• Piscina Saline: perché è tanto difficile indire una normale gara di appalto?


    PiscinaSalineNoto con piacere che Mangialardi tenta di gettare fumo sulla questione della piscina Saline.
    Come al solito non risponde, nasconde i problemi e offende chi lo coglie con le mani…..nell’acqua; vediamo perché:

    Afferma Mangialardi: “Tutti conoscono, forse tranne il consigliere Sartini, quali possono essere le differenze tra una gestione con il personale del Comune di qualsiasi impianto da parte dell’Amministrazione Comunale e quella affidata alle associazioni sportive”.

    Rispondo che forse è lui l’unico a non sapere che la Uisp ha guadagnato puliti, ogni anno, oltre 150.000,00 euro mentre il Comune ne spendeva sempre annualmente 150.000,00! Aggiungo anche che sappiamo bene non vi siano altre società sportive, senza scopo di lucro, che realizzano guadagni del genere, con la gestione degli impianti sportivi, riversando le spese delle utenze sulla collettività.

    Afferma ancora Mangialardi: “L’obiettivo finale che vogliamo raggiungere, e che abbiamo sempre sottolineato sin dal programma di mandato, è infatti quello di concepire la piscina come un tassello della cittadella dello sport sul quale richiedere attraverso una procedura pubblica il coinvolgimento di soggetti privati disposti ad investire”.

    Rispondo che la decisione di realizzare la cittadella dello sport alle Saline è stata presa dalla Giunta Municipale nel luglio 2012 e ancora, DOPO CINQUE ANNI, il sindaco non è venuto a capo di nulla e soprattutto non ha mai attivato una procedura pubblica per individuare soggetti privati disposti ad investire attraverso la predisposizione di un vero Progetto di Finanza!

    Solo nel settembre 2016, poi a febbraio 2017 e infine a maggio 2017 la Uisp ha presentato, senza che il Comune avesse attivato una procedura pubblica, un progetto (sempre lo stesso e identico nel contenuto) del tutto vantaggioso per la Uisp ma assolutamente deleterio per il Comune e questo Mangialardi dovrebbe saperlo perché non lo dico io ma la società incaricata dal Comune di esaminare il progetto della Uisp: ebbene sono emerse diciotto criticità……dovrebbe saperlo, Mangialardi.

    Dovrebbe anche sapere che la Uisp, nel suo Progetto di Finanza per l’utilizzo dell’intero complesso sportivo delle Saline per 12 lunghi anni, a fronte di un anticipo di soli 900.000 € ha previsto, che il Comune avrebbe corrisposto alla Uisp un onere finanziario di circa 3.360.000 di euro più IVA.

    Afferma ancora Mangialardi: “Stia tranquillo, il consigliere Sartini: noi lavoriamo per obiettivi elevati e per l’interesse di tutti, con percorsi chiari e, soprattutto, non cavalchiamo politicamente le petizioni per tornaconto personale, ma gli rispondiamo con concretezza nell’ambito di progetti lungimiranti e della più piena trasparenza e legittimità”.

    Ancora attendo risposta alle due domande che le ho posto in uno degli ultimi Consigli:

    1. Perché il 14/05/2015 ha scritto alla Uisp annunciando che aveva dato mandato agli uffici di rinnovare la gestione della piscina per due anni, quando la legge prevedeva o la gestione diretta o l’individuazione del gestore tramite gara?
    2. Perché nel maggio 2015 un consigliere Uisp è stato invitato nel suo ufficio a firmare le dimissioni dalla propria carica?

    Lei continua a non rispondere, ma non è una novità, comprendo bene che dipende dalla sua pochezza amministrativa e dal suo dispendioso consumo di energie intellettuali per fare selfie e inaugurazioni. Intanto lei passerà alla storia come il sindaco dell’alluvione, dell’ispezione del Ministero dell’Economia e della Finanza, della sabbia portata in discarica con relativo aumento della T.A.R.I., e soprattutto come il sindaco con il quale c’è stato un aumento vertiginoso della pressione fiscale comunale ben oltre la media nazionale.

    Ribadisco l’invito alla cittadinanza a firmare la petizione per l’apertura della piscina delle Saline, che è stata costruita con i soldi di tutti noi, ad orario continuato. Mi auguro infine, per le esigenze dei cittadini, che anche la piscina del Molinello possa giungere ad avere l’orario di apertura continuato.

    Giorgio Sartini – Lista Civica Senigallia Bene Comune

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  • Per la gestione della piscina delle Saline c’era tutto il tempo per indire una gara regolare

    PiscinaSalineDalla stampa abbiamo appreso l’avvio di una raccolta firme per contestare la decisione del Comune di chiudere la piscina delle Saline durante l’orario di pranzo.

    Siamo solidali con chi ha promosso tale iniziativa ed invitiamo gli utenti a firmare.

    C’è da stigmatizzare la condotta dell’amministrazione comunale. Sin dal dicembre 2016, considerato che il 31/07/2017 sarebbe terminata la proroga alla gestione UISP, avevamo chiesto di indire la gara pubblica per trovare un gestore. Se l’amministrazione avesse voluto indire la gara, il tempo sarebbe stato più che sufficiente.

    Invece, pur avendo detto a parole, sia il sindaco sia il consigliere delegato allo sport, che il Comune avrebbe indetto la gara, a giugno 2017 gli stessi amministratori ci “regalano la sorpresa”: nessuna gara ma gestione diretta dal 01/09/2017. Se avessero voluto, ci sarebbe stato tutto il tempo di fare le cose per bene.

    Ricordiamo inoltre che il Comune ha rigettato per ben tre volte la proposta di progetto di finanza presentato dalla UISP a settembre 2016, febbraio 2017 e maggio 2017. Quindi se spese impreviste vi saranno, saranno da imputare unicamente alla incapacità amministrativa e politica di coloro che dovrebbero amministrare il Comune con oculatezza, trasparenza ed imparzialità.

    Da ultimo, sarebbe interessante sapere quali persone del Comune, se dipendenti o amministratori, forniscano notizie palesemente false che tendono a mascherare le reali responsabilità del sindaco che ora ricorre a mezzucci ridicoli per scaricare le proprie colpe.

    Intanto sollecitiamo tutti i cittadini a firmare la petizione promossa.

    Lista Civica Senigallia Bene Comune

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  • Accesso agli atti: perché il comune non attua il proprio regolamento?

    bancadatiDa quando siedo in Consiglio comunale, assieme al gruppo di cittadini che compongono Senigallia Bene Comune, ho voluto svolgere con responsabilità il ruolo di Consigliere di opposizione. Per poter controllare l’operato del Comune, occorre avere conoscenza di ciò che l’amministrazione decide e verificare come viene svolta l’azione comunale; per far questo uno strumento è l’accesso agli atti e dal giugno 2015 ad oggi ne ho depositati 89.

    Il sindaco e qualcun altro mi ha tacciato di intasare gli uffici comunali, con le mie richieste di documenti; sempre il sindaco e qualcun altro mi hanno apostrofato in malo modo, reo del solo fatto di voler svolgere fino in fondo il ruolo di Consigliere.

    Ma se il sindaco volesse esentare gli uffici dal rispondere ai miei accessi atti, un modo ci sarebbe; ed è previsto dall’attuale Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale e delle Commissioni consiliari”. L’art.7 comma 7 del citato Regolamento prevede che:

    “Al fine dell’esercizio da parte dei Consiglieri Comunali del diritto loro spettante di accesso agli atti del Comune, ciascun Consigliere può avvalersi delle banca dati e delle funzioni previste nel sistema informatico comunale a disposizione degli organi istituzionali dell’Ente”.

    Considerato che tale facoltà non è resa possibile, il 21/11/2016 ho richiesto (Vedi allegato 1) all’IT Manager dell’ufficio sistemi informativi del Comune di Senigallia, dott. Sergio Cingolani, di potermi avvalere “delle banca dati e delle funzioni previste nel sistema informatico comunale a disposizione degli organi istituzionali dell’Ente”.

    Celermente, l’IT Manager dell’ufficio sistemi informativi inoltrava la richiesta ai propri dirigenti di riferimento: Dott. Morganti Stefano, Dott. Mirti Paolo e D.ssa Filonzi Laura (Vedi allegato 2).

    Sottolineo che tecnicamente attuare tale facoltà è banale e veloce, tanto che l’accesso da remoto al P.E.G. mi è stato già autorizzato da tempo.

    Non avendo avuto un riscontro da parte dell’ IT Manager dell’ufficio sistemi informativi, il giorno seguente (22/11/2016) ho inoltrato una richiesta di convocazione della 1° commissione consigliare per “Chiarimenti urgenti sulla modalità di applicazione dell’ART. 7 comma 7 del Regolamento Comunale per il Funzionamento del Consiglio Comunale e delle Commissioni Comunali” (Vedi allegato 3).

    Dopo circa tre mesi, il 19/01/2017 in 1° commissione si è discusso quanto da me richiesto ed il segretario comunale si prese l’impegno che quanto prima avrebbe valutato le modalità di accesso (Vedi allegato 4Vedi registrazione video).

    Considerato che nulla avveniva, il 07/02/2017 ho scritto al Segretario Comunale, e per conoscenza al Prefetto di Ancona, per sollecitare quanto previsto dal Regolamento Comunale (Vedi allegato 5).

    Successivamente, ogni qualvolta ho incontrato il Segretario Comunale ho verbalmente sollecitato l’apertura della Banca Dati del Protocollo Comunale ottenendo però sempre la medesima risposta: “Consigliere Sartini mi scuso sono impegnatissimo quanto prima ci metto mano per regolamentare come modificare lo Statuto Comunale: Statuto Comunale ormai datato”; in realtà l’ultima modifica dello statuto comunale è del 21 dicembre 2015.

    Considerato che sono passati tre mesi e nulla, a parte le parole, è stato fatto, ho scritto al Prefetto e per conoscenza anche al Ministero degli Interni ed all’A.N.A.C. per porre allo loro attenzione la grave situazione di mancata trasparenza (Vedi allegato 6).

    Il persistente ed immotivato rifiuto da parte dell’amministrazione comunale, in particolare del Segretario, di fatto mi priva di poter utilizzare uno strumento fondamentale, quale è il Protocollo Comunale, per poter aver conoscenza dell’attività amministrativa dell’Ente, avendo anche il beneficio di esonerare gli Uffici comunali a dover riscontrare parte delle innumerevoli istanze di accesso atti depositate dal giugno 2015 ad oggi.

    Sindaco e segretario, perché non applicate il Regolamento? Perché non dare la possibilità ai Consiglieri di accedere alle banche dati?

    Giorgio Sartini - Senigallia Bene Comune

     

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  • Cittadella dello sport o a cittadella della UISP?

    PiscinaSalineSulla gestione della Piscina comunale delle Saline, la confusione è sovrana e il risultato finale è che i cittadini non devono sapere cosa combina il Comune.

    Sono agli atti le nostre interrogazioni, proposte di mozioni ed accessi atti per portare chiarezza e trasparenza in una vicenda che vale centinaia di migliaia di euro pubblici; dall’approvazione del rendiconto di gestione 2016, approvato dalla maggioranza il 27/04/2017, risulta che il Comune incassa dalla gestione degli impianti sportivi 150 mila euro mentre ne spende 551 mila euro, con un saldo negativo di 401 mila euro. Dal 2005 fino ad oggi il Comune ha sostenuto i costi, mentre la UISP ha incassato gli utili; se vi fosse stata una gestione più oculata dell’impianto, il Comune ne avrebbe tratto sicuramente un vantaggio economico.

    Nella Commissione del 28/04/2017 è emerso che la UISP avrebbe presentato (circa due mesi fa) un progetto per prendere in gestione la c.d. cittadella dello sport, ovvero: piscina, campo d’atletica, campi da tennis e pattinodromo. E qui la domanda nasce spontanea: se la Uisp ha dichiarato al Comune perdite annuali medie di 52.000,00 euro dalla sola gestione della piscina, come mai chiede di gestire lo stesso impianto assieme agli altri? Senza considerare che questi ultimi sono economicamente meno redditizi della piscina?

    La logica e la matematica direbbero che dopo avere rimesso tutti quei soldi il gestore di questa attività fuggirebbe a gambe levate, come peraltro ha fatto quando ha abbandonato la gestione del centro sportivo del Ponte rosso in fretta e furia; invece no, al contrario la Uisp vorrebbe investire milioni di euro sulla cittadella dello sport. Ciò conferma che non è vero che la Uisp rimette(va) forti somme per gestire la piscina delle Saline.

    Ma non basta, in Commissione il dott. Mirti ha dichiarato che per lui “è singolare chiedere di applicare le leggi da parte di un consigliere comunale”. Al suo intervento si è accodato il sindaco che, nel fiume di parole pronunciate prive di senso politico, ha dimenticato quale fosse l’oggetto della discussione e si è inutilmente dilungato su discorsi logori e superati dal tempo. Tralasciamo le tante amenità dette (una su tutte, aver paragonato il modestissimo campo da calcio della Capanna con la piscina delle Saline) il sindaco si è dichiarato orgoglioso di avere avviato l’affidamento della gestione degli impianti sportivi alle società sportive, facendo finta di ignorare che quando ha iniziato a fare l’assessore molti di questi impianti erano già affidati in gestione alle società sportive.

    Tornando alla Uisp, resta il fatto che per la piscina Saline la Uisp avrebbe presentato un progetto sul quale il Comune (con il dirigente Roccato e il funzionario Formentini) si starebbe confrontando con la Uisp medesima. Ma sono state interpellate altre società cittadine e non, sulla loro disponibilità a gestire l’impianto? Oppure deve rimanere alla Uisp, a tutti i costi?

    Alla faccia della trasparenza! Secondo noi il Comune avrebbe dovuto rendere pubblica la volontà di attivare questa procedura cosicché chiunque, società sportiva o gruppo di società, avrebbe potuto presentare una propria proposta economica. Invece no: il Comune sta trattando e discutendo il progetto da realizzare con la Uisp e con nessun altro. Cosa vuole il Comune? Cosa propone la Uisp? Cosa stanno concordando? Ai cittadini verrà presentata la solita minestra (assai costosa per loro e vantaggiosa per le casse della Uisp) quando sarà pronta secondo i loro gusti e i loro appetiti?

    Intanto nessuno risponde sulla richiesta di fare una gara pubblica per la gestione della piscina in attesa di trovare la quadra per il complessivo impianto sportivo delle Saline.

    Ci hanno detto che la nostra richiesta di indire la gara è infatti superflua perché previsto per legge. Bene, anzi male; perché se è vero che fare le gare è obbligo di legge dal 2013 costoro ci dovrebbero spiegare:

    • il perché della proroga, senza gara, deliberata dalla giunta il 30/07/2015 (delibera n. 106);
    • il perché quella delibera venne anticipata, il 14/05/2015 (a due settimane dal voto) dalla lettera (prot. 29927) del sindaco con cui anticipava alla Uisp che aveva dato mandato agli uffici di prorogare la convenzione per altri due anni;
    • il perché il Comune nulla ha risposto ad una società che nell’aprile 2015 (prot. n. 22021) aveva manifestato il proprio interesse a partecipare alla gara per la gestione della piscina;
    • il perché, infine, hanno votato contro la proposta di portare in Consiglio la mozione.

    Ci dispiace, infatti, che la nostra richiesta di portare la pratica in Consiglio comunale sia stata impedita grazie al voto contrario dei commissari Bedini (Vivisenigallia), Pierfederici (Pd), Profili (Obiettivo comune), Pedroni (Pd) ed anche grazie all’astensione del consigliere di minoranza Rebecchini (Unione civica); a favore han votato, oltre al sottoscritto, anche i Consiglieri di minoranza Martinangeli (M5S) e Da Ros (Lega Nord). Evviva la democrazia “a senso unico”.

    Sindaco un’ultima domanda, anche oggi possiamo festeggiare il 25 aprile?

    Giorgio Sartini – Senigallia Bene Comune

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  • Riaccendiamo i riflettori sulla gestione della piscina delle Saline

    PiscinaSalineRichiamo ancora l’attenzione sulla piscina delle Saline perché è vicenda nella quale i senigalliesi hanno speso una marea di soldi e la UISP, invece, ci ha guadagnato.

    Il sindaco ha dichiarato nel Consiglio comunale del 29/03/2017 che il Comune farà quanto prescritto dal Codice degli appalti: meglio tardi che mai aggiungo, perché è dal 2013 che si sarebbe dovuto procedere ad una gara d’appalto.

    Intanto premetto che è inaccettabile mischiare la questione dei rapporti per niente limpidi tra Comune e UISP con le moltissime altre società sportive spesso costrette alla sopravvivenza e all’assunzione di responsabilità che non dovrebbero assumere per svolgere la meritoria attività di volontariato che svolgono.

    Ecco pertanto alcuni suggerimenti al sindaco:

    • infine aspetto di conoscere, durante la prossima commissione del 28 aprile, le modalità individuate per la gestione degli impianti sportivi con la speranza che, ancora una volta, non si dia in pasto una polpetta avvelenata alle società sportive che vanno aiutate non solo durante le premiazioni ma nella vita di tutti i giorni.

    Questo insopportabile consigliere non chiederà i suoi ringraziamenti ma si accontenterà di avere contribuito a ridurre le spese del Comune e di avere aiutato le società sportive cittadine; d’altra parte deve solo applicare la legge sullo sport che il suo partito ha approvato 5 anni fa in Regione.

    Giorgio Sartini – Senigallia Bene Comune

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