Ancona, il Comune di Senigallia e l’Impresa Consorzio Artigiani Romagnolo Soc. Coop.: la cooperativa che ha in appalto la pulizia dell’arenile.

    Detto questo, passiamo a parlare delle cifre.

    Ebbene nel 2017 le utenze private e commerciali hanno subìto degli aumenti notevoli, dal 30% in su a seconda dei casi fino a raggiungere aumenti del 90%.

    Propagandare oggi una riduzione del “15% per le famiglie e del 5% per le imprese”  pare un “contentino“.

    Parliamo di “contentino” perché se gli eventi eccezionali che hanno portato all’aumento della TARI 2017 fino a 11.485.803,46 € (Tabella 1) non si sono ripetuti, allora è giusto che la tassa (in attesa che arrivi a divenire una “tariffa”) torni quantomeno alla cifra del 2016 pari a 9.571.418.89 € (Tabella 2) ma soprattutto del 2015 anno in cui la spesa comunale per la TARI ammontava a soli, si fa per dire, 8.641.672,56 € (Tabella 3).

    Sembrerebbe infatti che l’attuale “sbandierata riduzione” della T.A.R.I. sia dovuta solo ad un maggior gettito fiscale che il Comune di Senigallia potrebbe avere avuto dalle entrate tributarie 2017 e non alla dovuta riduzione che l’attuale legge obbliga: applicare per il 2018 solo il costo delle spese sostenute per la raccolta differenziata nell’anno 2017.

    Nei prossimi giorni sapremo essere ancor più precisi per il momento ci aspettiamo una riduzione di 2.844.130,90 €, pari al costo 2017 meno il costo 2015 più i 650.000,00 € derivanti da un aumento delle entrate tributarie non previsto dal bilancio 2017 per un totale di 3.490.130,90 €.

    Lista Civica Senigallia Bene Comune

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  • La TARI aumenta e le aziende scappano da Senigallia

    tariL’aumento della T.A.R.I. è stato un “bello scherzetto” da parte dell’amministrazione Mangialardi per le imprese, oltre che per le famiglie; ma rischia di trasformarsi in un boomerang.
    Oltre che rendere impopolari gli attuali amministratori, vista la stangata che gli è arrivata con l’aumento di questa tassa, gli imprenditori locali sono indotti verso scelte drastiche, quali l’abbandono del territorio senigalliese, verso la nuova area artigianale di Marotta. A Marotta, al di là del ponte del Cesano, quindi sono solo pochi metri che nella realtà comportano una notevole boccata d’ossigeno per queste imprese.
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    Ovviamente nel Comune in cui si trasferiscono, vengono accolti a braccia aperte, e gli vengono messi a disposizione servizi ed aree adeguate, cosa che a Senigallia non è stato possibile fare, visto che aree adeguate non ci sono e non se ne vogliono fare, volendo addirittura riqualificare, cambiando destinazione da artigianali ad abitative le aree esistenti e non sono disponibili molti terreni agricoli, da riconvertire in artigianali, perché sono stati accaparrati dai soliti amici dell’amministrazione. Un boomerang dicevamo, sì, perché questa situazione, sta portando via occupazione sul territorio senigalliese; ciò si converte in perdita di voti per il P.D. e soprattutto, imprenditori che per anni hanno sostenuto il sistema dell’attuale maggioranza, se ne stanno chiamando fuori, scaricando l’attuale amministrazione senigalliese, non ritenendola più interlocutore adeguato, serio ed affidabile, non comprendendone certe scelte scellerate.
    Ora noi di Senigallia Bene Comune ci domandiamo: le scelte fatte dalla maggioranza che governa la città, se portano alla fuga delle aziende, alla scomparsa di aree artigianali storiche, e quindi alla perdita di occupazione, sono veramente scelte che vanno nell’interesse dei cittadini? Nell’ottica di questa amministrazione i posti di lavoro persi, dovranno essere riassorbiti dai nuovi centri commerciali della Capanna e del Vivere Verde che si sono progettati, ma nei quali nessuno vuole investire? È già pronto il papello con i nomi di chi dovrà essere assunto, come si fece per altre aperture? Vorremmo sapere qual è il piano di sviluppo economico della città che hanno in mente questi amministratori, perché quello che vediamo non ci piace e non va in una direzione seria di sviluppo del territorio, anzi fa fuggire le aziende. Continueremo a monitorare la situazione e ne chiederemo conto, tenendo sempre informati i cittadini.
    Senigallia Bene Comune
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  • TARI: paghiamo per conferire soprattutto sabbia

    RifiutiSpiaggiaLa responsabilità dell’aumento della Tari, pagato dai cittadini, ricadono sulla Provincia, sul Comune e in primo luogo sulla ditta (EcoDemolizioni) tenuta a differenziare il materiale da conferire in discarica, ditta che non ha lavorato invece adeguatamente.

    La maggioranza ha motivato l’aumento della Tari con la necessità di coprire i maggiori costi dovuti al conferimento in discarica di materiale spiaggiato. Ma le schede invitate al sottoscritto dall’Asa (Azienda servizi ambientali), dimostrano in maniera inequivocabile, dati alla mano, che nel 2015 e nel 2016 l’80% del materiale conferito in discarica è costituito da sabbia e non da organico.

    Nel contratto in essere per la pulizia della spiaggia risulta che la ditta è tenuta a differenziare il materiale da conferire in discarica dalla sabbia, ma è evidente che questo non sia stato fatto. Secondo i dati che ci sono stati inviati, su nostra richiesta, di 1.777.041,42 euro di costi, ben 1.435.849,47 sono stati pagati per smaltire in discarica la sabbia, e non l’organico.

    Senigallia Bene Comune ha presentato una interrogazione per capire quali provvedimenti il Comune intenda prendere nei confronti dell’azienda. L’amministrazione è comunque responsabile per non aver vigilato adeguatamente, anche in considerazione del danno apportato alla spiaggia stessa, visto che sono state portate via tonnellate di sabbia.

    Senigallia Bene Comune

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  • Tari: comportamenti illogici a danno dei cittadini

    RifiutiSpiaggiaIn Consiglio comunale Campanile ha definito la “TARI una tassa maledetta che non dipende dal Comune ma che si costruisce da sé in base al costo del servizio di raccolta dei rifiuti e del conferimento in discarica”.

    Nell’articolo pubblicato il 2 febbraio abbiamo letto che “Il Partito Democratico rimane, come sempre, dalla parte dei cittadini e delle imprese per proseguire insieme in un progetto di città più bella, inclusiva, giusta e solidale” esprimendo “con forza la nostra preoccupazione per l’enorme ed iniquo aumento delle tariffe TARI. Riteniamo profondamente ingiusto che le spese relative ai costi di spiaggiamento, passati dai 9 milioni 151 mila euro del 2015 ai 10 milioni 991 mila euro del 2016, debbano ricadere esclusivamente sui cittadini di Senigallia”.

    C’è da piangere, a leggere certe affermazioni.

    La prima fatta dall’assessore al bilancio denota la totale incapacità di gestire un bilancio comunale mentre la seconda, ben più grave, denota “la totale incapacità di capire” di cosa stanno parlando.

    Se sapessero di cosa si parla dovevano avere capito, prima di dar mano alla penna, che le spese per lo smaltimento del materiale spiaggiato non sono passate da “9 milioni 151 mila euro del 2015 ai 10 milioni 991 mila euro del 2016” perché di quei 9.151.000 €  solo 27.000 € era il costo  per gli spiaggiamenti; costo che ora è passato a 1.840.000€.

    Ma ancor più grave per il Sindaco, l’assessore al bilancio, tutti i consiglieri comunali di maggioranza e l’intero PD è non aver capito la soluzione, di come far pagare tale cifra ai responsabili dello spiaggiamento, proposta da Senigallia Bene Comune nell’ultimo Consiglio comunale.

    Vi informiamo quindi che tutti noi, con le tasse consentiamo a Comune, Provincia e Regione di stipulare delle polizze assicurative per coprire i danni che i dirigenti assunti in tali amministrazioni possono arrecare per vari motivi ai singoli cittadini o ad altri.

    Quindi quando la Provincia ha appaltato in modo irregolare il taglio della vegetazione lungo il fiume senza rispettare le norme vigenti, ha causato un danno a tutta la città di Senigallia attraverso un suo dirigente e per tale motivo può richiedere alla compagnia assicurativa di rifondere il danno causato.

    Il non volere procedere da parte del sindaco a chiedere tale risarcimento, tramite un procedimento che si chiama conciliazione, tra la Provincia (o Regione) e il Comune di Senigallia (in rappresentanza di tutti i danneggiati) si può esplicitare con un esempio.

    Io capofamiglia pago una polizza assicurativa per i danni che mio figlio può fare. Questi imbratta la proprietà di un vicino e io anziché chiedere all’assicurazione di rifondere il danno causato da mio figlio al vicino, e non lo chiedo neppure a mio figlio, lo pago io.

    Cioè prima pago per mio figlio (Provincia, Regione e Comune) la polizza assicurativa obbligatoria per legge e poi quando mio figlio è responsabile di un danno e posso far intervenire la compagnia assicurativa non la attivo ma pago nuovamente io il danno.

    Una domanda sorge spontanea: ma allora che pago a fare la polizza assicurativa? Non pensate che sia un comportamento illogico? Ecco, questo è quello che sta facendo il nostro Sindaco. Ha voglia ad arrampicarsi sugli specchi con false argomentazioni.

    Giorgio Sartini – Senigallia Bene Comune

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